Il 2 aprile scorso un tribunale dell’Arabia Saudita ha emesso una sentenza choc: ha condannato un uomo a «essere reso paralitico se non pagherà un milione di riyal sauditi (circa 270mila dollari) di risarcimento».
La denuncia arriva direttamente da Amnesty International che rivolge con urgenza un appello al Paese affinchè ripensi alla condanna.
Perchè questa incredibile pena? Perchè Ali al-Khawahir, l’accusato, aveva accoltellato nel 2003 un suo amico il quale era rimasto, a causa delle profonde ferite, paralizzato ad entrambi gli arti inferiori. La condanna si rifà quindi alla legge del taglione: occhio per occhio, dente per dente.
L’Arabia Saudità è purtroppo tristemente nota per le punizioni corporali inflitte ai colpevoli di vari crimini: pensate che l’amputazione degli arti è prevista in casi di furto o rapina. Nel 2010 è stata emessa un’altra condanna simile, per fortuna mai eseguita.
Questa durissima condanna è stata criticata dal mondo intero: speriamo si riesca a non farla attuare.
Fonte: Corriere.it
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