Sin troppo spesso, le notizie che riceviamo sui metodi di coltivazione dell’agro-alimentare, sull’uso dei pesticidi, delle sementi OGM, delle tecniche di irraggiamento etc, non sono rincuoranti, ma invece di scoraggiarci possiamo incominciare ad aggirare l’ostacolo rendendoci il più autosufficienti possibile, cosa che farà bene alla nostra salute ed anche alle nostre tasche, un vantaggio non trascurabile.
Non tutti hanno a disposizione un orto o un terrazzo, anzi forse la maggior parte di noi non può beneficiarne, ma questo non ci limita poi più di tanto. Ci sono delle tecniche di autoproduzione che si possono adattare anche al balcone, anche ad un piccolo balcone e ad un vaso, importanti sono costanza e amore per ciò che coltiviamo, un po’ di pollice verde o una buona dose di pazienza, faranno il resto.
Ci sono alcuni tipi di ortaggi che possiamo coltivare in casa tramite talea o interrandone il frutto o il seme. Vediamo quali e come.
Per talea possiamo coltivare: lattuga, cipollotti, porri, basilico, sedano e cipolle. Per ottenere la nostra piccola coltivazione casalinga dovremo salvare gli scarti di questi ortaggi, la base dell’ortaggio stesso e un rametto per quanto riguarda il basilico e metterla in una ciotola o in un piattino con dell’acqua (regolatevi a seconda della forma dell’ortaggio che avere scelto di coltivare), poi posizionala vicino ad una finestra, come si fa per le talee, per una quindicina di giorni. Quando inizierà a svilupparsi la nuova pianta potrete trasferirla in vaso o in terreno aperto, o in cassetta.
I cipollotti possono essere lasciati in talea, saranno sempre freschi e a disposizione. Il basilico può essere ottenuto sia dal rametto che dalla singola foglia, sempre in acqua.
L’aglio invece non prevede il passaggio in acqua, basterà interrare degli spicchi per ottenere delle nuove piantine, i bulbi si svilupperanno in breve e vi regaleranno delle nuove piantine.
Per quanto riguarda le patate, basterà salvare quelle che hanno germogliato in casa, suddividerle e interrarle, la patata è pronta quando le foglie della pianta sono secche.
Lo zenzero è un po’ più difficile, ha bisogno di caldo e ombra, ma il procedimento in se è simile a quello della patata, dovrete interrare la radice e lasciare fuori la parte che ha germogliato, poi, se le condizioni i luce e clima sono ottimali, si svilupperà una nuova piantina.
Infine, il peperoncino, come già molti sanno, è una pianta che attecchisce praticamente ovunque, basterà conservare dei semi e piantarli con un buon terriccio (gennaio è il periodo migliore per la semina), proteggendoli dal freddo eccessivo.
Buona coltivazione e buona autoproduzione a tutti-e!