Il 6 aprile, poco dopo il tramonto verso le 21,00, apparirà nel cielo la luna piena della lepre, la luna della primavera. È chiamata anche Luna Rosa, Luna delle Erbe verdi, Luna dell’Uovo, Luna dei Semi. Gli alberi si coprono di fiori, la temperatura si fa più mite e l’aria si riempie di un’energia frizzante carica di promesse. Si tratta del plenilunio che annuncia anche l’arrivo delle feste di Pasqua, con le sue uova di cioccolato portate dalle campane e dalla lepre marzolina.
“O cara luna, al cui tranquillo raggio danzan le lepri nelle selve.”
— Giacomo Leopardi
Matto come la lepre marzolina
Quando si parla della lepre marzolina, si pensa subito al personaggio folle e bizzarro di Lewis Caroll in Alice nel paese delle meraviglie, ma in realtà, lo stesso L. Caroll si è ispirato ad un detto della tradizione popolare che diceva “Matto come una lepre marzolina”, in riferimento alle lepri femmine che scalciano i maschi indesiderati durante la stagione degli amori.
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La lepre, animale totemico legato alla Luna
La lepre era un animale collegato nei tempi antichi alla Luna, all’alba, alla fertilità e alla rinascita. Era sacra alla Grande Madre a tal punto che veniva chiamata “Nonna Lepre” – in Inghilterra e in Irlanda era vietato mangiare la sua carne –. La lepre era considerata una compagna ideale dopo la morte perché era una promessa di rinascita, motivo per il quale molte sue immagini sono state ritrovate in sepolcri rituali.
Il suo collegamento con la Luna le attribuiva poteri collegati ad essa come l’intuito, la creatività, la fertilità, l’abbondanza, la rinascita. Era collegata all’Est, direzione del sole nascente e del nuovo inizio e per questo portava con sé il potere della rigenerazione e della guarigione. Alleata dal potere prezioso, chi la accoglie è capace di superare tutti gli ostacoli che si trovano sul suo cammino, può contare su una notevole velocità di pensiero – che può tendere alla dispersione – e una certa propensione per la poesia e le arti in generale.
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Il segreto nascosto nelle uova di cioccolato: l’uovo cosmico
Nel Nord Europa e buona parte dell’Occidente, la lepre porta le uova di cioccolato ai bambini. Non si tratta di una tradizione antichissima visto che il cioccolato è entrato in Europa con la scoperta delle Americhe ma se il cioccolato rimanda al “cibo degli dei”, cosa rappresentano le uova, che loro invece sono ben radicate nella nostra storia?
L’uovo è un simbolo estremamente antico che rappresenta la nascita del mondo in quasi tutte le civiltà, possiamo trovarlo in Mesopotamia, Antico Egitto, India, Cina, Grecia – dove l’uovo primordiale diventerà parte integrante dell’orfismo –, in Africa e nelle tribù celtiche; l’unica eccezione che conferma la regola è la Polinesia dove il mondo nasceva da una noce di cocco.
Ognuna di queste civiltà tramandava lo stesso significato: l’uovo è come un seme, è uno scrigno che contiene la vita, la potenza della creazione e dell’infinito. L’uovo rappresenta letteralmente la vita in potenza dal quale si scaturisce il mondo.
Pensaci un attimo, da un seme può nascere un albero che crescerà, fruttificherà e ogni suo frutto conterrà innumerevoli semi dai quali nasceranno altrettanti alberi e poi frutti. Un ciclo si completa per iniziarne un’infinità che custodisce, dentro ognuno di questi nuovi frutti, tutta la vita in potenza di un altro universo di possibilità.
Con una semplicità disarmante, i nostri Antenati ci spiegavano come qualcosa di piccolo può custodire al suo interno l’infinito, la dimensione divina della vita stessa. Se poi questo uovo, questo “seme di vita in potenza” che contiene ogni aspetto del creato, è ricoperto col cibo degli dei ed è offerto ai bambini, che sono la più bella promessa del futuro che abbiamo, non si può non rimanere meravigliati – e profondamente grati – per questa tradizione che ci è stata tramandata con amore.
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Cosa puoi fare per vivere appieno la primavera
Questa Luna della Lepre ha come tema la leggerezza, la spensieratezza, il divertimento, tutto ciò che riguarda il piacere – libidine compresa, stiamo sempre parlando di lepri dopotutto –. Per vivere in modo profondo questa primavera puoi dare libero sfogo alla tua creatività, intesa nel senso più ampio del termine, e alla tua vena artistica ma c’è una regola da rispettare: usa TANTI colori, anche metaforicamente parlando. Fai esplodere un arcobaleno nella tua vita, disegnalo, danzalo, cantalo, basta che tu ti diverta e crei qualcosa con le tue mani, col tuo corpo, che sia un’esplosione di gioia che nutra il tuo essere.
“Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi.”
— Pablo Neruda
Questo è il tuo momento: dai vita alle tue idee, pensa, crea, gioca, sperimenta. Dai libero sfogo alla tua creatività, alla tua inventiva. Immagina. Questo è il momento di creare, di scoprire nuovi orizzonti, di uscire dal tram-tram quotidiano, di fare cose folli e divertenti, di andare all’avventura.
È il momento di godersi la vita, semplicemente. Siamo usciti da un lungo inverno, abbiamo tutti il diritto di soffiare un po’ e scegliere, per una volta, il piacere prima del dovere. Se non lo facciamo ora, quando?
Se il tuo corpo è la tua terra sacra, fai germogliare tutto il bello che ha sonnecchiato in te finora, fallo sbocciare. È ora.
“È primavera. La natura esplode al suo risveglio, la carezza dolce della brezza scompiglia i pensieri e s’insinua nell’anima, e appare sul viso un breve sorriso. Se guardi il tuo riflesso t’accorgerai che dagli occhi guizza un fremito di vita nuova, lasciati pervadere e sorridi alla Vita.”
— S. Shan
Sandra “Eshewa” Saporito
Autrice e shamanic storyteller
www.risorsedellanima.it