Significati Simbolici

Il 16 agosto si celebra San Rocco, pellegrino della vita

Di Elena Bernabè - 16 Agosto 2024

San Rocco è una figura ricca di significati simbolici. Non è un caso che sia ricordato e amato con tanto trasporto anche ai giorni d’oggi: le sue gesta hanno molto da insegnare ad ognuno di noi.

Il nome “Rocco” rimanda alla forza, alla roccia, alla determinazione.

Originario di Montpellier (Francia), fu molto desiderato dai suoi genitori che non riuscivano ad avere un figlio. Quando si annidò nel grembo di sua madre tutto il loro amore venne riversato nella sua crescita. A soli 20 anni, però, rimase orfano. Decise allora di donare tutti i suoi beni e di mettersi in cammino verso Roma, per andare alle radici del cristianesimo e per incontrare il Papa.

Già questa sua decisione di partire dopo la morte dei genitori rimanda alla consapevolezza di essere divenuto adulto, di non poter più restare nella casa d’infanzia, cresce forte in lui la necessità di scoprire il mondo, di cercare la Verità. Non può farlo con il peso dei beni ereditati dai genitori: per lui donarli è un lasciare andare il passato, una rinascita. Ora ha solo se stesso per conoscere il mondo e la propria individualità.

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Non appena arrivò in Italia, camminando verso Roma, scoprì che la peste stava uccidendo la popolazione. Senza paura decise di dedicarsi alla cura e alla consolazione degli appestati. Si narra che riuscì a guarire miracolosamente alcuni ammalati solo facendo loro il segno della croce. Bastava solo l’affidarsi a Dio per guarire dalla malattia del corpo e dell’anima? Forse san Rocco con questo gesto invitava l’ammalato a non disperare, a non sentirsi solo, ad affidarsi al disegno divino che appartiene ad ognuno di noi. Forse ad alcuni ammalati bastava questo semplice ma potente gesto, compiuto da un uomo puro, per guarire dalle ferite del corpo e dell’anima?

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Santino di San Rocco

Anche San Rocco, però, si ammalò di peste. Decise allora di ritirarsi in una grotta e di vivere il suo contagio in modo solitario. La solitudine, spesso, può dirci tante cose se abbiamo il coraggio di spegnere il rumore del mondo, di isolarci, e di rimanere ben desti al suo insegnamento. A salvarlo da morte certa fu un cane che ogni giorno si recava da lui con un pezzo di pane (simbolo il simbolo dell’Eucarestia, sostegno nel difficile cammino della vita) “rubato” dal suo padrone per sfamarlo e per non farlo sentire solo. Ecco perché spesso la statua di San Rocco è rappresentata dal santo con ai piedi un cane, suo fedele amico e salvatore. Il cane è simbolo della fedeltà, in questo caso, alla chiamata di servire il divino in Terra.

Il mondo animale è messaggero divino se abbiamo cuore aperto per vederlo e comprenderlo, se lo rispettiamo, se siamo sulla retta via, quella del cuore.

San Rocco ritornò in Francia dove morì il 16 agosto 1378.

I simboli legati alla figura di San Rocco

Spesso viene raffigurato San Rocco con una conchiglia e con un bastone, simboli del pellegrinaggio, con una piaga, simbolo della peste, con gli angeli, simboli del collegamento Cielo-Terra, a volte con una croce rossa che simboleggia la voglia a forma di croce che aveva sul petto dalla nascita e che rappresenta il simbolo di essere stato scelto per divenire guaritore delle anime.

Proprio per tutto ciò che ha fatto in vita, San Rocco è considerato protettore dei cani, dei viandanti, degli ammalati, delle epidemie. Il proverbio legato a questo giorno particolare rimanda all’estate che sta concludendo il suo ciclo, si dice infatti che “Per San Rocco la rondine fa fagotto“, riferendosi al fatto che in questo periodo dell’anno le rondini trascorrono molto tempo a riposo, appoggiate sui fili dell’elettricità e non in volo, proprio riposandosi in vista del lungo viaggio di migrazione che tra un po’ le attenderà.

La vita di ogni santo è ricamata da simboli potenti da scorgere, da insegnamenti preziosi da afferrare, da semi di vita da coltivare. Nelle giornate a loro dedicate è bene dedicare tempo, pensieri, preghiere e rituali per connettersi ai loro simboli, per nutrirsi della loro ricchezza di vita.

“Glorioso San Rocco, che per la vostra generosità nel consacrarvi al servizio degli appestati e per le vostre continue orazioni vedeste cessare la pestilenza e guarire tutti gli infetti di Acquapendente, in Cesena, in Roma, in Piacenza, in Mompellier, in tutte le città della Francia e dell’Italia da voi percorse, ottenete a noi tutti la grazia di essere per la vostra intercessione costantemente preservati da un flagello così spaventoso e così desolante; ma molto più otteneteci di essere preservati dalla peste spirituale dell’anima, che è appunto il peccato, per poter un giorno essere partecipi con voi della gloria lassù in Paradiso. Così sia.”

Preghiera tradizionale

Buon San Rocco a tutti!

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