Mercoledì 7 marzo ci sarà un plenilunio speciale. Questa Luna chiamata Luna del seme, Luna della semina è anche la Luna del Rinnovamento ed ha molto da insegnarci.
I germogli e i fiori fanno timidamente capolino in numero sempre più crescente. La natura si risveglia con calma, senza fretta; le giornate, seppure ancora fresche, ci portano già i primi timidi baci del sole e ci preparano al prossimo plenilunio in Bilancia, che segnerà l’esplosione della primavera.
La natura è in subbuglio; gli alberi si coprono di nuove gemme, la terra freme di vita, gli uccelli si preparano alla stagione degli amori. L’energia del cambiamento è palpabile: dopo il riposo invernale e il primo risveglio della Candelora, ora tutta la natura è sveglia, si prepara al trionfo della primavera.
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La Luna del Seme ci insegna l’importanza del guscio che protegge la vita
Non è ancora il tempo dell’azione, è il momento dei preparativi. Ci prepariamo alla primavera: non è ancora il momento di uscire allo scoperto, di agire d’impeto, bensì di rafforzarci, di aumentare le nostre energia fisiche, emotive, mentali per affrontare nel miglior dei modi la fase successiva. Un’uscita prematura potrebbe esporre un fragile germoglio ad una gelata tardiva, che gli sarebbe fatale. Vale la stessa cosa per noi: anche se sentiamo l’energia fremere in noi, questa Luna ci invita a rimanere all’interno, protetti dal nostro guscio, come il seme che aspetta il momento propizio per uscire allo scoperto. Questa Luna del Seme ci invita ad aspettare ancora per un po’ per evitare di sprecare le nostre energie, perché siamo ancora vulnerabili, fragili. In questo momento è più saggio proteggerci.
Questo non è il momento dell’azione focosa, del nuovo inizio, è quello dell’esame finale. Chi dimostrerà saggezza e pazienza, e risparmierà le sue energia in questa fase di transizione, attraverserà questo periodo al meglio, chi invece non ascolterà l’insegnamento della Luna e non coglierà la lezione della natura rischierà di esporsi inutilmente ad un pericoloso colpo di coda dell’inverno, che potrebbe risultare molto dannoso. Guariamo le nostre ferite, volgiamo la nostra attenzione verso la nostra fragilità ed accogliamola con gentilezza imparando ad avere cura di noi stessi; in questo modo ci daremo la possibilità di vivere l’esplosione di energia della natura del dopo equinozio come una festa.
“La pazienza è ciò che nell’uomo più somiglia al procedimento che la natura usa nelle sue creazioni.”
(Honoré de Balzac)
Le lezioni delle antiche pratiche dei nostri avi per fluire con la natura
Questo periodo dell’anno è anche il tempo della quaresima, un periodo di 40 giorni in cui in passato si osservava un’alimentazione e uno stile di vita più sobri fino a Pasqua, festa religiosa fissata, secondo il calendario lunare, alla domenica successiva al primo plenilunio di primavera.
Durante la quaresima, i nostri avi seguivano per necessità un’alimentazione più leggera e depurativa dopo gli eccessi di Carnevale. La natura in questo periodo aveva allora poco da offrire essendo il tempo della semina e non del raccolto. La sobrietà e la misura erano quindi i punti cardini di questo periodo, caratteristiche che ritroviamo se ci guardiamo attentamente nel segno della Vergine, che accoglie la Luna in questi giorni tinge i suoi raggi e le sue influenze di una rigorosità utile alla sopravvivenza.
Questa pratica aveva il vantaggio di permettere all’organismo di depurarsi e potenziare le sue difese immunitarie per fronteggiare gli ultimi strascichi dell’inverno. Anche se per molti anni questo periodo era osservato principalmente per motivi religiosi, la quaresima rappresentava anche una pratica salutare che permetteva una maggiore connessione con i cicli naturali.
In questo periodo di preparazione, possiamo ispirarci alle buone pratiche dei nostri nonni, sostenendo il nostro organismo con un’alimentazione sana, ricca di frutta e verdura di stagione per potenziare i processi depurativi del nostro organismo ed incrementare le nostre difese naturali. È anche il periodo ideale per fare le pulizie di primavera che possono aiutarci a sanare in profondità il nostro ambiente e aiutarci anche ad un livello emotivo e mentale a lasciare andare i pesi che ci legano al passato.
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Il plenilunio è un momento che favorisce le pratiche di guarigione perciò possiamo sfruttare la sua influenza benefica per prenderci cura di noi in questo momento di transizione, per riscoprire il valore del tempo, per sviluppare quella preziosa virtù che è la pazienza.
“Quel satellite era sempre stato un prezioso alleato del genere umano. La sua luce era un regalo caduto dal cielo. Prima del fuoco, degli attrezzi, del linguaggio, la luna rischiarava il buio del mondo e calmava la paura degli uomini. Le sue fasi avevano insegnato agli umani il concetto di tempo.”
(Haruki Murakami)
Sandra “Eshewa” Saporito
Autrice e operatrice in discipline Bio-Naturali
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