Sono cifre spaventose quelle che riguardano questa “schifezza”, non ho trovato altri termini per definirla, partendo da poche cifre come 5-6, che sono le età dei bambini, fino a 80.000 che sono gli italiani che comprano questi bambini per vili scopi come la pedofilia.
Bambine truccatissime, magre e leggere, piccole ancora di più di come dovrebbero essere alla loro età, bambine che dovrebbero pensare solo a giocare ma che invece vengono vendute per essere il giocattolo di qualche uomo “perbene” a casa ma che si trasforma in mostro stupratore quando si dedica alle vacanze.
Sono uomini comuni, figli, genitori, compagni, maestri, professori, dottori… chiunque anche il più insospettabile, non si riconoscono, non hanno scritto “mostro” in fronte, ma lo sono. Lo sono in quel mondo dove c’è la miseria, la fame la povertà, e su questo ci giocano.
Le mete degli stupratori italiani? Santo Domingo, Colombia, Brasile, ma anche Kenya, 15.000 bambini di cui il 30% femmine che provengono da Malindi, Bombasa, Kalifi e Diani, vendute a chiunque, per poco più del costo di una cena, a qualsiasi ora, sempre, in continuazione, spesso dai genitori.
Hanno dai 5 ai 14 anni, ma più sono piccole più piacciono e magari anche vergini, anche se costano un po’ di più, le si trovano in offerta su internet, su siti appositi, siti di viaggi, dove si può trovare anche l'”All Inclusive”
Ma queste persone non sono malate (si conta che solo un 5% sia un caso patologico), sono solo pervertite, tra i 20 e 40 anni, sfruttano la fame per soddisfare bisogni disgustosi e approfittano dell’anonimato e l’impunità.
A lanciare l’allarme è l’Ecpat, Onlus che difende i diritti dei bambini dal pericolo di questo turismo e del mercato del sesso, per trasformare la loro condizione da schiavi a bambini.
Inoltre secondo l’associazione un rischio maggiore arriverebbe dai mondiali di calcio di giugno-luglio 2o14 e così è partita la campagna internazionale contro lo sfruttamento sessuale dei bambini nei viaggi.
Ma non sono solo i bambini all’estero ad essere a rischio, in Italia ci sono tra i 10mila e 12mila bambini in vendita… basta non voltarsi dall’altra parte.