Il presidente della Corte Costituzionale, Franco Gallo, considera “una concezione patriarcale della famiglia” il fatto che ai bambini italiani venga dato solo il cognome del papà.
E su questa linea di pensiero è anche l’associazione Equality Italia che ha lanciato la campagna “Nel cognome della madre“. Lo scopo di questa iniziativa, si legge sul sito dell’associazione, è quello di “chiedere al Parlamento Italiano che sia finalmente approvata una normativa chiara e certa sulla possibilità di scelta del cognome, che sia quello del padre o della madre o di entrambi, così che sia superata l’attuale legislazione, figlia di una visione familiare superata dai tempi e dall’attuale organizzazione sociale”.
E’ dal 1979 che Iole Natoli, giornalista e attiva sostenitrice dell’attribuzione di entrambi i cognomi ai figli, sostiene che venire riconosciuti socialmente solo grazie ad una figura maschile è una situazione che condiziona consciamente o meno molti aspetti della vita di un individuo. Inoltre questa condizione relega la donna in una situazione di marginalità sociale.
Voi cosa ne pensate?
Fonte: Repubblica.it
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