«Credo che i gatti siano spiriti venuti sulla terra. Un gatto, ne sono convinto, può camminare su una nuvola». (Jules Verne)
I gatti, che animali misteriosi e saggi! Entrano nelle nostre case e ci insegnano, con silenzio e con la loro sola presenza, a vivere nel modo più naturale possibile. Un po’ come i bambini che custodiscono ancora un forte legame con i cicli della natura e con le sue leggi.
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Il legame d’amicizia tra gatti e bambini
Bambini e gatti sono un’accoppiata vincente. Due anime nobili, in grado di spazzare via il superfluo e di vivere dell’essenziale. Più il bambino è piccolo e più vive come un gatto: interessato solo a soddisfare i propri bisogni essenziali, desideroso di coccole e di attenzione, silenzioso di parole, dispensatore di sguardi profondi e indagatori.
Quando gatti e bambini s’incontrano si crea la magia: una calamita li attrae l’uno all’altro, si comprendono solo con l’istinto, riescono ad instaurare un rapporto d’amicizia unico e autentico. Pensano entrambi che l’altro è un proprio simile ed agiscono come se lo fosse per davvero: giochi, carezze e contatto corporeo divengono sia per il gatto che per il bambino un bisogno quotidiano, un nutrimento d’amore.
Possono trascorrere intere ore a rincorrersi in giardino, ad arrampicarsi sugli alberi, a stare vicini mentre si legge un libro o si guarda un film: il legame di amicizia tra un bambino e un gatto è una relazione che non verrà mai dimenticata, che plasmerà i vissuti di entrambi per tutta la loro vita.
Il gatto è stato per me un animale socratico. Mi ha insegnato a scoprire chi ero ed anche qual era il mio posto nel mondo.
(Giorgio Celli)
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I benefici di un legame unico
I benefici del vivere insieme ad un animale domestico sono tanti ed innumerevoli, soprattutto per un bambino. Nello specifico, condividere la propria quotidianità con un gatto porta a grandi lezioni di vita:
- Comprensione di un linguaggio e di un modo di vivere non umano. Ciò permette al bambino di essere più elastico nei ragionamenti, di sviluppare più empatia, di riuscire a mettersi nei panni dell’altro, diverso da sè.
- Rispetto dell’altro. Il gatto, se importunato o disturbato, può graffiare o mordere. Il bambino impara a riconoscere i bisogni dell’animale e a capire quando e come può relazionarsi con lui, rispettandolo.
- Favorisce l’osservazione e la concentrazione. Siamo poco abituati ad osservare il mondo intorno a noi: un gatto, però, ci affascina e spesso sentiamo l’esigenza di fermarci per starlo semplicemente a guardare. Elegante, raffinato e misterioso il gatto è uno spettacolo nella sua quotidianità e i bambini lo sanno: si fermano ad osservarlo mentre lui dorme o è a caccia o gioca con qualche filo. Il bambino è spesso concentrato ad osservare le sue orecchie, i suoi baffi, la sua lunga coda.
- Il gatto ci rende partecipi delle sue abilità motorie: salta su mobili, sedie e mensole con grande maestria. I bambini rimangono sempre affascinati da questa sua agilità e spesso vorrebbero imitarlo: sono come richiamati a seguire quella forza arcaica che li vuole in movimento, in arrampicata sugli alberi, in bilico tra una sedia e l’altra. In un mondo che ci vuole tutti fermi, controllati e posati, il gatto si fa beffa di noi e invita il bambino ad essere come lui, libero e fiero delle proprie radici selvagge.
- Sviluppa il senso del tatto. Il gatto ama farsi accarezzare, trascorre molto tempo a leccarsi e a leccare i suoi amici umani, si struscia alle nostre gambe e alle pareti per marcare il territorio. Il bambino impara così a conoscere l’altro e a comunicare con lui attraverso il senso del tatto, tacendo per un po’ le proprie parole e affidandosi ad un mezzo di comunicazione più immediato, schietto e altrettanto ricco.
I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma, secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l’uomo.
(Paul Gray)
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I consigli per la convivenza
Vivere con un gatto è quindi un’esperienza arricchente, anche e soprattutto per i bambini. Esistono però delle linee guida per una convivenza gioiosa e sana che ogni adulto dovrebbe conoscere.
Come dichiara anche il pediatra Antonio Brienza su Amico Pediatra è bene essere consapevoli dei rischi che si corrono vivendo a stretto contatto con un animale e seguire semplici regole igieniche per prevenire l’insorgenza di malattie trasmissibili all’uomo.
Cerchiamo innanzitutto di chiederci se possiamo accudire nel modo migliore possibile un animale, se abbiamo tempo e spazio da dedicargli. Cerchiamo, poi, di igienizzare quotidianamente ciotole e cucce dei nostri animali domestici, di chiedere consiglio al veterinario per qualsiasi nostro dubbio relativo alla salute dell’animale, di scegliere il cibo più sano per loro, di essere dei mediatori nella relazione gatti-bambini piccoli in modo da educare nostro figlio ad una relazione rispettosa e sana.
Un bambino che condivide la propria quotidianità con un gatto sviluppa anche la propria parte più felina: sa graffiare quando è necessario, sa isolarsi quando vuole stare da solo, cerca di superare i propri limiti e di non abbattersi mai, sa essere silenzioso, elegante, furbo e saggio.
Ringraziamo i gatti delle nostre case: sono insegnanti di vita formidabili per i nostri bambini!
Che misteriosa ricetta conoscono i gatti per saper dosare in modo così perfetto dolcezza e crudeltà, timidezza e aggressività, docilità e spirito selvaggio?
(Mary S. Emilson)
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