Febbraio inizia con ricorrenze simboliche potenti e dal significato molto profondo. Dopo la festa celtica di Imbolc e la Candelora, il 3 febbraio è il giorno dedicato a San Biagio.
Biagio di Sebaste, noto come San Biagio, è stato un martire cristiano di origine armena venerato sia in Oriente sia in Occidente. Venne imprigionato e torturato dai Romani a causa della sua fede che non abbandonò mai. E proprio per questo morì brutalmente.
Biagio vive a Sebaste, sua città natale, tra le montagne in una sorta di eremitaggio. Proprio immergendosi nella natura riesce ad entrare in contatto con gli animali selvatici del luogo e a instaurare con loro un forte legame. Li cura quando li vede feriti e vive insieme a loro la quotidianità. Questo aspetto della sua vita lo rende patrono degli animali.
Amare e curare gli animali selvatici senza volerli possedere o allevare o ammaestrare fa di San Biagio un vero esempio di amore per la natura: egli diviene così custode e protettore della libertà!
Si narra poi che scendendo dai suoi monti sia riuscito a salvare un bambino che aveva una lisca di pesce impigliata nella gola solo facendogli il segno della croce. Da questo miracolo deriva l’usanza di benedire le gole con due candele incrociate durante la messa celebrata proprio il 3 febbraio. San Biagio proprio per questo è considerato il protettore delle gole.
La gola è la sede del quinto chakra che corrisponde alla Parola e alla Verità. Liberare la parola dagli scarti (lisca di pesce) salva il bambino (inteso come la nostra vera essenza).
Tante sono le usanze legate a questo santo in moltissime città italiane: ricordiamo la tradizione del panettone di San Biagio a Milano (durante il 3 febbraio si mangia il panettone natalizio raffermo conservato appositamente per l’occasione) o la distribuzione del pane benedetto dopo la messa o ancora le varie ricette di torte preparate solo in questa giornata.
Tra tutte le città italiane il nome di San Biagio è particolarmente legato alla città di Milano che per onorarlo ha posizionato una sua statua proprio sopra la guglia del Duomo.
In questa giornata speciale si benediscono anche i semi per il nuovo raccolto e, anche se il freddo rimane ancora pungente, si respira aria di primavera in arrivo.
Insomma, tante sono le tradizioni, le usanze, le storie e le leggende che girano intorno alla figura di San Biagio. Un santo celebrato e amato in tutta Italia. Forse questa sua grande capacità di toccare le anime delle persone sta nella sua capacità di non voler imprigionare la vita (gli animali selvatici) e di essere il protettore della verità tramite la parola (togliendo la lisca dalla gola). Un vero e proprio esempio di amore vero…