Amata, invidiata, devota, calunniata, sola tra molti uomini in un’epoca che non ammetteva autodeterminazione ed indipendenza da parte di una giovane donna, soprattutto se di buona estrazione sociale come lo era, dopo 2000 anni Maria Maddalena rappresenta ancora nell’iconografia cristiana l’esempio dell’amore, della devozione e del ruolo fondamentale delle donne nella rivelazione e la trasmissione del sapere spirituale della cristianità.
Tuttavia, un mondo di mistero, di leggende, e di insegnamenti profondi si nasconde dietro il volto compassionevole di questa santa così tanto discussa.
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La vita segreta di Maria di Magdala
“Mi chiamano la Maddalena. Ma il mio nome è Maria. Accetto l’appellativo Maddalena perché mi ricorda la mia ricca città natale, Màgdala, sulla sponda nord-occidentale del lago di Tiberiade. Respingo invece l’attributo di peccatrice, eufemismo che sta per donna di strada. Tutto è derivato dalla erronea lettura del vangelo. San Luca riferisce che da me “erano usciti sette demoni“. Sette ha qui il valore di pienezza che gli davano frequentemente gli antichi i quali facevano risalire al demonio ogni specie di infermità. L’evangelista voleva dire semplicemente che ero stata liberata da Gesù da una paurosa malattia. Molti autori latini, invece, avendomi gratuitamente identificata con la peccatrice innominata di Luca (7, 36-50), hanno preso in senso metaforico di peccati i miei sette demoni.” Ne L’amore di Maddalena, un testo anonimo francese del XVII secolo e pubblicato dalla Servitium Editrice, viene offerto al lettore una visione intima della sua vita, esposta in prima persona che aiuta a far luce su quella donna forte, ribelle, a lungo calunniata, che divenne santa.
Chi era la Maddalena?
Maria Maddalena è la figura femminile più venerata nel cristianesimo dopo la Beata Vergine Maria, in quanto fece parte delle poche persone che poterono assistere alla crocefissione di Gesù e fu la prima testimone oculare e messaggera della sua resurrezione.
Per molti anni fu confusa con la prostituta penitente che unse i piedi del cristo con profumi preziosi, mentre nel Vangelo secondo Luca (8:2-3[6]), assieme a Susanna e Giovanna, è presentata come una delle donne che “assistevano Gesù con i loro beni”, oltre che con Maria di Betania ma gli studiosi confermano che si trattano di tre donne distinte.
Myriam/Maria fu soprannominata “Maddalena” per la sua città d’origine: Magdala, vicino al lago Tiberiade, mentre altri studiosi affermano che derivi dal termine aramaico migdal/magdal, ovvero “Torre”, usato per evidenziare l’autorevolezza di Maria nella comunità dei discepoli, tesi avvalorata da San Girolamo che affermò: “per il suo zelo e per l’ardore della sua fede ricevette il nome di “turrita” ed ebbe il privilegio di vedere Cristo risorto prima degli apostoli”.
Nulla si sa della sua vita antecedente all’incontro con Gesù: l’identità dei suoi genitori, della sua famiglia, la sua infanzia, l’età alla quale incontrò il maestro, oltre ai fatti della sua vita prima della conversione restano un mistero.
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La leggenda aurea
Secondo la leggenda aurea (una raccolta agiografica medievale), dopo la crocifissione del suo amato maestro, Maria Maddalena s’imbarcò per il mare per scappare dalle persecuzioni del Sinedrio con Lazzaro, Maria Salome, Marta di Betania, Maria Jacobé e la serva Sara la Nera. Dopo un lungo viaggio, approdarono in Provenza, nel luogo che secondo la tradizione occitana si chiamerà poi Saintes-Maries-de-la-mer.
A questo punto, le loro strade si separarono e Maria Maddalena proseguì il suo cammino portando alla povera gente il messaggio di Cristo, fino a giungere a più di 150 km più lontano dove trovò una grotta circondata da un antico bosco sacro, che elesse a sua dimora. In questo luogo ritirato curava i fedeli con oli e unguenti che preparava personalmente secondo l’arte appresa in giovane età, come si evince dai testi apocrifi. Maria Maddalena qui continuò la sua opera di evangelizzazione fino alla sua morte in età avanzata.
Le reliquie della santa si trovano ora in Francia, a Saint-Maximin-la-Sainte-Baume, in Provenza, custodite nella Basilica eretta in suo onore.
Il simbolo della forza delle donne
Maria Maddalena era una donna colta e benestante che sostenne economicamente Gesù, non facendogli mancare nulla. Seguiva gli insegnamenti del maestro e ne coglieva la profondità fino ad un punto che rimaneva celato a molti discepoli, fatto che fece nascere diversi malcontenti tra i Dodici.
Infatti non era un segreto che tra Maria Maddalena e Pietro vi fosse qualche attrito nutrito dall’invidia di quest’ultimo che, come testimoniano le sue parole riportate nei vangeli, non considerava la donna alla pari dell’uomo. Maria Maddalena invece non adottò mai un comportamento sottomesso come imponeva la tradizione bensì determinato e volenteroso.
Era rivoluzionario per una donna nubile ricongiungersi ad un gruppo di uomini e vivere con loro, accamparsi in mezzo a loro, soltanto per avere il privilegio di ascoltare il suo maestro. Un tale comportamento inciterebbe le malelingue di oggi, figuriamo quelle di 2000 anni fa! È pertanto probabile che la libertà e la volontà che ella dimostrò all’epoca incentivò quella calunnia che la presentò al mondo come una meretrice. Invece, era una donna forte, profondamente devota, senza paure.
Mentre la Beata Vergine Maria divenne il simbolo dell’archetipo materno, Maria Maddalena divenne invece l’emblema del Femminino sacro, della donna risvegliata, rivelata alla sua essenza grazie alla sua fede, capace di guidare gli altri verso la luce dopo aver attraversato molte prove dolorose che l’avevano colpita fino all’anima.
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La sua posizione privilegiata come testimone e prima messaggera della resurrezione dimostrò quanto essa, una donna, figura all’epoca così poco considerata, fosse fondamentale nella comprensione e la trasmissione del messaggio spirituale e d’amore di Cristo. La sua umiltà e devozione la resero così patrona dei penitenti, celebrata il 22 luglio, giorno in cui secondo l’agiografia, sarebbe ascesa al cielo.
Il messaggio di Maria Maddalena
Se nei Vangeli del Nuovo Testamento gli episodi che presentano la santa sono assai sporadici, vi sono altri vangeli che le dedicano maggior spazio. Questi testi sono definiti apocrifi (“riservato a pochi”) e gnostici, ovvero testi religiosi relativi ad una forma di conoscenza spirituale, iniziatica.
Tra le opere che riportano maggiormente l’importanza di Maria Maddalena e del messaggio di cui era portatrice troviamo il Pistis Sophia o Libro del Salvatore, un vangelo gnostico scritto in copto e datato tra il II e III secolo, il Vangelo secondo Filippo del II secolo e infine il Vangelo di Maria Maddalena, un testo gnostico, apocrifo ritrovato di recente, scritto in lingua copta verso la metà del II d. C ma che deriverebbe da un testo greco più antico. Anche se i rotoli sono in parte danneggiati, restituiscono alla storia parte del messaggio spirituale iniziatico di Maria Maddalena, “l’Apostola degli Apostoli”.
Fonti e approfondimenti
• Maria Maddalena nell'arte
• Parrocchia S. Maria Maddalena - Crevenna – Erba
• Marie Madeleine, une femme et figure moderne
• Riberi Paolo, Il serpente e la croce. Duemila anni di gnosi: dai vangeli apocrifi ai catari, da Faust ai supereroi, Lindau Editore, 2021.
• Vannucci Viviana, Maria Maddalena: storia e iconografia nel Medioevo dal III al XIV secolo., Gangemi Editore, 2012.