La teoria dei 5 Elementi è universale
Nella fisica aristotelica, i primi costituenti della Terra erano i quattro Elementi: Aria, Terra, Fuoco, Acqua; e lo erano anche per molte culture antiche attraverso il mondo; a questi se ne aggiungeva un quinto: l’Etere o Quintessenza, elemento puro assimilabile allo Spirito, al divino, in grado di insufflare la vita, ovvero, “la forza vitale conservatrice del ricordo delle forme”, sostanza dell’Anima Mundi. Gli Elementi costituiscono ancora oggi la base del creato per molte correnti di pensiero legate alla natura e alle scienze misteriche e permeano la vita dell’essere umano che si appellerebbe ancora alla conoscenza di cui gli elementi sarebbero custodi per evolvere.
“La terra vera e propria, la terra pura si libra nel cielo limpido, dove son gli astri, in quella parte chiamata etere da coloro che sogliono discutere di queste questioni; ciò che confluisce continuamente nelle cavità terrestri non è che un suo sedimento. Noi che viviamo in queste fosse non ce ne accorgiamo e crediamo di essere alti sulla terra, come uno che stando in fondo al mare credesse di essere alla superficie e vedendo il sole e le altre stelle attraverso l’acqua, scambiasse il mare per il cielo.”
(Platone, Fedone, LVII)
Anche se leggermente diversi dagli elementi aristotelici, possiamo trovare la teoria dei 5 Elementi in Cina, nel Wu Xing, principio del taoismo usato anche nelle arti marziali come il Tai Chi, Kung Fu e Qi Gong, in cui lo scopo ultimo del praticante è quello di diventare uno con gli elementi della natura, con la “via interiore dell’Universo”, traendo dalla pratica la forza vitale, il Chi, per giungere alla salute, alla forza, alla vitalità e alla conoscenza suprema.
Il quinto Elemento: la pietra dei Filosofi, la quintessenza
Pure nell’alchimia, scienza antica che studiava in profondità gli Elementi per distillarne il lapis philosophorum, la pietra dei filosofi, possiamo ritrovare la teoria dei 5 Elementi. Lo scopo ultimo del lapis era quello di conferire l’elisir di lunga vita in grado di guarire da ogni malattia (la panacea universale, la “vera medicina”), e di conferire immortalità e onniscienza, di sublimare il corruttibile in perfezione suprema.
Il metodo per “trovare” il lapis era codificato nell’acronimo VITRIOLVM: Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem Veram Medicinam, “Visita l’interno Della terra, per rettificazione, troverai la pietra nascosta, la vera medicina”. La parola “Rectificando”, era sia cardine della formula alchemica, che portale verso una conoscenza ancora più misteriosa; in effetti, si riferiva ad un elemento importante della cabala lurianica, il Tikkun o Tiqqun (“rettificazione”, “riparazione”).
Il Tikkun è un’operazione che mira a liberare le scintille di santità esiliate nella creazione fisica e portarle all’evoluzione attraverso i 5 stadi evolutivi detti Olamot, i 5 Mondi. Alla base di questa operazione di liberazione della scintilla divina, o “quintessenza” com’era chiamata dagli alchimisti, sta l’unione armonica e la comprensione degli Elementi anche all’interno dell’uomo.
“Quest’arte è in parte naturale in parte divina o soprannaturale. Alla fine della sublimazione germina infatti, per mediazione dello spirito, una splendente anima candida, e assieme allo spirito stesso s’invola nel cielo. E questa è chiaramente e manifestante la pietra […]”,
(JUNG C. G., Psicologia e Alchimia, p. 359-360)
Come scoprire il potere degli Elementi dentro di te
La scienza misterica presente dietro alla teoria degli Elementi considera l’uomo come parte della natura, ecco perché gli Elementi sarebbero fuori, ma anche dentro di noi. Da queste prospettiva, il lavoro svolto dagli antichi alchimisti, dai saggi delle culture animiste e sciamaniche, dai dotti della sapienza d’Oriente, sarebbe simile, ovvero, consisterebbe nel riunire gli Elementi dentro di sé, armonizzarli per liberarne l’essenza suprema: il quinto Elemento, la Quintessenza, lo Spirito, L’Anima Mundi, il Lapis, l’elisir.
Ogni cultura ha dato a questa sapienza una forma particolare ma tutte richiedono che il lavoro svolto all’esterno sia il riflesso dell’opera svolta nella nostra interiorità. Come imparare a riconoscere gli Elementi dentro di noi? Quali passi è importante compiere per muovere i primi passi sul sentiero della conoscenza?
“L’Acqua ha detto :- Fluisci, non ristagnare. La vita è movimento costante, non si ferma.
Il Fuoco ha detto :- Trasformati, non rimanere immobile nel vuoto della calma apparente. La vita è un incendio, un crepitio costante.
L’Aria ha detto : – Liberati, sciogliti, staccati da tutto ciò che ti impedisce di essere e volare libero. La vita è un sospiro, un respiro, un momento.
La Terra ha detto:- Sollevati, eleva i tuoi rami e fiorisci. La vita contiene il mistero di ogni seme e l’antica saggezza di tutte le foreste.
Il Cuore ha detto :- Apriti, espanditi e ama. Ama tutto ciò che la tua infinita anima abbraccia. La vita, se non contiene e non è contenuta nell’amore, non è vita.”
(Ada Luz Márquez in Susurros de la Tierra)
La risposta non è per forza da decodificare in antichi libri dalle pagine ingiallite ma può essere sentito e percepito ogni giorno intorno a noi, ascoltando la voce della natura che ci circonda, percependo la natura che incarniamo. Cosa potremmo scoprire? La Vita, l’essenza che permea ogni essere vivente nel mondo, la scintilla di santità, la presenza divina, l’Anima Mundi dentro di noi.
Sandra “Eshewa” Saporito
Autrice e operatrice in discipline Bio-Naturali
www.risorsedellanima.it
Bibliografia:
“Alchimia e mistica. Segni e meraviglie”,di Alexander Roob, Ed. Taschen, 2014.