Psicologia

Donne che amano il mare: un legame potente e misterioso

Di Elena Bernabè - 8 Agosto 2024

D’estate le mani del vento muovono invisibili fili nell’aria, che uniscono le onde, i capelli, i pensieri.
(Fabrizio Caramagna)

Donne e mare. Un’accoppiata misteriosa e antica.

Il mare è un elemento della natura che affascina ogni individuo. La sua ampiezza, il suo orizzonte definito e nello stesso tempo infinito, la sua potenza manifestata nelle onde, i suoi abitanti animali, il suo colore e l’inconfondibile odore lo rendono uno dei più grandi compagni di vita dell’uomo.

Da sempre, infatti, è presente in modo costruttivo o distruttivo nell’esistenza umana. Da sempre ha ispirato poeti, scrittori, artisti di ogni genere. Da sempre richiama a sé le persone ogni estate, come una calamita naturale che pretende di essere visitata, vista e ammirata per rivendicare la propria potenza e bellezza.

Le donne, in particolar modo, sono inspiegabilmente attratte dal mondo marino, sentono l’esigenza viscerale di doverlo andare a trovare almeno una volta all’anno e, una volta davanti ad esso, tutto in loro si calma e si rigenera. Possiamo considerarlo una vera e propria cura dell’anima.

Anche noi, come l’acqua che scorre, siamo viandanti in cerca di un mare.
(Juan Baladan Gadea)

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Le donne che amano il mare

C’è chi preferisce il mondo marino e chi quello montano, c’è chi preferisce un determinato mare e chi invece tende a trovare rilassamento solo tra i boschi di quella particolare montagna. I motivi alla base delle nostre preferenze possono essere tante e spesso neppure così tanto evidenti: ciò che conta, però, non è trovare una causa alle nostre preferenze ma scovarvi un simbolo da leggere, una storia da raccontare, un ricordo da far emergere.

Le donne, in generale, sono attratte più dal mare che dalla montagna. Questo fatto dipende molto probabilmente dall’antico legame che la donna ha intrecciato nel tempo con l’acqua e con la luna, elementi strettamente collegati con il mondo marino.

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Accade spesso che la donna si rechi al mare e intrecci con questo suo compagno di vita un discorso silenzioso ma potente, fatto di domande, di riflessioni, di intuizioni. Il mare dona la possibilità di riconnettersi con il proprio centro, di alleggerire i pesi, di fare spazio a ciò che conta davvero nelle nostre vite. Il mare è un saggio maestro dell’anima e la donna, predisposta per natura a scendere nelle profondità dei suoi abissi, viene attratta da esso e dai suoi silenziosi insegnamenti.

“Quando i miei pensieri sono ansiosi, inquieti e cattivi, vado in riva al mare, e il mare li annega e li manda via con i suoi grandi suoni larghi, li purifica con il suo rumore, e impone un ritmo su tutto ciò che in me è disorientato e confuso.”

(Rainer Maria Rilke)

Immergersi nel mare è come ritornare nel grembo materno, è un viaggio nelle proprie radici, un incontro con il nostro femminile più arcaico.

Più ci si avvicina al mare, più il nostro corpo si rilassa perché percepisce già l’odore di qualcosa di molto familiare, intravede la vegetazione conosciuta di un ambiente amico, respira un’aria diversa. Chi vive vicino al mare farà davvero fatica trascorrere una vita lontano da questo ambiente naturale e, solitamente, cercherà di ritornare ad esso il più possibile: è un legame talmente profondo da non poter essere dimenticato.

“Nelle città senza Mare… chissà a chi si rivolge la gente per ritrovare il proprio equilibrio… forse alla Luna…”

(Banana Yoshimoto)

Il mare come compagno di vita del femminile

donna nel mare
Credit foto © Pexels

Dopo aver riflettuto sul legame potente che sussiste tra donna e mare si comprende il motivo che sta alla base del nostro voler ritornarci ogni anno: percepiamo il bisogno, quasi viscerale, di dover andare almeno una volta all’anno a questo incontro marino per rinforzare questa unione energetica particolare, per percepirla ancora, per onorarla e celebrarla. E il saluto del distacco, di anno in anno, diviene sempre più difficile e faticoso.

Cerchiamo allora di rispondere alla chiamata del mare: quando percepiamo la voglia di andarci mettiamo da parte ogni scusa e rechiamoci a questo incontro d’amore, è il nostro maestro che ci chiama, sa bene che abbiamo bisogno di lui, che solo grazie ai suoi insegnamenti possiamo ritrovare la strada perduta, è ben consapevole che solo nelle sue acque possiamo ritrovare il riflesso della nostra femminilità più autentica.

Rechiamoci al mare con questa consapevolezza, ricerchiamo un contatto con esso il più naturale possibile, il più silenzioso e rispettoso possibile: solo così il nostro dialogo avrà davvero luogo.

“Esultanza è l’andare

di un’anima di terra verso il mare,

oltre le case, oltre i promontori –

dentro l’eternità profonda.”

(Emily Dickinson)

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