Mentre il Summit di Durban non ha dato i risultati sperati, iuno dei più grandi Paesi al mondo, il Canada, decide di ritirarsi formalmente dal protocollo di Kyoto. Il Canada è il primo Stato a ritirarsi dal protocollo e lo fà proprio all’ indomani della fine della conferenza sui cambiamenti climatici. La causa, secondo quanto affermato dal ministro dell’Ambiente Peter Kent, sembra che Ottawa correrebbe il rischio di dover pagare multe per un totale 14 miliardi di dollari.
Il Canada, infatti, avrebbe dovuto ridurre del 6% delle sue emissioni nel 2012 rispetto ai livelli del 1990 ma invece sono aumentate. In realtà il protocollo di Kyoto, secondo il Paese del Nord, è solo un ostacolo e non una soluzione globale visto che “non copre i due maggiori paesi inquinatori, Stati Uniti e Cina, e quindi non può funzionare”.
Kent ha aggiunto: “Crediamo che un nuovo accordo, con obblighi giuridici per tutti i grandi paesi inquinatori che ci permetta, come paese, di creare occupazione e avere una crescita economica, è la strada che permette di andare avanti” raggiungere gli obiettivi del protocollo significa, secondo il ministro, eliminare i veicoli a motore, oppure chiudere il settore agricolo o i riscaldamenti di abitazioni, fabbriche e ospedali per una “perdita di migliaia di posti di lavoro o il trasferimento ad altri Paesi di 14 miliardi di dollari, cioè 1.600 per famiglia, senza alcun vantaggio per l’ambiente”.