Il più grande allevamento di visoni d’Italia non sarà costruito. La battaglia degli animalisti contro la Mavical srl, già proprietaria di un altro allevamento italiano, ha portato ad una significativa vittoria, il no all’allevamento di visoni che sarebbe stato il più grande d’Italia. Nel nostro paese ci sono 16 allevamenti di visoni, circa 170.000 visoni vengono uccisi ogni anno per diventare pellicce e inserti. Dalla primavera all’autunno sopravvivono (insisto con il dire che per gli animali d’allevamento non possiamo parlare di vita) in condizioni atroci, fin quando la loro pelliccia non sarà sufficientemente folta, allora arriverà il momento di essere uccisi o di essere scelti come fattori e fattrici (riproduttori).
Documentandomi sugli allevamenti e guardando i video girati di nascosto dalle associazioni animaliste ho inizialmente pensato di condividere con voi le atrocità di cui ero stata passiva, allibita, addolorata, spettatrice; avrei voluto raccontarvi dei graffi sulle pareti delle stanze dove vengono giustiziati per un crimine mai commesso, disperati graffiti testimoni di terrore ed ingiustizia, ma poi, riflettendo, ho pensato che non può e non deve essere necessario tutto questo per convincere le persone di questa ingiustizia.
La perversione degli allevamenti per animali da pelliccia nasce dalla folle idea che la Vanità possa contare più della Vita di un altro essere vivente. Questa assoluta non considerazione della vita in nome del guadagno, dello status symbol, del lusso, questo tentativo di esorcizzare la mortalità e la fragilità dell’essere umano somministrando morte agli altri esseri viventi è un macabro rituale che va avanti da secoli e che non ha a che fare solo con la relazione tra essere umano ed animale, ma anche con la relazione tra l’essere umano ed i suoi simili.
Nelle fabbriche di morte per visoni gli animali muoiono per la vanità di ancor troppe persone ed altre persone si prestano al lavoro di boia per l’ambito salario che permette la sopravvivenza. Non dev’essere necessario raccontare le atrocità che questi e molti altri animali subiscono negli allevamenti per rendere le persone più consapevoli. Come possono una pelliccia o un inserto valere la vita di un essere vivente?
Non voglio raccontarvi gli orrori delle gabbie, ma vorrei raccontarvi come vivono i visoni in natura, liberi, selvaggi, velocissimi e scattanti, abili nuotatori, solitari animali delle praterie, amanti dell’acqua dolce vicino alla quale costruiscono le loro tane, vorrei usare le immagini per raccontarvi la meraviglia e non il terrore e per chiedervi, come può una pelliccia valere la fine di tutto questo?
Quando smetteremo di chiudere la Natura e i suoi figli in gabbia probabilmente smetteremo di chiudere anche noi stessi nella grande invisibile gabbia delle sovrastrutture e dei bisogni indotti.
La petizione per fermare gli allevamenti di visoni è attualmente conclusa, ma il più potente strumento è il boicottaggio di pellicce e prodotti con inserti, dobbiamo guardare con attenzione quello che stiamo comprando, leggere le etichette ed informare a nostra volta più persone possibile e soprattutto, non dimenticarci mai della dignità della vita di ogni essere vivente. Concludo con un augurio tradizionale hindu: “Che ogni essere vivente possa essere libero dal dolore”