Psicologia

La vita frenetica ci allontana da noi stessi

Di Elena Bernabè - 30 Maggio 2024

Mai prima d’ora abbiamo avuto così poco tempo per fare così tanto.
(Franklin Delano Roosevelt)

Stiamo vivendo una vita che non ha niente a che fare con i ritmi naturali. Proprio per questo motivo il nostro corpo si ammala: ci obbliga a fermarci e a rivedere la nostra quotidianità.

Tendiamo a voler fare troppo per sentirci utili, a non dire mai di no per essere accettati dalle persone, a non fermarci mai poiché gli stop della vita ci costringono a guardarci dentro.

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Eppure, osservando la saggia natura, possiamo comprendere quanto distanti siamo da una vita naturale. Non serve andare in chissà quale meta lontana, dedicate del tempo a guardare il vostro gatto domestico: quante pause di riposo e di sonno profondo si permette di compiere durante la giornata? Sa bene quanto sia fondamentale la pausa per rigenerare il corpo e la mente. E non è certo la pausa di cinque minuti davanti alla macchinetta del caffè a donarci rilassamento ed energie nuove per affrontare in modo sano la giornata.

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Come vivere una vita più lenta?

Vivere una vita più lenta vuol dire dedicarsi all’essenziale, a ciò che conta davvero, eliminare distrazioni inutili che ci sottraggono preziosa energia vitale, imparare a comprendere quali sì e quali no ci possono nutrire e dirli senza sensi di colpa.

Vivere una vita più lenta vuol dire imparare ad accogliere il presente, vederlo, afferrarlo, onorarlo. Significa spegnere il rumore dei pensieri, dedicarsi ad attività che ci aiutino in questo spegnimento.

Vivere una vita più lenta vuol dire conoscersi davvero, entrare in contatto con la nostra essenza e rispettarla, essendo ben consapevoli di cosa può arricchirla e di cosa invece può spegnerla.

La vita frenetica, quindi, ci allontana da noi stessi, è una modalità di difesa che abbiamo messo in atto nel tempo per non dover guardarci dentro: non ne abbiamo il tempo perciò agiamo con il pilota automatico fino a quando la nostra sacra macchina, che è il nostro corpo, si ribella e decide di farci fermare.

Le promesse vuote, la mancanza di impegno, le affinità solo temporanee, il consumare in fretta.
Non ho più tempo né voglia per questo tipo di vuoto.
(Fabrizio Caramagna)

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Consigli per riuscire a rallentare

Per vivere una vita più lenta, più ricca e più consapevole è necessario innanzitutto fermarsi nell’immediato, non attendere che sia il corpo a costringerci a farlo.

Prendiamoci dei giorni in solitudine, andiamo a compiere un cammino spirituale, regaliamoci una breve vacanza, un momento a contatto con noi stessi e, possibilmente, con la natura. Per farlo mettiamo da parte sensi di colpa e le solite scuse: sono anche queste vie di fughe da noi stessi.

Questo primo passo aiuta a toglierci di dosso i pesi della quotidianità, a vivere il tempo in modo più sereno, a far nascere intuizioni e pensieri creativi. Non è questa la soluzione ad una vita più lenta ma è il primo sassolino per edificare la nostra pace interiore: in fondo non si può avere fretta per potersi conquistare una vita lenta!

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Se è invece il nostro corpo a darci questi segnali di stop, accogliamo il dolore che ci giunge come un maestro da seguire. Quando il dolore ci permette di avere nuovamente tempo e risorse per ritornare alla nostra vita di sempre non dimentichiamoci degli insegnamenti e degli avvertimenti che ci ha voluto portare! Chiediamoci sempre cosa ha voluto dirci quel sintomo, che simbolo ha portato con sé, quale messaggio di vita possiamo comprendere dall’esperienza vissuta!

L’eccessivo valore che diamo ai minuti, la fretta, che sta alla base del nostro vivere, è senza dubbio il peggior nemico del piacere.
(Hermann Hesse)

Una pausa dalla nostra routine è sempre un toccasana per la nostra consapevolezza: ci aiuta a vederci con occhi diversi, a cambiare prospettiva, a farci domande nuove.

Dopo essere riusciti a prendere questa pausa, ad essere più riposati e meno distratti dal mondo abbiamo l’opportunità di entrare maggiormente a contatto con noi stessi, siamo più liberi dalle solite convinzioni sulla vita e abbiamo dello spazio per accogliere nuove idee. Cerchiamo, quindi, di compiere attività creative che ci nutrono, sono vere e proprie porte per la nostra interiorità. Solo lì possiamo trovare la forza per vedere con chiarezza quali sono le nostre priorità di vita, cosa ci fa stare bene, cosa può farci crescere. A quel punto scegliere i nostri no e i nostri sì è facile e naturale, avviene senza ragionamenti mentali ma solo grazie al nostro sentire. Proprio come il nostro gatto che con naturalezza, quando si sente stanco, si accomoda su sul cuscino preferito e si abbandona al riposo.

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Occorre poi imparare a compiere una sola azione per volta: mentre ci stiamo dedicando ad un’attività silenziamo il telefono, facciamo quel lavoro solo se siamo certi di non venire disturbati altrimenti scegliamo un altro momento per farlo, mentre mangiamo concentriamoci solo su quello.

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Per poter vivere meglio c’è bisogno di meno oggetti, di meno impegni, di più contatto con la natura, di più riposo rigenerante: c’è bisogno di un collegamento costante e vero con il proprio sé!

Sono di fretta. Per che cosa?
Il sole e la luna non hanno fretta.
Fretta è credere che le persone possano andare oltre le gambe,
O che, saltando, possano atterrare oltre la loro ombra.
(Alberto Caeiro)





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