Le masse, le folle, il popolo… chi studia questi fenomeni sa anche come manipolarli e se poi questa conoscenza cade in mano alla politica, la manipolazione psicologica sociale diventa di fondamentale importanza per distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi che affliggono il paese, e anzi vengono indirizzati vero obiettivi più banali, obiettivi che la massa riesce a metabolizzare meglio, insomma.
Un famoso studioso, etnologo e psicologo, Gustave Le Bon, ha studiato per primo le folle e il loro comportamento cercandone le peculiarità e di conseguenza stilando una lista delle tecniche adatte a manipolarle.
“Nell’anima collettiva, le attitudini intellettuali degli uomini, e di conseguenza le loro individualità, si annullano. L’eterogeneo si dissolve nell’omogeneo e i caratteri inconsci predominano”.
Il tutto si basa proprio sulla collettività e sull’annullamento dell’individuo fine a se stesso.
L’opera “Psicologia delle folle”, pubblicata nel 1895, di Le Bon fu meticolosamente studiata e messa in opera da personaggi della storia tristemente noti come Lenin, Stalin, Hitler e Mussolini.
Un’altro che seguì Le Bon fu Bernays, nipote di Freud, convinto che la manipolazione consapevole ed intelligente delle opinioni della massa è un’arma fondamentale per una democrazia. E quindi chi è in grado di padronaggiare questa arte è in grado di tirare tutti i fili di una nazione.
«Coloro che hanno in mano questo meccanismo […] costituiscono […] il vero potere esecutivo del paese. Noi siamo dominati, la nostra mente plasmata, i nostri gusti formati, le nostre idee suggerite, da gente di cui non abbiamo mai sentito parlare. […] Sono loro che manovrano i fili…».
Il libro di Bernays, Crystallizing Public Opinion, pubblicato nel 1923, fu utilizzato per le campagne politiche dei nazional-socialisti.
Da non dimenticare le dieci strategie della manipolazione attraverso i mass media di Noam Chomsky, la più diretta: la strategia della distrazione.
“L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.”
Ora sapete come ogni vostra azione viene manipolata, come la vostra attenzione sui problemi politici viene deviata verso altre informazioni, meno importanti, ora sapete come chi guida le nazioni sia in grado di annullare la vostra individualità e uniformarvi alle masse.