Dal 7 al 17 novembre a Roma si terrà un festival cinematografico speciale, un incontro di anime, di popoli, di culture, di vite. Stiamo parlando del MedFilm Festival, unico festival in Italia dedicato alle cinematografie del Mediterraneo che ha l’intento di mettere in risalto le culture che su di esso si affacciano e vivono.
Il MedFilm Festival quest’anno è anche online!
Insieme alla programmazione diffusa in tanti luoghi della capitale, i film di questa edizione saranno disponibili sulla piattaforma MYmovies ONE. Dal 10 al 20 novembre, on-demand, una selezione di 17 titoli tra lungometraggi e cortometraggi animeranno la sala virtuale più affollata d’Italia.
Il festival, giunto alla sua trentesima edizione, è nato da un’idea di Ginella Vocca e a lei ci siamo rivolti per conoscere meglio questa affascinante iniziativa culturale.
1- Ginella, come è nato e come si è evoluto nel tempo il festival?
Il festival nasce dall’esigenza di colmare un vuoto: 30 anni fa in Italia non arrivava pressoché nulla a proposito di eventi di musica e cinema dalla sponda Sud del Mediterraneo, mentre invece io ero a conoscenza, per ragioni personali familiari, di tanta produzione artistica interessante che veniva prodotta in questi Paesi.
Ho cominciato a interessarmi e a capire come fare in modo che tanta cultura così vicina, così prossima geograficamente, arrivasse anche in Italia.
Il cinema è un po’ un compendio di arti, musica costumi, luoghi. Un film, a parte il viaggio, è il modo più diretto efficace per conoscere un Paese e la sua produzione culturale.
Ora siamo arrivati alla 30 esima edizione che per un festival cinematografico è un traguardo molto importante e rappresenta un prezioso archivio del tempo: trascorso, presente e futuro.
A cavallo tra due millenni, MedFilm Festival accoglie le testimonianze dirette di un luogo del mondo gravido di senso, il Mediterraneo, grazie al dialogo umano e umanista con gli artisti che lo abitano, lo informano, lo costruiscono. Giorno dopo giorno, fotogramma dopo fotogramma, facendone un alveo ineludibile di ricchezza culturale, creatività diffusa. E antidoto alle guerre, ai cambiamenti climatici, al dolore, di tutti.
In un tempo che fa spavento per la perdita di umanità ed empatia, pensiamo si debba accendere e illuminare la Pace. E proprio da qui, dall’Italia, culla e crocevia delle culture del Mediterraneo. E proprio da qui, dall’Europa, che il conflitto ha saputo disconoscerlo, tenendo lontano il lezzo sanguinario e sanguinoso della guerra.
Il Cinema, per noi del MedFilm Festival, è stato in questi trenta lunghi, ma veloci anni, una inesauribile fonte di conoscenza dell’altro e di speranza per il futuro di tutti. Provare a procedere consapevoli verso la Pace, facendo del Cinema strumento privilegiato per avvicinare le persone e istruire prospettive di salvezza.
Ecco perché continuiamo a gettare ponti di dialogo, individuare punti di contatto e sperimentare linguaggi condivisi, focalizzandoci sui comparti produttivi del cinema, laddove economia e creatività si fondono per generare la magia del Cinema.
Comparti industriali che si muovono grazie a idee innovative, a cui la piattaforma dei Med Meetings intende dare ospitalità, nutrimento e propulsione verso il mondo.
2- Quali sono valori che il Festival porta avanti dalle sue origini?
I valori del festival sono la conoscenza reciproca, il dialogo, l’accoglienza, l’ascolto. Il MedFilm Festival è un luogo dove poter ascoltare le testimonianze dirette degli artisti, degli innumerevoli e bravissimi artisti che vengono da tutti i Paesi dell’area mediterranea. Il mare Mediterraneo bagna 24 Paesi, per la metà europei e per la metà nordafricani; in ogni caso il nostro interesse si è spinto oltre, fino al Medio Oriente. Infatti ora parliamo di un Mediterraneo allargato dove le sorti sociali e geopolitiche di alcuni paesi cerniera tra il Mediterraneo e il Medio Oriente diventano fondamentali.
I valori del festival sono quelli fondamentali delle relazioni umane, cioè del porsi di fronte all’altro in una posizione di ascolto e impostare un dialogo che riesca a trovare dei punti di contatto e dei linguaggi comuni.
Quest’anno il festival si svolge in un momento difficilissimo; è il momento della guerra, il momento del dolore, dello spaesamento, il momento in cui l’empatia sembra non contare più e quindi ha un valore ancora più importante, perché la cultura per fortuna tende inevitabilmente a superare i confini, a guardare oltre e sa guardare in profondità.
Il nostro è un archivio di di 30 anni di storia; ogni film è una testimonianza storica di quel periodo e di quel paese in cui è stato realizzato e quindi il nostro festival in trent’anni di storia è ricchissimo di informazioni.
3- Com’è strutturato il festival e come parteciparvi come spettatore?
Facciamo un riepilogo. La 30esima edizione del MedFilm Festival si terrà a Roma dal 7 al 17 novembre in tre prestigiose sedi: il museo Maxxi dove si terrà l’apertura il 7 novembre, dall’ 8 al 13 invece saremo nelle bellissime sale del cinema Moderno a Piazza della Repubblica, il 14 sarà la giornata delle Masterclass, che non sono aperte al pubblico, mentre 15/16 e 17 torneremo al MAXXI con il best of del Festival; in mezzo alla settimana, l’11 e il 12, avremo poi due proiezioni con due incontri importanti al teatro Palladium di Roma.
Sul sito medfilmfestival.org è possibile avere le informazioni sia sui singoli film che sulle sull’acquisto dei biglietti , gli eventi speciali, insomma sul programma. Inoltre negli spazi del festival, sempre al cinema Moderno, sarà possibile assistere a delle interessantissime presentazioni di libri per la sezione Letture dal Mediterraneo.
4- Quali sono i riscontri delle persone che hanno partecipato gli anni scorsi?
Questa è una domanda molto interessante. I riscontri delle persone che hanno partecipato al MedFilm Festival sono sempre molto positivi. È incredibile ma è stato proprio difficile che ci sia stato qualcuno che abbia detto male della nostra selezione o della nostra programmazione o della fruizione in sala. Diciamo che il pubblico che ci segue è ormai uno zoccolo duro di affezionatissimi che anno dopo anno però si arricchisce di presenza di giovani, perché sono molto coinvolte le università di Roma e le scuole di cinema di Roma e del Lazio per cui abbiamo una grande affluenza di giovani che studiano storia, lingue, filosofia, estetica. È molto interessante questo continuo flusso di pubblico giovane che variamente viene anche coinvolto in giurie parallele alle giurie ufficiali.
Ma la cosa più bella che mi è stata detta da più persone è la seguente: dopo aver visto i film del MedFilm Festival i “nostri” film, intesi come film italiani europei, non ci sembrano più così interessanti. Ecco, penso che questo sia il complimento più grande che possa venire da uno spettatore e probabilmente si riferiscono proprio a quel senso e a quella forza che la cinematografia dei paesi della della sponda nord del Mediterraneo portano con sé, una forza narrativa di tradizione, una forza narrativa fortemente identitaria. Perché in genere si fa l’errore di pensare a quest’area del mondo come un unico indistinto mentre ognuno di questi Paesi ha una sua specifica identità nazionale e culturale, che viene espressa molto bene attraverso il cinema, attraverso le opere cinematografiche.
5- C’è un film in particolare che in questi anni di festival è riuscito ad emozionarla in modo speciale?
Ecco, invece questa è una domanda impossibile, non riesco proprio a rispondere a questa domanda. Diciamo che mediamente noi vediamo 800 film all’anno e ne selezioniamo per ciascuna edizione del Festival tra gli 80 e i 90, quando sono brava riesco a contenerli entro i 70 titoli. Quindi è veramente difficile indicarne uno solo.
Ogni anno ci sono quei quattro o cinque titoli del cuore che però l’anno successivo vengono superati dai nuovi film, per cui davvero non riesco a scegliere un solo titolo in questo flusso magnifico di colori, di immagini, di testimonianze meravigliose di artisti.
6- Se dovesse riassumere con una frase l’intento del festival, quale frase sarebbe?
L’intento del MedFilm Festival è quello di far conoscere, ed è un’impresa enorme, la ricchezza culturale di questa parte di mondo che in genere è conosciuta per le criticità e far capire appunto che non si parla di un unico indistinto, ma di tantissime culture che si esprimono attraverso il cinema, la letteratura.
L’energia creativa dei giovani artisti dei paesi dell’area mediterranea e mediorientale è di straordinaria forza e interesse. Quindi il nostro scopo è quello di far capire che il mondo è bello perché è vario, e l’area del mediterraneo è una fonte inesauribile di scoperte, di ricchezza culturale in generale, cinematografica in particolare.
Quello che si conosce non si teme, questo è un altro tema molto importante perché nella massificazione dell’informazione, sempre a fronte di questo unico indistinto, si perdono invece le peculiarità. È fondamentale conoscere questi popoli attraverso le loro culture, anche solo, semplicemente, banalmente, per capire che i desideri sono gli stessi , le aspirazioni sono le stesse, che i giovani hanno tutti voglia di viaggiare e conoscere il mondo, alcuni possono farlo altri meno, che questi luoghi sono pieni di ricchezza che dobbiamo cercare di recuperare perché in qualche modo noi stessi, italiani, europei, siamo privati di tanta bellezza, di tanta conoscenza giacchè i circuiti tradizionali del cinema, ma della cultura in generale, non offrono molti spazi di visibilità ai paesi di quest’area, con grave danno e privazione per i nostri orizzonti culturali.
Lavoriamo insieme per il futuro del Cinema, ricco delle sue diversità come il Mar Mediterraneo. Confidando che “il mare unisce i paesi che separa”.
MEDFILM FESTIVAL INFO
Via delle Alpi 30, 00198 Roma, tel. +39 06 85354814
www.medfilmfestival.org, info@medfilmfestival.org