Con l’avvicinarsi delle festività natalizie i rivenditori online si sfregano le mani perché già nella giornata di oggi si aspettano un record di 85 milioni di visite – quasi mille al secondo. Insomma, la guerra tra i negozi in città di High Street e quella che viene definita Cyber Street è aperta, con la quasi certezza di un sorpasso tra le vendite on line e quelle tradizionali.
Si stima che l’aumento delle vendite in rete nel periodo di Natale di quest’anno sarà del 15 % con una cifra che per la sola Gran Bretagna sarà pari a 75 miliardi di sterline.
Al contrario le vendite tradizionali dovrebbero subire una perdita di 1.2 miliardi di sterline con incassi totali pari a 55.66 miliardi di sterline, tant’è che le catene di High Street sono state costrette ad avviare i tradizionali saldi di Santo Stefano con ventuno giorni d’anticipo per tentare di arginare la crisi.
A convincere i consumatori d’oltre Manica i grande risparmi nel campo della moda, degli elettrodomestici, dell’informatica e dei giocattoli.
Questa mania per il web unita alla recessione economica, svuota i negozi del centro mentre ci sono le avvisaglie di un aumento delle chiusure di tantissimi di questi a partire dal prossimo anno.
E i dati conosciuti, non lasciano assolutamente ben sperare poiché nonostante i rimedi adottati, le vendite al dettaglio hanno continuato a cadere nel mese di novembre con un saldo negativo dell’1,7 %.
Esperti di vendita al dettaglio si aspettano che i cittadini le prossime settimane passeranno una media di otto ore e 45 minuti per lo shopping on-line ed il Natale 2011 sembra essere destinato ad essere un altro anno di record per molti dei settori online e in particolare per la vendita al dettaglio.
Tuttavia, le catene di negozi che basano la loro attività principalmente sul commercio tradizionale non sono restate con le mani in tasca ed hanno pensato di avviare immediatamente sconti e promozioni
Per molte catene il Natale 2011 sarà una sorta di lotta tra la vita e la morte tant’è che secondo gli analisti i rivenditori stanno tagliando i margini di profitto al fine di finanziare questo turbinio di promozioni.