L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stilato un vademecum che riguarda la sessuologia nelle scuole intitolato Standard di Educazione Sessuale in Europa. Lo scopo di questa nota è quella di far avvicinare sia gli insegnanti sia gli alunni ad una corretta presa di coscienza della sessualità, già in età infantile.
Ad innescare il bisogno di educazione sessuale sono stati vari cambiamenti avvenuti nel corso dei decenni passati. Questi cambiamenti includono la globalizzazione e le migrazioni di nuove fasce di popolazione con diverso background culturale e religioso, la veloce diffusione dei nuovi mezzi di comunicazione – in particolare inter- net e la telefonia cellulare, la comparsa e la diffusione dell’HIV e dell’AIDS, la crescente preoccupazione per l’abuso sessuale su bambini e adolescenti e, non ultimi, i cambiamenti degli atteggiamenti e dei comportamenti sessuali dei giovani.
C’è una matrice ben strutturata e dettagliata nella quale si può leggere che i bambini nella fascia di età dai 0 ai 4 anni (dal nido alla scuola materna) dovranno essere seguiti da educatori che saranno portati a trasmettere loro “informazioni su masturbazione infantile precoce e scoperta del corpo e dei genitali, mettendoli in grado di esprimere i propri bisogni e desideri, ad esempio nel ‘gioco del dottore’”.
Dai 4 ai 6 anni, gli educatori dovranno insegnare ai bambini l’amore e le relazioni con persone dello stesso sesso affrontando “argomenti inerenti la sessualità con competenza comunicativa”.
Mentre dalla scuola primaria in avanti, cioè dai 6 anni ai 9, gli educatori dovranno affrontare la vera e propria “educazione sessuale”, tenendo lezioni sui “cambiamenti del corpo, mestruazioni ed eiaculazione” e sull’utilizzo dei “diversi metodi contraccettivi”.
Per poi arrivare dai 9 anni ai 12 a parlare dei “rischi e conseguenze delle esperienze sessuali non protette”, quali malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate.
Dai 12 ai 15 invece si dovrà parlare di vera e propria “pianificazione familiare” parlando della gravidanza e della possibilità di aborto.
Per l’Oms, inoltre, nella fascia puberale, i giovani dovranno essere informati riguardo la possibilità di avere figli anche in relazioni omosessuali, e dovranno imparare a conoscere il concetto di prostituzione e pornografia, svincolando i ragazzi dalla “influenza della religione sulle decisioni riguardanti la sessualità”.
Se volete leggere tutta la documentazione potete scaricarla in formato .pdf cliccando su –> STANDARD OMS