Le eclissi hanno affascinato l’umanità per millenni poiché rappresentano dei momenti di particolare importanza al livello collettivo. Per alcuni popoli erano il segno di punizioni divine, per altri, l’annuncio di un imminente pericolo.
L’oscurarsi di un astro luminoso è spesso stato percepito come di cattivo presagio, andando ad alimentare le paure più inconsce che albergavano nel cuore dell’uomo. Vedere la Luna scomparire dietro un’ombra minacciosa, o il Sole divorato dall’oscurità piombando la Terra nelle tenebre, poteva risvegliare nelle menti delle antiche culture una paura primordiale legata alla vita e alla morte.
Molte sono le leggende che narrano delle cause divine delle eclissi e sorprendentemente vi è un filo conduttore che le connette tutte: l’antico rituale col quale l’umanità intera rispondeva a questo evento. Ma prima di addentrarci negli antichi racconti, cerchiamo di capire assieme come si verificano le eclissi.
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Eclissi lunare e solare: cosa sono?
Senza entrare troppo nello specifico, cercheremo di spiegare brevemente e nella maniera più basilare e semplice possibile in cosa consistono le eclissi partendo dall’etimologia: la parola “eclissi” deriva dal latino eclīpsis, che a sua volta vede la sua origine nel greco ékleipsis: dal verbo ekléipein col significato di “lasciare”, “abbandonare”, “venire meno”, rimarcando la mancanza di luce durante l’eclissi.
Questi oscuramenti parziali o completi di corpi celesti sono degli eventi astronomici correlati ad un punto d’osservazione specifico, motivo per il quale alcune eclissi sono visibili dall’Italia ed altre no, e coinvolgono nel nostro caso tre corpi celesti: il Sole, la Luna, la Terra.
Le eclissi si verificano quando tra un luminare e la Terra s’interpone la proiezione di un’ombra o di un altro corpo celeste. Nel caso di eclissi solare, La luna s’interpone parzialmente o completamente tra il Sole e la Terra formando un allineamento di questo tipo: Sole-Luna-Terra.
Nel caso di eclissi lunare, la Luna, che riflette la luce del Sole, entra nel cono d’ombra della Terra prodotto dal Sole, avremo quindi un allineamento del tipo Luna-Terra-Sole. Si potrebbe obiettare che questo allineamento si ripete ogni mese durante il plenilunio e dunque dovrebbe presentarsi un eclissi su base mensile ma ciò non si verifica in virtù delle inclinazioni dei piani terresti e lunari che non sempre coincidono.
Le eclissi sono comunque degli avvenimenti ricorrenti, che si ripetono in virtù degli allineamenti periodici tra i diversi cicli astronomici che, in un determinato tempo, s’incontrano; per questo motivo è possibile prevedere le date delle eclissi in anticipo.
La prossima eclissi parziale lunare si terrà la notte tra il 17 e il 18 settembre 2024 ma non sarà visibile dall’Italia mentre l‘altra eclissi solare, anulare questa volta, cadrà il 2 ottobre 2024. Questo “anello di fuoco” sarà tuttavia visibile soltanto dal Sudamerica ma non dall’Italia.
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Leggende, folklore, rituali scaramantici
Le eclissi, per l’impatto straordinario che potevano avere sulle menti degli uomini del passato, furono rivestite di significati molto forti e non sempre positivi, anzi. I Persiani credevano che le eclissi solari fossero punizioni divine. Per i Vichinghi, le eclissi di Sole si verificavano quando il lupo nemico del dio del Sole riusciva a rincorrerlo e catturarlo. Per spaventare il lupo, la gente creava più rumore che poteva urlando e battendo oggetti metallici, suonando corni. In Cina, una leggenda simile narrava di un temibile drago che cercava di divorare il Sole. La popolazione rispondeva a tale minaccia suonando i tamburi per scacciare il nemico ed infondere potere al Sole per permettergli di tornare a brillare.
Nel Medioevo, le eclissi lunari erano messaggere di sciagure, di catastrofe naturali, causate dalle streghe grazie ad arcane formule magiche. Tale credenza vanta origini antiche che risalgono alla nostra eredità greco-romana che vedeva nelle donne di Tessaglia, maghe esperte di grande fama, la causa di tale prodigio. Si pensava che avessero il potere di “tirare giù” la Luna grazie ai loro sapienti sortilegi, da cui il nome di Kathàiresis o “discesa degli dei”, col quale erano chiamate a volte le eclissi nel mondo greco.
Dunque, che sia in Grecia, nell’antica Roma, in Cina o in Persia oppure ancora nelle popolazioni native americane o più a Sud ancora verso la culla di Maya ed Aztechi, la gente si univa per rispondere in coro alla scomparsa degli astri facendo il più gran baccano possibile. Ancora oggi, in alcuni paesi, tale rituale scaramantico è ancora in uso.
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Al livello simbolico, il verificarsi dell’oscuramento di un astro luminoso porta a volgere la nostra attenzione verso la nostra interiorità, ciò che si nasconde un po’ sotto la superficie. Le eclissi possono quindi essere dei momenti preziosi d’introspezione e di evoluzione interiore, invitandoci a riflettere, rivedere alcune tematiche importanti nella nostra vita.
Ci invitano a risvegliare dentro di noi le energie creative, a riconoscerci ed accogliere con sacralità, gentilezza e compassione anche quelle parti di noi, un po’ sommesse, più silenziose, che di solito non amano mostrarsi alla luce del Sole, oltre che a guardare con maggiore consapevolezza la qualità delle relazioni che abbiamo con gli altri.
Fonti:
• Luigi Zusi, Le eclissi di Luna nel mondo antico. L’Astronomia n. 100 (giugno 1990) pp. 22-27.