28 anni è l’età delle grandi trasformazioni. Portiamo ancora addosso il profumo fresco e frizzante della giovinezza, con qualche nota profonda di adolescenza. Ieri sentivamo di poter conquistare il mondo, avevamo la testa piena di progetti e il cuore che batteva per mille sogni. Oggi, sull’uscio dei trent’anni, una nube proietta la sua ombra sul nostro mondo a colori e iniziamo a dubitare: di noi, del futuro, del mondo.
La sicurezza quasi spavalda che ci aveva accompagnato fino a qui ci lascia la mano perché dobbiamo imparare a camminare da soli, anche se non ci sentiamo pronti. Arrivano i grandi cambiamenti, le responsabilità si fanno più presenti, le preoccupazioni pure, ma sorge in noi anche una forza nuova. Sentiamo di voler spiccare il volo anche se c’interroghiamo sulla direzione da prendere. Questi sono i 28 anni, l’età in cui tutto cambia.
Il significato del ciclo settennale
Secondo la biologia e la psicologia, ogni 7 anni attraversiamo un momento di rinnovamento che determina il nostro sviluppo fisiologico e mentale. Ogni ciclo settennale include caratteristiche e sfide specifiche.
Mentre i primi cicli di 7 anni si concentrano sullo sviluppo fisico (0-7 anni), affettivo (7-14), sessuale (14-21) e mentale (21-28), i 28 anni rappresentano uno spartiacque importante tra una visione del mondo concentrata sulla crescita e il raggiungimento dei propri obiettivi, del successo e di un status sociale, e la consapevolezza dei propri limiti, la comprensione che il mondo delle Idee è ben diverso dal mondo sensibile come affermava Platone.
I 28 anni segnano l’entrata nel quinto ciclo settennale che va dai 28 ai 35 anni e delinea il confine tra l’età della spensieratezza e l’età del consolidamento della propria situazione, soprattutto al livello lavorativo e affettivo. Passiamo dallo sviluppo personale, individuale, alla sfera collettiva, attraverso la comprensione della funzione sociale della nostra azione nel mondo.
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I 28 anni e lo spleen di transizione
Per molte persone, i 28 anni segnano un momento di crisi interiore, forse la prima crisi esistenziale dell’età adulta. Chi sono? Dove sto andando? Cosa sto facendo della mia vita? Appena trascorso il primo quarto di secolo, germogliano i primi dubbi e la consapevolezza del tempo che passa in mezzo a incertezze, ingiunzioni di successo, di realizzazione, e pressioni sociali.
Tra i 25 e i 35 anni molte persone sperimentano questo spleen: un turbamento che stringe la gola all’alba dei trent’anni, che fa dubitare di tutto. Ma anche se non sembra, questo periodo ci aiuta a crescere, ad abbandonare alcune delle illusioni che ci tenevamo strette dai tempi dell’adolescenza, assieme ad alcune certezze che forse non erano tali.
I 28 anni rappresentano il lutto degli idealismi nutriti nella gioventù ma questo non significa seppellire i propri sogni ed ideali, ma semplicemente diventare più consapevoli dei loro limiti, e dei nostri, mentre comprendiamo che realizzarli significa aiutarli a mettere radici in questa realtà, con tutte le rettifiche, l flessibilità e la maturità del caso.
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Questa è l’età in cui si fanno le scelte importanti per il futuro, si posano le fondamenta del proprio progetto di vita sia al livello economico, lavorativo, che affettivo. Si conquista, spesso con fatica, la prima vera indipendenza anche se questo significa vivere in un monolocale arredato con 4 mobili. Tra 10-15 anni, ripenseremo con nostalgia e tenerezza a questi anni, ma questo non lo sappiamo ancora, capiremo col senno di poi la potenza, il dono di questa crisi dei 28 anni, e la sua capacità di far sbocciare in noi nuove qualità, nuove abilità, una nuova consapevolezza.
Questo tempo di transizione è prezioso anche se attraversarlo non è semplice. Costruirsi non lo è mai. Tuttavia, La complessità del momento ci permette di fare una prima vera cernita nella nostra vita e lasciar andare ciò che potrebbe appesantire il nostro cammino, ostacolare la nostra crescita. È il tempo della maturità in cui “ci facciamo le ossa” e passiamo dalla sfera personale a quella sociale.
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Il ritorno di Saturno, il maestro severo
Se per la biologia e la psicologia i 28 anni segnano un età di passaggio, lo è anche per l’astrologia che vi riconosce l’influenza di transiti planetari importanti, primo tra tutti: Saturno.
Saturno è un pianeta lento che completa il giro dello zodiaco in circa 29 anni. Ciò significa che tra i 28 e i 30 anni vi è il famoso ritorno di Saturno, ovvero il pianeta torna in posizione radix, congiunto a se stesso, occupando la stessa posizione che nel momento della nostra nascita.
Saturno invita al bilancio, all’osservazione oggettiva di quanto fatto (o non fatto!) finora. Abbiamo seguito la nostra strada rimanendo fedeli a noi stessi oppure abbiamo smarrito il senso della nostra vita? Cosa abbiamo realizzato e cosa dobbiamo recuperare di noi? Questo grande maestro interiore ci spinge all’indipendenza, alla nostra affermazione e mentre ci porta ad allentare i legami con la nostra famiglia di nascita, ci invita a costruire il nostro proprio nucleo. L’abbandono delle sicurezze del passato sono il pegno da pagare per costruire un nuovo futuro e proiettarsi verso un nuovo orizzonte.
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Con Saturno tutto ciò che non è autentico è destinato prima o poi ad essere eliminato, per questo motivo la chiusura del primo ciclo può portare ad una grande crisi interiore. Se non abbiamo rispettato la nostra verità, Saturno ce la ricorderà. Questa crisi dei 28 anni, che ognuno di noi attraversa nella vita, può quindi essere profondamente trasformativa e catartica.
Un secondo aspetto astrologico che caratterizza la tappa dei 28 anni è il transito di Urano in trigono a se stesso rispetto alla sua posizione nel tema natale.
Pianeta lento che compie un giro zodiacale in 84 anni, Urano innesca l’irresistibile bisogno di libertà che abbiamo dentro di noi, tende ad abbattere le costrizioni che ormai ci sembrano insopportabili. Il Prometeo dello zodiaco ci dona il coraggio e la volontà di liberarci di ciò che stava diventando per noi un peso, accende il desiderio di rivoluzione e di cambiamento drastico. Tutto ciò attiva un cielo profondamente trasformativo.
A questa età, i sogni si scontrano con la realtà ma invece di arrendersi possono mettervi radici e fiorire. E se lo facessimo anche noi?
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Fonti e approfondimenti
• Simon & the Stars: il portale degli anta.
• Lidia Fassio, Simbologia di Urano, Ed. Spazio Interiore, 2022.
• Pierre Lassalle, Brigitte Maffray, La tua Vita Cambia ogni 7 Anni. Scopri i ritmi del tuo destino, Ed. Il Punto d'Incontro, 2012.