Capita davvero in un liceo linguistico Rosmini nella città di Grosseto: per pagare lo stipendio dei supplenti viene usato il sorteggio.
Una decisione che non ha precedenti ma l’unica soluzione trovata alla grave emergenza. I responsabili dell’istituto dichiarano: “A febbraio abbiamo dovuto estrarre a sorte i nomi dei supplenti da pagare, avevamo 5mila euro ne sarebbero serviti 12mila”.
Per la mancanza di fondi solo 5 supplenti sono stati pagati nel mese di febbraio, i restanti 6 hanno lavorato gratuitamente. E lo stesso potrebbe accadere anche per il mese di marzo.
Questa la dichiarazione dell preside del liceo :”è assurdo, ce ne rendiamo conto, ma non potevamo fare diversamente. Purtroppo è una necessità a cui ci hanno costretto il ministero dell’Istruzione e quello del Tesoro”.
Ma come è possibile arrivare a tanto?
Alessandro Rapezzi, segretario regionale della Cgil Scuola spiega: “Una situazione in cui potrebbero trovarsi moltissime scuole toscane e italiane dovuta a una delle riforme volute dal governo Monti e scattata a dicembre. Da fine 2012, infatti, dei pagamenti dei supplenti non sono più responsabili le singole scuole ma è tutto centralizzato. Gli istituti sono tenuti a inserire in una piattaforma informatica le generalità dei docenti chiamati attraverso le graduatorie e il loro presunto periodo di sostituzione. Poi però l’assenza del titolare si prolunga, da una settimana la supplenza può allungarsi a due o addirittura coprire un intero mese, ma il sistema informatico non accetta aggiornamenti. Insomma, la burocrazia si rende responsabile di ingiustizie sociali devastanti”.
Questa è la scuola italiana…
Fonte: Repubblica.it