E’ stata di recente pubblicata una ricerca sulla rivista ‘Annals of Allergy, Asthma and Immunology’ che mette in relazione le allergie alimentari con la presenza di pesticidi nelle acque dei rubinetti. Lo studio e’ stata promosso dall’allergologa Elina Jerschow dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology (Acaai).
La ricerca sostiene che alcuni prodotti di origine chimica utilizzati per purificare l’acqua del rubinetto di casa possono potenzialmente provocare delle allergie alimentari. In modo particolare alti livelli di diclorofenolo (sostanza chimica presente nei pesticidi o utilizzata per aggiungere cloro all’acqua) se rilevati nel corpo umano possono essere responsabili di allergie alimentari.
La promotrice dello studio ha così commentato i risultati ottenuti: “La nostra ricerca mostra che alti livelli di questa sostanza inclusa nei pesticidi possono indebolire le tolleranze alimentari in alcune persone, scatenando le allergie. Si tratta di un prodotto chimico comunemente contenuto nei pesticidi utilizzati dagli agricoltori, nell’acqua di rubinetto e negli insetticidi domestici”.
Se basta non utilizzare insetticidi domestici e preferire alimenti biologici il problema persiste per l’acqua del rubinetto. E’ un allarme da non sottovalutare soprattutto per quelle persone che hanno deciso di bere solo acqua del rubinetto e non quella in bottiglia.
E allora come regolarsi? Bere dal rubinetto è una buona abitudine oppure no?
Secondo Altroconsumo (luglio 2012) l’acqua dei nostri acquedotti è di buona qualità al pari di quella in bottiglia.
Abbiamo chiesto ad Altroconsumo spiegazioni: come far coincidere i risultati dello studio e la dichiarazione di Altroconsumo? Non appena avremo la risposta vi aggiorneremo sulla questione.