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“Ringraziare desidero”, l’emozionante poesia di Mariangela Gualtieri

Di Sandra Saporito - 11 Luglio 2023

Ci sono delle poesie come dei sogni ad occhi aperti, altre come dei viaggi in paesi e tempi lontani, ci sono le poesie “maestre” e quelle “amanti”: le prime insegnano, le seconde ispirano. E poi ci sono quelle che curano, che si posano sul cuore con la leggerezza di una piuma e ci strappano un sospiro, una lacrima, un sorriso. La poesia Bello mondo di Mariangela Gualtieri, meglio conosciuta come Ringraziare desidero è probabilmente una di queste poiché esprime con delicatezza l’immenso potere della gratitudine.

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Chi è Mariangela Gualtieri

Mariangela Gualtieri è nata a Cesena nel 1951 e si è laureata in architettura all’Università di Venezia. Poetessa, scrittrice e drammaturga, ha fondato nel 1983 il Tealtro Valdoca insieme a Cesare Ronconi, un teatro collettivo nel quale è presente e partecipe sin dall’inizio trasmettendo la sua visione e passione per l’arte non solo attraverso le pièce teatrali di sua creazione ma anche per il tramite della sua voce, che dà vita alla poesia. Scrittrice prolifica, ha pubblicato per Einaudi le poesie di Fuoco centrale e altre poesie per il teatro (2003), Senza polvere senza peso (2006), Bestia di gioia (2010), Le giovani parole (2015), Quando non morivo (2019).

Riconosciuta come “una delle voci poetiche più apprezzate della scena contemporanea”, conduce laboratori di scrittura oltre che di lettura poetica. La sua poesia Ringraziare desidero è stata recitata sul palco dell’Ariston da Jovanotti durante il Festival di San Remo del 2022.

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Una poesia per aprire gli occhi e il cuore

Il componimento di Gualtieri si situa tra due capolavori della poesia internazionale: I doni di Jorge Luis Borges e Miracoli di Whitman; scuote l’anima e riempie il cuore di ricordi spontanei, di presenze importanti, di considerazioni preziose e allo stesso tempo così tenue a volte da non riuscire a lasciare impronte nella nostra memoria. È per questa ragione che la lista dei doni trascritti ad ogni verso appare quasi senza filo conduttore se non quello della consapevolezza del momento.

Possiamo apprezzare il salto spontaneo da valori astratti, spirituali, alle cose più semplici della vita, come il pane: ci ricorda di abitare il momento e di notare con gentile attenzione gli elementi che compongono la nostra vita. Il quotidiano è fatto di doni quasi invisibili.

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Forse questa poesia serve proprio ad aiutarci a riaprire gli occhi su ciò che ci circonda, su ciò che conta per evitare di essere distratti dai rumori di fondo che invadono il nostro quotidiano e ci rendono difficile accorgerci del miracolo che si muove dentro di noi: la vita è preziosa e possiamo celebrare le sue bellezze ogni giorno, senza aspettare che un fatto tragico ci ricordi dell’essenza così sfuggevole dell’eternità racchiusa solamente nel momento presente.

Bello mondo o Ringraziare desidero

In quest’ora della sera
da questo punto del mondo

Ringraziare desidero il divino
per la diversità delle creature
che compongono questo singolare universo,
per la ragione,
che non cesserà di sognare
un qualche disegno del labirinto
e l’uccello leggero che vola oltre, più in alto, più su.

Ringraziare desidero per l’amore,
che ci fa vedere gli altri come li vede la divinità,
per il pane e il sale,

per il mistero della rosa
che prodiga colore e non lo vede.

una rosa offre la sua bellezza al mondo
Credit foto © Pexels

Ringraziare desidero
per l’arte dell’amicizia,
per l’ultima giornata di Socrate,
per le parole che in un crepuscolo furono dette
da una croce all’altra,
per i fiumi segreti e immemorabili
che convergono in noi,
per il mare, che è un deserto risplendente
e una cifra di cose che non sappiamo
per il prisma di cristallo e il peso di ottone,
per le strisce della tigre,
per l’odore medicinale degli eucaliptus,
e la speranza, la fiducia, la lavanda.

Ringraziare desidero
per il linguaggio, che può simulare la sapienza,
per l’oblio, che annulla o modifica il passato,
per la consuetudine,
che ci ripete e ci conferma come uno specchio,
per il mattino, che ci procura l’illusione di un inizio,
per la notte, le sue tenebre e la sua astronomia,
per il coraggio e la felicità degli altri,
per la patria, sentita nei gelsomini
per lo splendore del fuoco
che nessun umano può guardare senza uno stupore antico
e per il mare che è il più dolce fra tutti gli dei.

Ringraziare desidero perché
sono tornate le lucciole,
le nuvole disegnano,
le albe spargono brillanti nei prati,
e per noi
per quando siamo ardenti e leggeri
per quando siamo allegri e grati.

Io ringraziare desidero per la bellezza delle parole, natura astratta di dio
per la lettura e la scrittura, che ci fanno sfiorare noi stessi e gli altri
per la quiete della casa,
per i bambini che sono nostre divinità domestiche
per l’anima, perché consola il mio girovagare errante,
per il respiro che è un bene immenso,
per il fatto di avere una sorella.

Io ringraziare desidero
per tutti quelli che sono piccoli liberi e limpidi
per le facce del mondo che sono varie
per quando la notte si dorme abbracciati
per quando siamo attenti e innamorati,
fragili e confusi,
cercatori indecisi.

Ringrazio dunque
per i nostri maestri immensi
per tutti i baci d’amore,
e per l’amore che ci rende impavidi.
Per i nostri morti
che fanno della morte un luogo abitato,
e per i nostri vivi, che rendono la vita uno specchio fatato.
Per i figli,
col futuro negli occhi,
perché su questa terra esiste la musica,
per la mano destra e la mano sinistra, e il loro intimo accordo
per i gatti per i cani esseri fraterni carichi di mistero,
per il silenzio che è la lezione più grande
per il sole, nostro antenato.

La bellezza di un campo sotto i raggi del sole
Credit foto © Pexels

Ringraziare desidero
per Borges
per Whitman e Francesco d’Assisi
per Hopkins, per Herbert
che scrissero già questa poesia,
per il fatto che questa poesia è inesauribile
e si confonde con la somma delle creature
e non arriverà mai all’ultimo verso
e cambia secondo gli uomini.

Ringraziare desidero
per i minuti che precedono il sonno,
per il sonno e la morte,
quei due tesori occulti,
per gli intimi doni che non elenco,
per la gran potenza d’antico amor
per amor che muove il sole e l’altre stelle
e muove tutto, in noi….

(Di Mariangela Gualtieri, Le giovani parole, Einaudi, 2015)

Non solo opera, ma anche terapia d’arte

Ringraziare desidero” è una preghiera da recitare all’imbrunire, una benedizione da volgere al mondo, un’ode di gratitudine alla vita. Leggerla, riscoprendo ad ogni riga le cose semplici date per scontate (e che scontate non sono), ci aiuta a riconoscere la bellezza del mondo, la generosità del tempo che ci è dato.

La meraviglia di questa poesia scritta a più mani non si palesa soltanto nella profondità e nei significati che immagini ed emozioni suscitano, ma soprattutto si svela nell’invito che la poetessa ci porge nel continuarla assieme a lei, aggiungendo ai suoi versi i nostri, le nostre parole di gratitudine scritte con l’anima sulla punta delle dita.

Possiamo quindi continuare questa poesia e farla diventare nostra, un’opera collettiva. Basta fermarci un attimo e percepire, sentire, osservare ciò che ci accompagna da sempre e che ormai non vediamo più…
Per cosa proviamo gratitudine in questo attimo?

continuare la poesia 'ringraziare desidero'
Credit foto © Pexels

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Fonti:

• Mariangela Gualtieri, Le giovani parole, Einaudi, 2015
• Il Teatro Valdoca, biografia di Mariangela Gualtieri  

Sandra Saporito
Autrice e operatrice in Discipline Bio-Naturali
www.risorsedellanima.it





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