Da tempo una grande varietà di materiali sintetici ha invaso i negozi d’abbigliamento; apprezzati e ricercati per il basso costo dei prodotti in vendita, sono stati approvati da noi acquirenti per la gioia, non solo del nostro portafogli, ma soprattutto degli animali che non hanno dovuto cedere a noi peli, pelli e pellicce che troppo spesso portiamo loro via senza molta gentilezza.
Ovviamente non tutti gli animali hanno trovato la salvezza perché ancora molti trovano di gran lusso pellicciotti sulle spalle e cuoio nelle scarpe; ma chi sta davvero soffrendo a causa di questa enorme produzione sintetica è il nostro ambiente che, anche se felice per i suoi amati animali, subisce una profonda intossicazione che lo ammala ad un’altissima velocità.
In qualche modo però dovremmo pur vestirci e, visto che ogni scelta sembra sbagliata, allarghiamo la nostra visuale e facciamo un po’ di chiarezza sul mondo delle piante e delle fibre che producono e che noi, col tempo, abbiamo imparato a lavorare.
In estate diamo largo spazio al lino perché rispettoso dell’ambiente e di noi stessi, ci protegge dall’umidità e rinfresca il nostro corpo quando ne ha più bisogno agevolandone la respirazione; lasciamoci avvolgere invece durante l’intero anno da capi di canapa, termoregolatore che ci accudisce occupandosi naturalmente del mantenimento della temperatura migliore per il nostro benessere; per chi ha una pelle molto delicata e soffre a causa dei poliesteri è perfetto il bambù, forte e protettivo; in risposta al cotone nocivo a causa dell’utilizzo di sostanze chimiche nel corso nella sua produzione, andiamo alla ricerca del cotone organico che ha bandito tutto ciò che di chimico e sintetico si trova nella produzione tipica e che predilige un processo di lavorazione meccanico, che non danneggia né l’ambiente né chi lo indosserà.
Ormai anche le più comuni catene d’abbigliamento, che hanno sempre anteposto la quantità alla qualità dei prodotti in vendita, sono impegnate ultimamente nella promozione di capi, anche se non completamente naturali, provenienti almeno da produzioni non intensive e contrarie a pesticidi e agenti chimici.
Già con questo piccolo gesto il pianeta torna a respirare, non ancora perfettamente, ma sicuramente sempre meglio.
È certamente un gesto molto importante perché se gli stessi attori del commercio e dell’economia, che difficilmente riescono a vedere quello che si trova oltre il loro dio denaro, decidono di occuparsi anche di questa problematica che riguarda tutti gli esseri viventi, nessuno escluso, forse il pianeta è davvero in difficoltà e solo noi possiamo aiutarlo, un po’ perché siamo la causa del suo malessere e dobbiamo farci perdonare, un po’ perché possiamo e sappiamo trovare una soluzione.
Le aziende che hanno deciso di lavorare in modo totalmente etico sono tantissime, purtroppo la maggior parte soltanto on-line, ma è forse un modo per scoprire qualcosa di nuovo andando a curiosare all’interno dei loro siti e, quando ci servirà qualcosa, provando a fare qualche acquisto proprio lì, piuttosto che rifugiarci dentro negozi che di etico hanno ben poco.
E se la nostra ricerca sarà davvero approfondita, non sarà così difficile trovare proprio nella nostra città quel piccolo negozio, probabilmente un po’ nascosto e poco conosciuto, che saprà prendersi cura di noi grazie a quello che avrà da offrirci.
Ecco una piccola lista delle aziende on line che vendono prodotti di abbigliamento con fibre ecologiche ma se cercate in rete ne potete trovare davvero tante altre: Insoliti Tessuti, Green Life Ecological Fashion, Vestire Bio, Equixeden, Fair, 1984group, GoGreenStore.
Gaia Di Giovanni