I progetti che non si realizzano ci lasciano con l’amaro in bocca però sono più preziosi di quello che sembra…
“Per avere la vita che ci attende, occorre essere disposti a rinunciare alla vita che avevamo progettato di avere.”
— E. M. Forster
Non ti è mai capitato di non riuscire a portare a termine un progetto, anche se ci mettevi dentro l’anima, di arrenderti all’evidenza per poi scoprire che, in fine dei conti, era stato pure un colpo di fortuna?
A me è capitato tante volte.
Di progetti che hanno assorbito tempo, impegno, sudore (e tante lacrime di disperazione/rabbia), ne ho avuto tanti e molti si sono conclusi con un fallimento, almeno così pensavo; salvo poi rendermi conto che dietro l’angolo si profilava un’opportunità migliore e che poi tutto “fluiva” come per magia.
Con uno sguardo più maturo sul passato, mi rendo conto che lottavo contro i mulini a vento; solo quando smettevo di sprecare la mia energia in ciò che era una corsa ad ostacoli infinita dove, sistematicamente, c’era qualcosa che non andava per il verso giusto, la mia vita riprendeva un corso più fluido, armonioso, privo di preoccupazioni inutili, insonnie ed ansie.
Senza scomodare l’Universo, il Karma e le leggi universali, mi sono chiesto perché a volte i progetti che non si realizzano sono seguiti da vere epifanie. Ho trovato finora due spiegazioni che vorrei condividere con te.
I progetti che non si realizzano non sono in sintonia con le tue vere aspirazioni
Ormai tutti sanno che dentro di noi c’è una forza misteriosa capace di metterci i bastoni tra le ruote proprio nei momenti meno opportuni, pochi sanno invece che quella stessa forza è in grado di portarci sulla strada giusto in men che si dica.
Di cosa sto parlando? Dell’inconscio.
Non è che il nostro inconscio è capriccioso, è solo estremamente schietto e non riesce a far finta di nulla: se ciò per cui stai lavorando, in qualche modo, va contro i tuoi valori più intimi, contro i tuoi sogni segreti, l’inconscio punterà i piedi e non ti lascerà andare avanti.
Anche se tu, da bravo capitano, continuerai a delineare la rotta da seguire attraverso le mille tempeste che troverai sulla tua strada, un vento curioso continuerà a soffiare nella direzione opposta e tu potrai dannarti l’anima ma la meta, non la raggiungerai.
Puoi mentire a te stesso ma non al tuo inconscio
“Il problema di molti progetti è che sono basati sul modo in cui stanno le cose ora. Per avere successo, i tuoi progetti personali debbono essere incentrati su cosa desideri, non su quello che hai.”
— Nido Qubein
Può capitare di avere l’impressione di avere davanti a sé l’occasione d’oro, quella che potrebbe dare una svolta alla propria vita, ma per una ragione o per un’altra, ogni volta qualcosa va per il verso sbagliato.
Anzi, sentiamo pure dentro di noi che qualcosa non quadra anche se, a conti fatti, quell’occasione dovrebbe essere perfetta.
Ma per il nostro inconscio non lo è: c’è una tensione interiore, un conflitto d’interessi che porta la nostra mente conscia in una direzione e il nostro inconscio in quella opposta, dove il nostro progetto non si realizzerà mai.
Cosa fare in questo caso? Fermati. Se non te ne va bene una, evita di sprecare ulteriore energia inutilmente perché quella è la via più sicura per l’esaurimento.
Ti suggerisco di fare una piccola pausa di riflessione per individuare il punto di disaccordo con il tuo inconscio:
– Ad obiettivo raggiunto, qualcosa potrebbe andare contro i tuoi valori profondi?
– Questo progetto è davvero ciò che vuoi? Davvero-davvero?
– C’è il rischio che tu abbia un qualche ritorno negativo dopo aver raggiunto il tuo obiettivo?
– Questo tuo progetto ti chiede di rinunciare a qualcosa che ti è caro?
I progetti che non si realizzano fungono da allenamento
A volte capita che i progetti che non si realizzano non si scontrino con il tuo inconscio ma che non vadano in porto lo stesso, perché? In questo caso, è probabile che ti manchino gli strumenti o le abilità necessarie, o forse non è il momento giusto.
Il progetto giusto al momento sbagliato
Il momento sbagliato potrebbe trovare la sua personificazione nei quadri di Vincent Van Gogh: sono stati usati come fondi d’armadio e anche per tappare i buchi nei pollai fino all’inizio del ‘900, quando le sue opere cominciarono a destare realmente l’interesse dei critici d’Arte, fino a diventare, oggi, tra le più costose al mondo raggiungendo cifre a 8 zeri.
Cosa fare in questo caso? Anche qui, ti suggerirei di prendere una piccola pausa per fare il punto della situazione.
– Hai tutte le carte in tavola per portare a termine il tuo progetto?
– Ci sono alcuni step da migliorare, da perfezionare?
– Hai energia/tempo/volontà a sufficienza per il viaggio che ti aspetta?
– Le tue idee sono troppo all’avant-guarde?
Che non sia il momento giusto o che tu debba sviluppare ancora alcune capacità, questi progetti che non si realizzano possono rappresentare per te, non un fallimento, ma uno scalino necessario verso il vero successo.
In poche parole, possono fungere da “gavetta”; ecco allora che quando giungi alla maturità necessaria, occasioni ben più alettanti sembrano piovere dal cielo; ma in verità, non è la fortuna che torna a tuo favore: stai solo raccogliendo i frutti, più che meritati, della fatica che hai fatto per giungere fin qui.
Sandra”Eshewa”Saporito
Autrice e shamanic storyteller
www.risorsedellanima.it