Quando una persona a noi cara lascia il corpo il vuoto che percepiamo è grande, forte, dirompente. Oltre alla sensazione di vuoto che proviamo per la sua assenza ci viene naturale pensare a tutta la vita che non potrà più vivere, a tutte le esperienze che non potrà più fare, alle persone che non potrà più abbracciare e questo pensiero ci rattrista, ci fa arrabbiare, ci addolora.
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Se il vuoto lasciato è un vissuto che riguarda solo noi e che siamo chiamati a vivere, la vita che non potrà più vivere quella persona è una tematica che riguarda solo lui stesso. Sant’Agostino, il famoso filosofo, vescovo e teologo romano ci viene in aiuto in quest’ultimo aspetto scrivendo una tra le poesie più toccanti mai scritte, immedesimandosi nella persona defunta e donando una visione della morte delicata, gioiosa, intrisa di bellezza.
Prendetevi del tempo calmo, silenzioso e libero da distrazioni per leggere questa bellissima preghiera, dedicatela ai vostri cari che ora vivono altrove, donatela a chi sta soffrendo per un lutto, rileggetela ogni mattina per vivere le giornate con maggiore consapevolezza.
Se mi ami non piangere!
Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo,
se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento
in questi orizzonti senza fine,
e in questa luce che tutto investe e penetra,
tu non piangeresti se mi ami.
Qui si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio,
dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevoli
al confronto. Mi è rimasto l’affetto per te:
una tenerezza che non ho mai conosciuto.
Sono felice di averti incontrato nel tempo,
anche se tutto era allora così fugace e limitato.
Ora l’amore che mi stringe profondamente a te,
è gioia pura e senza tramonto.
Mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi,
tu pensami così!
Nelle tue battaglie,
nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine,
pensa a questa meravigliosa casa,
dove non esiste la morte, dove ci disseteremo insieme,
nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell’amore e della felicità.
Non piangere più, se veramente mi ami!
Sant’Agostino
Sant’Agostino non chiede a chi rimane sulla Terra di soffocare il dolore ma di trasformarlo, ci invita a credere nella vita dopo la morte, ad immaginare un mondo parallelo plasmato di luce e di amore, di provare con gli occhi dell’anima a vederlo questo mondo invisibile.
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E’ l’anima stessa di chi ci ha lasciato a chiederci di non piangere, a mostrarci la serenità del luogo in cui è approdato, a sentirla la sua pace, la sua quiete, la sua serenità. Se davvero è amore quello che ci lega al nostro caro defunto e non possesso, appoggio o necessità, non possiamo far altro che gioire della sua trasformazione.
Coloro che amiamo, ma che abbiamo perduto, non sono più dove erano, ma sono sempre dovunque noi siamo.
Sant’Agostino
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