E’ ormai da decenni che il canile Parrelli a Roma è nel mirino degli animalisti. Ora alcuni dialoghi choc al vaglio degli investigatori potrebbero dar ragione a chi paragonava il canile ad un lager.
Queste le frasi sotto accusa: «Dobbiamo sopprimerli». «È pronta la siringa?». «Ogni cane morto è uno di meno…». La Procura ora ha ben 4 file audio da esaminare: il materiale è stato consegnato da Loredana Pronio, presidente della Federazione italiana diritti degli animali.
L’esposto della Procura dichiara che “Recentemente alla sede della FederFida veniva recapitata della documentazione, che presumo provenga da ex volontari del rifugio Parrelli, composta da dischetti audio multimediali» contenenti «conversazioni intercorse tra la proprietaria Giuseppina Parrelli e la sua collaboratrice rumena Cristina”.
Il canile fu fondato 50 anni fa dal veterinario Giuseppe Parrelli ed in seguito è stato gestito, e lo è tutt’ora, dalla vedova Pina. Tanti gli avvenimenti sotto accusa in questi anni: nel 1994 la polizia trovò cani e gatti morti nella cella frigorifera, in seguito si parlò di cuccioli bruciati o utilizzati come cavie.
Ora dialoghi registrati che fanno venire la pelle d’oca perchè l’intenzione sembra proprio quella di volersi sbarazzare dei cani sopprimendoli.
Speriamo che la verità venga a galla e che se davvero nel canile vengono compiute queste atrocità i colpevoli paghino.