Ci sono dei libri-maestri, quelli un po’ ermetici e ottusi, libri intriganti e complicati che devi ammaestrare con pazienza per far schiudere i segreti che custodiscono con gelosia. E poi ci sono i libri semplici, quelli che ti prendono per mano per aiutarti a scoprire un nuovo mondo.
Quei libri sono delle piccole opere letterarie che non ti richiedono di essere un topo di biblioteca per capirli, ma che hanno il vantaggio di farti vivere quel genere d’insegnamento che va oltre le parole, richiedendoti solo una certa apertura al mondo e al viaggio interiore per essere compresi fino in fondo.
L’Alchimista di Paulo Coelho, è uno di questi libri: è un libro-guida che ti porta a fare un viaggio insolito che non dimenticherai mai.
Come capire il Linguaggio del Mondo
“Esistono tre tipi di alchimisti,” mi rispose il mio Maestro. “Quelli che sono vaghi perché non sanno di che cosa stanno parlando, quelli che sono vaghi perché sanno di che cosa stanno parlando, ma sono anche consapevoli che il linguaggio dell’alchimia è un tipo di linguaggio rivolto al cuore, e non alla ragione.”
“E qual è il terzo tipo?” gli domandai.
“Quelli che non hanno mai sentito parlare di Alchimia, ma che sono riusciti, nel corso della loro vita, a scoprire la Pietra Filosofale.”
Il libro comincia con un sogno: un tesoro incredibile è nascosto in un luogo lontano e ricco di storia. Con una tale ricchezza, Santiago, un giovane pastore dell’Andalusia, potrebbe chiedere la mano della figlia del ricco mercante di tessuti, ma come fare per raggiungere quel tesoro?
Ecco che, nel cercare di interpretare il suo sogno, il ragazzo fa la conoscenza di alcune persone che lo aiuteranno nel suo cammino: la zingara che lo aiuterà a capire dove si trova ciò che sta cercando in cambio di un decimo di ciò che avrà, e il re di Salem, che sa più cose su Santiago di Santiago stesso, e lo aiuterà a capire cosa fare in cambio di un decimo di ciò che già possiede.
“È bene, comunque, che tu impari come tutto nella vita abbia un prezzo.”
Il ragazzo imparerà molto velocemente infatti che quel prezzo da pagare non è sempre in denaro, ma bensì in tempo, in fatica, in coraggio, e soprattutto in tenacia perché il mondo là fuori aspetta con le fauci spalancate per inghiottire i sogni infranti delle persone che avranno abbandonato quel cammino che era il loro e che le faceva sentire vive.
E di momenti in cui avrà voglia di mollare tutto per tornare alle sue pecore, ne avrà molti, anche lui.
Per capire l’Alchimista, devi leggerlo ad occhi chiusi
Paulo Coelho dà subito la chiave di lettura del suo libro.
“I sogni sono il linguaggio di Dio. Quando egli parla il Linguaggio del Mondo, io posso interpretarlo. Ma se egli parla il Linguaggio della tua Anima, puoi comprenderlo soltanto tu.”
L’Alchimista è un libro simbolico, scritto nella lingua degli uccelli e che trasmette molto di più di ciò che si potrebbe leggere; ma per capirlo a fondo bisogna chiudere gli occhi ogni tanto e lasciare che le immagini, le metafore, ti tocchino l’anima, perché la semplicità delle parole nasconde una profondità che pochi libri possono vantare.
Ma non è facile come sembra: bisogna saper “vedere” al di là di ciò che scorge la mente, bisogna saper guardare col cuore e saper cogliere i segnali.
Come per quel sasso, che rotolò ai piedi dell’uomo che passò 5 anni a cercare nel letto del fiume ciò che aveva sognato per tutta una vita, e che custodiva al suo interno lo smeraldo più bello che lui avesse mai visto; ogni incontro, ogni attimo può riservarti quel genere di sorpresa che può travolgere la tua intera vita e avvicinarti alla tua Leggenda Personale.
Ne L’Alchimista, la magia non si nasconde nelle lettere ma tra le righe
È ciò che chiamo “seguire i sassolini”: accogliere quegli attimi “magici” e vedere dove ti portano; perché questo capita a tutti noi ogni giorno che passa, solo che spesso diventiamo talmente tristi e stanchi da non riconoscere quei piccoli miracoli. Non siamo più in grado di capire il Linguaggio del Mondo, chiudiamo le porte del nostro cuore e impediamo alla meraviglia di entrare.
Allora gli anni passano e finiamo come il mercante di cristalli della storia, che passava le sue giornate a borbottare dietro il suo banco, anche se il suo sogno era a portata di mano…
“Ho paura di realizzare il mio sogno e di non avere, poi, più alcun motivo per mantenermi vivo.”
Dove ti porta la tua Leggenda Personale
“È proprio la possibilità di realizzare un sogno che rende la vita interessante.”
È difficile scrivere di questo libro senza “spoilerare” perché è proprio il gran finale che dà senso a tutte le peripezie della storia. In realtà, dovresti leggere L’Alchimista almeno due volte per capirlo bene: la prima volta in cui sei come Santiago e non sai dove ti porta il vento, e la seconda in cui sei come il re di Salem, che sapeva tutto di Santiago e che intrecciò la sua vita con quella del giovane ragazzo.
Ma se sei di quelli che non mollano, potresti leggerlo una terza volta e scoprire il livello di lettura dell’Alchimista, il saggio che conosce il Linguaggio del Mondo: quello che non usa le parole per trasmettere la conoscenza.
« “Non so perché queste cose si debbano trasmettere da bocca a orecchio,” pensava [l’Alchimista, ndr]. Non era certo perché le cose erano segrete: Dio rivelava con prodigalità i suoi segreti a tutte le creature. A lui era nota solo una spiegazione per questo fatto: le cose dovevano essere trasmesse così perché erano costituite di Vita Pura, e difficilmente si riesce a cogliere questo tipo di vita con la pittura o le parole. Perché gli uomini vengono affascinati dalla pittura e dalle parole e finiscono per dimenticare il Linguaggio del Mondo. »
Quando sarai giunto a questo livello di lettura, capirai che L’Alchimista di Paulo Coelho non narra delle peripezie di un giovane pastore in cerca di un tesoro, ma parla di te, della tua vita, delle paure che hai affrontato finora e di tutte quelle occasioni mancate che ti sono scivolate tra le dita, parla delle tue piccole e grandi scoperte sul mondo, sul tempo che cambia le persone come cambia il mare in uno deserto lasciandogli solo alcune conchiglie per ricordarsi del suo passato. Ci troverai anche la mappa che ti porterà verso il tuo tesoro, la tua Leggenda Personale.
In quel momento troverai un piccolo sasso ai tuoi piedi e dovrai decidere cosa fare: se seguirlo oppure no. Se lo seguirai, chiuderai il libro e ti guarderai intorno. È in quel preciso istante che comincerai davvero a “leggere”.
“Le cose semplici sono le più straordinarie e soltanto i saggi riescono a vederle.”
NB: Tutte le citazioni ivi presenti sono estratte dal libro L’Alchimista (Coelho P., ed Bompiani, 2012)
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Sandra “Eshewa” Saporito
Autrice e shamanic storyteller
www.risorsedellanima.it