Wisława Szymborska è stata una poetessa e saggista polacca molto famosa. Abbiamo già scritto vari articoli sulle sue meravigliose poesie poiché il suo modo di scrivere molto delicato e profondo riesce a toccare l’interiorità di chi legge le sue opere e porta a smuovere pensieri, ricordi e idee nuove. La sua scrittura è cura per l’anima, è una ventata d’aria fresca, è un modo per perdersi nelle emozioni e per ritrovarsi, poi, rigenerati.
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“Tutte le poesie nascono dall’amore; perfino quelle che trasmettono il male nel fondo hanno una forma di amore verso il mondo“
Wisława Szymborska
La poesia di Wislawa Szymborska
La scrittrice polacca ha sempre dichiarato che la poesia è uno stile di vita e che non si può fingere mentre si compongono versi: solo se si è se stessi si può giungere a creare componimenti in grado di toccare il cuore dei lettori. Questa poesia che ora vi facciamo leggere è un esempio del suo pensiero: non vi sono consigli, indicazioni, suggerimenti di scelte da compiere o di strade da imboccare, vi è solo l’invito ad affidarsi alla vita e ai suoi misteri.
Ciò che caratterizza la sua scrittura è la semplicità, l’ironia, la schiettezza delle parole e la sua grande capacità di portare il lettore a sperimentare direttamente la tematica che lei porta nella poesia. In questo caso l’invito è di leggere il componimento più con il cuore che con la mente e di farsi trasportare dalle emozioni che suscita.
“Ogni caso”
Poteva accadere.
Doveva accadere.
È accaduto prima. Dopo.
Più vicino. Più lontano.
E’ accaduto non a te.
Ti sei salvato perché eri il primo.
Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
Perché da solo. Perché la gente.
Perché a sinistra. Perché a destra.
Perché la pioggia. Perché un’ombra.
Perché splendeva il sole.
Per fortuna là c’era un bosco.
Per fortuna non c’erano alberi.
Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno,
un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio.
In seguito a, poiché, eppure, malgrado.
Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba,
a un passo, a un pelo
da una coincidenza.
Dunque ci sei? Dritto dall’animo ancora socchiuso?
La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì? Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo.
Ascolta
come mi batte forte il tuo cuore.
Una poesia meravigliosa che ci fa vivere in prima persona gli infiniti disegni del caso e le sue manifestazioni, come se l’Universo si servisse di oggetti, condizioni e avvenimenti particolari per portarci proprio lì dove siamo destinati ad atterrare. E noi non abbiamo alcun potere dinnanzi a tutti questi perché, non troveremo mai le risposte, non siamo chiamati a ricercarne la cause, a trovare le colpe, a risalire alle origini: siamo in questa vita solo per vivere intensamente ciò che ci accade e per rimanere a sentire con grande attenzione, gratitudine e amore il nostro cuore che batte forte!