Abbiamo seguito da vicino la vicenda della piccola Sofia.
Potete leggere I genitori di Sofia “bambina farfalla” lanciano un disperato appello e Sofia sta morendo: aiutiamola! Il servizio de “Le Iene”
Ieri sera è arrivata finalmente una bella notizia: la bimba potrà riprendere le cure staminali a Brescia, come aveva disperatamente richiesto i genitori.
Questo quello che si legge sulla pagina FaceBook dedicata a Sofia “Ebbene si. La piccola Sofia ha vinto, grazie a tutti voi, la sua battaglia. Potrà riprendere le cure e affrontare un nuovo percorso di miglioramento. Certo le condizioni sono gravi e nessuno può sapere come andrà, ma si riaccende una luce di speranza. Il miracolo Sofia lo ha già fatto, grazie a questa battaglia, altre 8 persone hanno ottenuto la ripresa delle terapie. Tutte persone a cui erano state interrotte le cure e che, poichè nate in città in cui era difficile vincere il ricorso, stavano vivendo impotenti l’avanzare delle patologie”.
E questo il comunicato ufficiale del Ministero della Salute: “In seguito alla dichiarazione ufficiale, comunicata ieri, del Ministro della Salute, del Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e del Direttore generale dell’Aifa, gli Spedali Civili di Brescia hanno acconsentito alla seconda infusione di cellule staminali prodotte con metodo Stamina alla piccola Sofia di Firenze, da attuarsi in tempi rapidissimi. La decisione è stata comunicata alla famiglia questa sera. Per il Ministro Balduzzi “si tratta di quella soluzione concreta che, incontrando i genitori di Sofia, mi ero impegnato a favorire entro sette giorni. Quanto è stato fatto concilia il rispetto delle norme e delle sentenze della Magistratura con la situazione eccezionale nella quale si trova la bambina”. Il prof. avv. Giuseppe Conte, legale di Sofia e dei suoi genitori, che aveva partecipato all’incontro della scorsa settimana, dichiara che “questo risultato costituisce l’affermazione di un principio di civiltà giuridica: il diritto di Sofia, e di chiunque si trovi nella sua medesima condizione, di proseguire nel trattamento terapeutico concordato con i responsabili sanitari e per il quale è stato prestato specifico consenso informato. Confido pertanto che il completamento dell’intero ciclo di cure avvenga secondo il protocollo prestabilito”.
Speriamo davvero che questa cura porti un pò di sollievo e speranza alla piccola Sofia e alla sua famiglia.