Curiosità

Gli artisti di strada ci regalano arte e cultura

Di Sandra Saporito - 9 Settembre 2024

Gli artisti di strada, a volte chiamati buskers, hanno una grande funzione collettiva e sociale: trasmettono arte e cultura; a volte diffondono messaggi importanti attraverso i testi delle loro canzoni. Abbelliscono la nostra quotidianità, introducendo a nostra insaputa la bellezza, il divertimento, la sorpresa nelle nostre giornate.

Alcuni considerano gli artisti di strada come dei disturbatori della quiete pubblica per la spontaneità e l’imprevedibilità delle loro apparizioni, a volte per i messaggi che veicolano. Forse ma ciò non significa che sia negativo, anzi! Introducendo un elemento di sorpresa nella nostra routine, catalizzano la nostra attenzione svegliandoci dal torpore. Ci aiutano a ricordare che la vita è qui, ora, e che può essere allegra, leggera, di valore. E perché no? Possono anche ispirarci a tirare fuori dal cassetto i nostri vecchi sogni.

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L’arte di strada, un patrimonio collettivo

L’arte di strada è uno spazio concreto di condivisione ed innovazione che mette al centro la cultura e le persone. La gente diventa coprotagonista: non si limita a guardare con curiosità e a volte sgomento, ma può cantare, danzare assieme all’artista, a volte suonare, e lo fa da un punto privilegiato che solo la strada offre: ognuno è sullo stesso piano, condivide il palcoscenico. Gli artisti di strada offrono esempi di arte democratica e pubblica.

Street art
Credit foto © Pexels

La strada è un ambiente vivo, in perpetuo fermento, ricco di scambi. Il dialogo e la condivisione rinforzano il tessuto sociale. L’interazione tra artisti e spettatori è qui bidirezionale: ognuno dà, ognuno riceve e non soltanto al livello materiale bensì anche intellettuale ed emotivo. Per esempio, uno spettatore richiede un brano particolare condividendo un pezzo di vita, facendo emozionare l’interprete, uno strumento musicale innovativo può incuriosire ed arricchirsi ulteriormente grazie ad un proficuo scambio di opinioni.

Quest’estate ho potuto ascoltare con un senso di meraviglia una giovane ragazza suonare “la batteria” con dei secchi e dei tubi di plastica recuperati da un vecchio cantiere. Dopo poco, venne un vecchio signore, probabilmente un muratore, con un altro strumento improvvisato dicendole che secondo lui, anche quella bacinella per l’intonaco poteva suonare bene. Il suono in effetti era buono e la ragazza lo ringraziò e incluse nella sua performance il nuovo strumento sotto gli applausi del pubblico.

Qui l’arte oltrepassa la bellezza e il divertimento e diventa maestra di vita: l’espressione creativa riesce a trasformare tutto ciò che tocca restituendogli valore, diventa una fornace di idee a volte ecologiche, politiche, sociali. Ed è in grado di farlo facendo divertire le persone.

La magia dell’effetto sorpresa

Vedono la vita in maniera diversa, gli artisti. La sentono muoversi sotto la pelle e la reinventano continuamente. Trasformano i moti dell’anima in opere nuove, anche quando intonano i grandi classici. Mostrano al mondo che la gioia può nascere dalla propria creatività e dalla condivisione. Basta poco: uno sgabello, una chitarra e la voce, oppure una matita e qualche foglio da riempire con le immagini che popolano l’ immaginario. Poi ci sono gli innovatori, i fantasiosi, i coraggiosi.

Ricordo la sorpresa di quel sabato pomeriggio di otto anni fa vicino al Prato della Valle a Padova mentre camminavo sotto i portici. A qualche metro da me campeggiava in bella mostra un pianoforte nero posto in equilibrio sui vecchi sampietrini. Vedere un pianoforte a coda tirato a lucido posto tra due vecchie colonne di pietra dove di solito un mare umano si riversava per andare a fare l’aperitivo mi lasciò di stucco per qualche istante, lo ammetto. Seduto di fronte a lui, un uomo di mezza età faceva danzare le sue dita sui tasti bianchi e neri, incantando i passanti che venivano rapiti e trasportati chissà dove dalla sua musica. Quel giorno capii per la prima volta il meraviglioso potere degli artisti di strada.

Gli artisti che incontriamo lungo le vie delle nostre città creano un effetto sorpresa che interrompe brevemente la nostra quotidianità grazie alla bellezza e all’incanto. Il rapimento momentaneo della nostra attenzione, il tempo di un brano, di un canto, di una poesia, può catapultarci in un mondo dove la lingua delle emozioni è di casa e dove possiamo incontrare parte del nostro immaginario se ce ne diamo il permesso.

Il tempo si arresta e l’arte bussa alla nostra porta. Prende spazio dentro di noi e invita le preoccupazioni a fare silenzio. La mente ferma la sua corsa, siamo nell’ascolto, nell’osservazione. Siamo assorbiti dall’esperienza che condividiamo con le persone al nostro fianco attirate anche loro dal singolare potere dell’artista di strada che esprime il suo talento, la sua creatività.

Gli artisti di strada creano intorno a loro un campo gravitazionale dove si raggruppano emozioni, ricordi, nostalgia, speranza, gioia, impressioni personali, espressioni condivise, sensazioni universali. Ci ricordano l’antico senso di comunità che viene ricreata quando siamo gli uni vicini agli altri uniti nello stesso intento. Nel caso degli artisti di strada, questo intento si traduce nel godere dell’arte, della musica, della cultura, del messaggio che veicolano.

Degli artisti di strada ballano il break dance
Credit foto © Pexels

L’arte di strada è uno strumento di democrazia

L’arte degli artisti di strada non è soltanto legata alla cultura. È talvolta uno strumento politico di rivoluzione gentile che denuncia i muri ideologici che dividono le persone, che punta il dito contro le ingiustizie, le menzogne, i problemi ignorati, gli abusi di potere, indossando l’ironia, l’umorismo e a volte un curioso cappello di paglia come abito di scena.

Da sempre le nuove idee che scuotano la società nascono tra gli artisti. Le loro capacità introspettive, ricettive, danno forma alle nuove idee che fremano nei sottofondi culturali spesso invisibili, accolte prima in modo marginale e poi sempre più condivise man mano che incontrano menti affini trasformando l’idea in movimento, l’arte in strumento di azione e conoscenza.

Alcuni cercano di respingere l’arte di strada fuori dal suo habitat naturale, rinchiudendo tra i recinti di un parco o dentro uno spazio più “protetto” i musicisti, cantanti, mimi, burattinai, saltimbanchi, cantastorie, attori, caricaturisti, poeti e ballerini, tarpando di fatto le ali a quello strumento della gente per la gente con l’appena velata volontà di levare la cassa di risonanza che gli artisti di strada trovano nelle persone incontrate per caso. Ecco perché la dimensione artistica della strada deve essere difesa e preservata.

La performance di un artista di strada
Credit foto © Pexels

Se gli artisti sono figli delle Muse, altre volte lo sono di Ermete, il del dio dai piedi alati, che li porta in luoghi sempre nuovi, rendendo ogni incontro unico, fugace e ogni scambio un dono da cogliere al volo.

Approfondimenti

Cucu Festival, manifestazione internazionale del teatro di stradaFerrara Buskers Festival, il festival degli artisti di stradaLa Luna nel pozzo, il festival internazionale del teatro di strada 

Sandra Saporito





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