Significati Simbolici

Il simbolo grafico del cuore: una storia antica e speciale

Di Sandra Saporito - 9 Gennaio 2025

Chi non ha mai disegnato cuoricini sin dall’asilo? Il simbolo grafico del cuore è presente ovunque: nei social media, sugli imballaggi dei cosmetici e dei giocattoli, sui vestiti,… È la forma prediletta dei gioielli, dei biscotti e dei dolci durante la festa di San Valentino. Inoltre, viene utilizzato per indicare un’idea di apprezzamento e d’affetto (emoji, gesti delle mani). Questo ideogramma è oggi parte integrante del simbolismo emotivo della nostra cultura.

È uno dei primi simboli che impariamo a tracciare da bambini, eppure non conosciamo la sua origine, il suo significato primordiale. La storia del simbolo del cuore è antica e discussa, scissa in tante teorie frammentate tra un segno e il suo significato. Ma da dove viene questo simbolo e soprattutto, rappresenta davvero ciò che batte nel nostro petto oppure questa forma lobata così familiare rappresenta qualcos’altro?

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Come il simbolo del cuore è diventato sinonimo d’amore?

Credo che ci siamo chiesti tutti almeno una volta nella vita come diamine il simbolo del cuore ♥ possa rappresentare il muscolo cardiaco, e come questo sia diventato poi sinonimo d’amore. Ebbene, molti storici si sono chinati sulla questione.

La forma del cuore è mondialmente riconosciuta come un simbolo d’amore romantico, d’ affetto, ma le sue origini storiche sono difficili da rintracciare. Alcuni storici vedono nell’emblematico ideogramma il seme di una pianta ormai estinta, altri una foglia d’edera, altri ancora affermano che la sua forma lobata derivi dall’anatomia umana studiata dai filosofi.

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L’origine del simbolo e il suo significato antico

Fonte: Pexels.com

Una delle poche scoperte che mette il mondo accademico d’accordo è l’origine dei primi disegni che risalgono alla preistoria. Il simbolo del cuore come lo rappresentiamo oggi era già in uso durante nell’ Età del Bronzo, dalla civiltà della valle dell’Indo.

Tuttavia, l’errore più comune che commettiamo è quello di dare per scontata la relazione tra il segno ♥ e il suo significato.

Ciò che possiamo affermare è l’esistenza antica di questo simbolo, anche se all’epoca il suo significato era probabilmente ben altro rispetto a ciò che conosciamo oggi. Se per ora non vi sono certezze in proposito, vi sono però diverse teorie, tutte alquanto affascinanti e curiose.

Il simbolo del cuore più antico del mondo

Secondo gli archeologi, il simbolo dipinto sulle pareti della Caverna Pindal in Spagna è il più antico simbolo grafico del cuore del mondo e risalirebbe a 15.000 anni circa. Si tratta di un disegno vagamente triangolare, racchiuso nella figura di un mammut, scoperto ad inizio del XX s. dall’archeologo ed antropologo Henri Breuil, che conferma la tesi secondo la quale l’uomo paleolitico conosceva già l’importanza del cuore nell’uccisione degli animali di grossa taglia. È pertanto possibile ipotizzare che il significato originario fosse correlato all’idea di vita.

Dietro al cuore, il segreto delle piante…

Ad eccezione della caverna Pindal, occorrerà aspettare il VI secolo a.C per rivedere il nostro simbolo preferito, con un significato alquanto curioso! In effetti, nell’antichità, questo disegno era assai diffuso e coniato addirittura sulle monete di Cirene (città dell’odierna Libia orientale), ma con quale significato?

edera e la foglia a forma di cuore, simbolo d'amore e di Bacco
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Esso rappresentava la risorsa che rese florida l’economia di questa città: il seme di silfio, una pianta ormai estinta usata a scopo medicinale per curare molte malattie ma soprattutto come anticoncezionale in tutto il bacino mediterraneo. Gli amanti dell’epoca potevano quindi abbandonarsi ai giochi d’amore con maggiore libertà.

Vi sono però numerose rappresentazioni antiche a forma di cuore su ceramiche e bassorilievi dell’Antica Grecia che richiamano un’altra pianta: l’edera, sacra a Dioniso. Si dice che la pianta dalle foglie lobate cingeva il capo del dio ma anche quello dei novelli sposi che si promettevano amore eterno durante la cerimonia nuziale.

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Dal cuore anatomico al dono di sé

Sebbene la teoria dell’origine botanica possa dare una preziosa pista d’indagine per comprendere le origini del simbolo grafico del cuore e i suoi significati originari, un’altra ipotesi risponderebbe secondo gli storici alla questione della corrispondenza tra il simbolo e il cuore umano.

Il cuore è oggi un simbolo d'amore e apprezzamento
Fonte: Pexels.com

Secondo il neurochirurgo Pierre Vinken e lo storico dell’arte Martin Kemp, il simbolo originerebbe dai manoscritti medievali ispirati agli studi del medico romano Galeno e del filosofo Aristotele: secondo le descrizioni antiche, il cuore umano era costituito di tre camere con una piccola ammaccatura al centro.

Col passare dei secoli, gli amanuensi del Medioevo provarono, sulla base di tali descrizioni, a rappresentare anatomicamente il cuore umano che iniziò ad assumere vagamente la forma stilizzata che conosciamo oggi, anche se le prime raffigurazioni lo facevano somigliare ad una pera.

Infatti, nel “Roman de la poire”, manoscritto francese del 1250, appare la prima illustrazione del cuore come metafora d’amore correlato al dono di sé: un uomo innamorato in ginocchio offre il suo cuore ad una giovane donna. Il cuore, tenuto capovolto (con la punta verso l’alto) assume la forma del frutto, senza dubbio secondo le approssimative descrizioni anatomiche dell’epoca.

L’idea dell’offrire il proprio cuore come pegno d’amore deriverebbe presumibilmente dalla millenaria tradizione che ne faceva la sede dell’anima. Quella forma divenne pertanto simbolo del romanticismo e dell’amor cortese medievale e acquisì particolare popolarità durante il Rinascimento grazie all’arte religiosa raffigurante il Sacro Cuore di Cristo oltre che come uno dei quattro semi delle carte da gioco.

I temi del dono di sé e della vita rincorrono anche nella teoria più controversa che vede nella grafia del simbolo parti del corpo femminile, come quella che il pittore francese Gustave Courbet definì “l’origine del mondo”.

Cosa rappresentava quindi in origine, forse non lo sapremo mai con certezza… Ciononostante, a partire dal XVIII secolo quella figura evocativa divenne un motivo ricorrente nei biglietti scambiati tra innamorati durante la festa di San Valentino e da lì il simbolo grafico del cuore fu universalmente riconosciuto come simbolo d’amore.

“Non importa quanto lontano possa andare lo spirito, non andrà mai più lontano del cuore.”
(Confucio)

Fonte:

TEDx Palo Alto: How the image of the heart became the symbol of love. PhD Marilyn Yalom 

Sandra Saporito





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