La nostra pausa è terminata… le feste sono passate, noi abbiamo potuto metabolizzare le varie attività suggerite per i sensi dei nostri bambini e siamo giunti al termine di questo lungo viaggio che oggi ci porterà a vedere gli “ultimi” esercizi che affascinano gli occhi dei bambini.
Per cominciare ci immergiamo nel meraviglioso mondo dei colori che da sempre attraggono grandi e piccini…
LE SPOLETTE DEI COLORI
Una prima scatola è composta da i tre colori primari: Rosso, Giallo e Blu o meglio, per i più esperti , Giallo, Magenta e Ciano ovviamente in doppio esemplare.
Come sempre si procede per appaiamento.
Si spargono sul tappeto, si sceglie un colore di partenza (in genere è il giallo, per convenzione) e si cerca quello uguale. Una volta trovato si guarda ulteriormente, si dispone in alto a destra uno vicino all’altro. Si procede con gli altri colori e si dispongono poi sotto a quelli messi precedentemente.
SCATOLA DEL LUNGO APPAIAMENTO
11 coppie di spolette di diversi colori. Oltre ai colori primari troviamo l’arancione,il marrone, il rosa,il verde,il bianco, il nero, il viola e il grigio.
Si procede come per le spolette dei colori primari.
LE SPOLETTE DELLE SFUMATURE
“Ho scelto nove tinte e a ciascuna di esse corrispondono sette gradazioni di diversa intensità: sono perciò 63 tavolette di colori. Le tinte sono : Grigio (dal nero al bianco);rosso; arancione; giallo;verde;turchino; violetto;marrone; rosa” (Maria Montessori “La scoperta del bambino”).
Inizialmente pensate che queste spolette venivano fatte con fili di seta. Pensate a quanta bellezza potevano osservare i bambini e a quanta fiducia riponeva Maria Montessori in loro. Affidare un materiale tanto delicato a dei piccoli cuccioli privi di “educazione”.
Si possono fare numerosi esercizi con queste spolette.
Come primo esercizio si può scegliere un colore e 3 gradazioni (la più chiara, la più scura e la media) mischiarle e chiedere al bambino di metterle in gradazione. Successivamente si possono scegliere due colori molto contrastanti come il rosso e il blu e 3 loro gradazioni (la più chiara, la più scura e una di mezzo). Mescolarle tutte, chiedere al bambino di dividere le gradazioni in base al colore e poi di disporli in gradazione. Si procede poi dando al bambino tinte sempre più simili tra loro come giallo e arancione, blu e viola,ecc…
“In una Casa di Bambini ho visto eseguire con molto successo di interesse e sorprendente rapidità questo gioco: la direttrice pone sul tavolo intorno a cui stanno seduti dei bambini tanti gruppi di gradazioni , cioè tante tinte quanti sono i bambini, tre per esempio: la maestra fa bene osservare a ogni bambino quale sia il colore che gli spetta o che ha scelto; poi mescola tutti insieme i gruppi sul tavolino. Ogni bambino prende rapidamente dal gruppo complessivo tutte le gradazioni del suo colore , le ammucchia, e poi procede al collocamento dei pezzi giustapponendoli per gradazione, così da creare l’apparenza di un nastro a tinte sfumate.
In un’altra Casa ho visto i bambini prendere l’intera scatola di 63 colori,rovesciarla sul tavolo, mescolare a lungo le tavolette: poi rapidamente riformare i gruppi e disporli per gradazione,costruendo una specie di tappetino vagamente colorato e sfumato, sul tavolo.
I bambini riescono presto ad acquistare un’abilità,innanzi alla quale noi restiamo confusi. I bambini di tre anni riescono a mettere in gradazione tutte le tinte” (Maria Montessori “La scoperta del bambino”).
Si può giocare anche con la memoria. Per esempio si possono disporre le coppie su due tavoli diversi e lontani tra loro (o su due tappeti). Si può dire al bambino: “Ecco Rosso, vai a prenderlo sull’altro tavolo?”
I bambini si divertono moltissimo!
ALTERNATIVA HOMEMADE delle SPOLETTE DEI COLORI
Oppure, un’ottima alternativa homemade sono dei tappi di sughero, sui quali farete un puntino colorato (ovviamente sempre a coppie) e girandoli (nascondendo la faccia colorata) viene fuori un simpatico memory. Con i più piccoli si possono usare a facce scoperte e associarli come delle vere spolette dei colori.
LE SPOLETTE ARCOBALENO
Sono 12 tavolette in legno colorate con varie sfumature.
Si può presentare dai 3 anni.
Per eseguire questo lavoro dobbiamo avvalerci dell’ausilio delle spolette delle sfumature, quindi prendo la scatola delle spolette delle sfumature e la porto a tappeto. Stendo tutte le spolette delle sfumature. A questo punto prendo la terza di ogni colore e la metto da parte sul tappeto,poi prendo la tonalità più chiara e la tonalità più scura dalla scatola delle spolette arcobaleno e le metto una prima e l’altra dopo la spoletta delle sfumature fino a comporre una ruota.A sinistra della spoletta delle sfumature metto la più scura e a destra la più chiara. I colori sono Giallo, Arancione, Rosso, Verde, Blu, Viola.
Lasciamo ora le magiche sfumature per addentrarci invece in un mondo all’apparenza più ostico (almeno per molte donne… hihihi! me compresa ovviamente!), ma non se si fa il Montessori…
I CASSETTI DELLE FORME PIANE
Cassetti con piastrelle in legno con incastri di diverse figure piane (dotate di pomellino per la presa), dal cerchio di varie circonferenze al parallelepipedo,al fiore ecc…
“Esso consiste nel presentare al bambino il telaio con varie figure, togliere i pezzi, disporli sparsi e mescolati sul tavolino e invitare il bambino a ricollocarli al loro posto. Questo giuoco è accessibile anche ai bambini al di sotto dei 3 anni ed attrae largamente l’attenzione del bambino.Il fanciullo, infatti, usa molta energia in questo esercizio: esso deve riconoscere la forma e osservare lungamente. In principio molti bimbi riescono per tentativi ad incastrare i pezzi,cercando per es. di mettere successivamente un triangolo in un trapezio, in un rettangolo ecc…O, quando prendono un rettangolo e riconoscono il luogo dove porlo, lo appoggiano però col lato lungo sul lato corto, e solo dopo molte prove e tentativi giungono a trovare il posto esatto. Dopo tre o quattro prove successive, il bambino riconosce con estrema facilità le figure geometriche e pone gli incastri con una sicurezza che si accompagna con una espressione di noncuranza, di disprezzo per l’esercizio troppo facile. e’ questo il momento in cui il bambino può avviarsi a una metodica “osservazione” delle forme, mutando convenientemente le piastrelle sul leggìo e passando dai contrasti alle analogie” (Maria Montessori).
A questi tentativi si associa il tocco del contorno della forma e dell’incastro, in modo da memorizzare nella memoria muscolare la forma e riconoscerla più facilmente.
Con questo materiale abbiamo terminato il nostro viaggio. Purtroppo non sono materiali facilmente riproducibili a casa, ma si trovano in commercio anche tavole con tre forme (cerchio, quadrato, triangolo) che sono un ottimo approccio per i più piccoli e poi si possono creare delle nomenclature con le varie forme e farle associare, o preparare le nomenclature di cartoncino e farle associare alla forma in 3D acquistata in legno.
Vivere Montessori vi augura un buon divertimento con la magia dei colori e un buon ricongiungimento con la geometria!!! 😉
Educatrice Manuela Griso