È uno dei luoghi comuni più amati dell’amore: che gli opposti si attraggono. Chi è tanto diverso da noi avrebbe il potere di farci perdere la testa, anche a costo di litigi e qualche conflitto di troppo… Quanto c’è di vero in questo mito degli opposti in amore? E, soprattutto, è un bene o un male?
Il mito dell’amore nato da un colpo di fulmine
In amore sembra valga tutto e il contrario di tutto… Secondo alcuni cliché i simili si comprendono al volo; secondo altri stereotipi l’affinità di coppia si fonderebbe invece sull’unione tra persone diverse, opposte fin anche…
Questi e altri luoghi comuni sono tutti un po’ “figli” del mito del colpo di fulmine secondo il quale le persone che si amano sarebbero destinate “a priori” a stare insieme e l’attrazione fra loro sarebbe stabilita da “leggi” misteriose che agirebbero al di fuori della consapevolezza individuale. Una sorta di incantesimo insomma quello che, in linea con i miti e le fiabe presenti in ogni cultura, porterebbe due persone a incontrarsi. Vero, ma solo in parte…
“Si sa, gli opposti si attraggono, si rincorrono. Come la vita e la morte. Il bene e il male. Può succedere, a un certo punto, che per un’inspiegabile fascinazione, gli estremi si congiungano, a volte per un attimo, a volte per sempre”.
(Patty Schneider)
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Gli opposti in amore: incompatibili o complementari?
Essere differenti, su posizioni anche opposte su alcune cose può rappresentare una risorsa o un limite nel rapporto amoroso a seconda di quanto queste divergenze siano utili a costruire una sintonia fra i due partner o invece la rendano falsa o impossibile.
In alcuni casi si tratta di relazioni rischiose dove inizialmente si percepisce un’intesa totale con l’altro, quasi un idillio dove tutto appare perfetto, ma poi d’improvviso subentra una dolorosa delusione e ci si ritrova con un partner profondamente diverso dalle proprie aspettative e quelli che sarebbero i propri desideri. Accade quando, senza accorgersene, ci si lascia ammaliare da caratteristiche di personalità molto diverse, che sembrano compensare le proprie, ma che ben presto possono dar luogo ad un rapporto insano fatto di dipendenza o insoddisfazione.
Alcune persone, ad esempio, potrebbero essere attratte da un partner apparentemente vincente e sicuro di sé, ma scoprire presto che è troppo incentrato su di sé per implicarsi affettivamente nella relazione. Altre potrebbero inseguire un partner dedito al lavoro, con una posizione stabile da cui sentirsi supportate, ma comprendere che non condivide, magari, gli stessi progetti o valori riguardo la vita familiare.
Ogni volta che ci accostiamo all’altro per delle caratteristiche che noi non abbiamo rischiamo di cercare in lui/lei una compensazione delle nostre insicurezze e di ritrovarci poi a vivere una pericolosa asimmetria nel rapporto di coppia.
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Le persone che si amano sono (anche) diverse
Ci sono anche differenze sane che sostanziano il rapporto amoroso anzi, devono esserci: che si tratti di una relazione omosessuale o eterosessuale poco importa, l’amore si nutre dello scambio fecondo e vitale delle diversità dei due membri della coppia, non solo delle reciproche affinità. Se i ruoli non sono rigidi, se ci si possono scambiare funzioni di sostegno, incoraggiamento e supporto, se la diversità del partner è uno stimolo a modificare qualcosa di sé e non un ostacolo, allora l’incontro psichico tra le menti sarà “fecondo” per definizione: dall’unione di due individualità separate e distinte nascerà qualcosa di qualitativamente diverso che è la coppia.
Come discriminare dunque se quello che ci attrae dell’altro/a è una differenza “sana” o problematica? Ecco alcune domande che potrebbe essere utile rivolgere a sé stessi.
- Le qualità di questa persona vi fanno sentire inferiori/intimoriti come se vi sentiste quasi su un gradino più “basso” rispetto a lui/lei?
- Oppure rappresentano uno stimolo per voi a comprendere un punto di vista diverso o a modificare qualcosa dei vostri atteggiamenti?
- Sentite di avere a vostra volta delle qualità, delle caratteristiche del vostro modo di essere che sono differenti da quelle dell’altro/a e per le quali vi sentite stimati e amati da lui/lei?
- I vostri litigi sono distruttivi (smettete per alcuni giorni di sentirvi o di parlarvi, siete vendicativi, vi dite cose di cui poi vi pentite, agite violenza nelle parole o contro gli oggetti) o rappresentano un’occasione, seppur faticosa, per giungere a dei compromessi vitali per l’intimità della vostra coppia?
“Gli opposti si attraggono, si cercano, si completano, si amano perché si donano reciprocamente quello che individualmente non hanno e rappresentano anche un’attrattiva di reciproca curiosità”.
(Beniamino Joppolo)
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Cristina Rubano