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Viaggiando Eticamente

Le 10 meraviglie di Siviglia da visitare almeno una volta nella vita!

Di Laura De Rosa - 3 Maggio 2018

Siviglia è una città spagnola che pullulla di meraviglie. Situata nella parte sud-occidentale della penisola iberica, è il capoluogo dell’Andalusia, quarta città della spagna per numero di abitanti. E’ considerata un centro artistico, culturale, sociale molto attivo e anche una meta turistica super-apprezzata. Fra monumenti, chiese, giardini e piazze c’è da perdere la testa. Scopriamo le 10 attrazioni assolutamente da non perdere.
 
Il Real Alcàzar
 
Si tratta del palazzo reale più antico d’Europa, simbolo dell’architettura mudéjar, espressione artistica che trovò terreno fertile in Spagna dopo la fine del dominio musulmano di al-Andalus. Il palazzo comprende numerosi edifici, patii e un magnifico giardino. L’Alcazar è una meta imperdibile perché è un silenzioso testimone della storia di Siviglia, e in effetti passeggiando al suo interno ci si sente trasportare in un’altra epoca. Come premesso, il Palazzo include diversi cortili, dal famoso cortile delle fanciulle, il più importante così chiamato per la presenza delle donne che vi soggiornavano, al cortile delle bambole, zona dedicata alla vita privata del re. Affascinante anche il Salon de Embajadores, il salone degli ambasciatori, dedicato a cerimonie ed eventi.
Cattedrale di Siviglia
Vicinissima al Real Alcàzar troviamo la Cattedrale in stile gotico, e la Giralda, il suo campanile divenuto Patrimonio dell’Umanità dal 1987. Si tratta della chiesa gotica più grande al mondo ed entrandoci si rimane stupefatti dall’altezza degli interni, dall’opulenza dell’altare e dalla vista panoramica di cui si può godere salendo in cima alla Giralda, sempre che siate disposti a fare una lunga scalinata per arrivarci. La Giralda è alta ben 104,06 metri e fu ispirata, a livello architettonico, al minareto della moschea Kutubia di Marrakech, Marocco. La cattedrale composta da 5 navate, forma una pianta a rettangolo e al suo interno la luce naturale è scarsa a causa della ridotta dimensione delle finestre. La navata centrale collega il coro e la Cappella Maggiore, dove si trova anche l’altare principale.
Il Barrio di Santa Cruz
Eccoci giunti all’ex quartiere ebraico di Siviglia, un luogo davvero caratteristico in cui smarrirsi fra vicoli tortuosi, patii, circondati da muri bianchi e da fiori vivaci. E’ il posto giusto in cui fermarsi per una pausa all’insegna del buon cibo visto che ad ogni angolo è facile imbattersi in osterie e ristoranti che sfornano prelibatezze tipiche: dalla paella alle numerose taperias a base di ingredienti locali. Sempre nel Barrio di Santa Cruz è possibile darsi alle spese pazze facendo shopping nei negozietti sparsi lungo i viali. Nel quartiere è possibile visitare diverse piazze, le più belle sono Plaza de Santa Cruz, Plaza de los Venerables, Plaza de los Refinadores.
Plaza de España
 
Ecco una delle piazze più belle di Siviglia dalla caratteristica forma semi-circolare, attraversata da un grazioso corso d’acqua e abbellita da una fontana centrale. Si tratta di uno spettacolare esempio di architettura neo-moresca, situata nel Parco di Marìa Luisa, e ad accesso libero. Essa rappresenta l’abbraccio della Spagna e delle sue colonie, simboleggia inoltre la strada da seguire verso l’America. Abbellita da mattoni a vista, marmo e ceramica, è un autentico gioiello.
Basilica della Macarena
Se venerate la Madonna, presso questa basilica c’è una delle statue più venerate della Spagna. Esattamente come la basilica che la ospita, è una statua maestosa e appariscente, molto amata dai locali. Situata nel quartiere della Macarena, questa basilica risale al 1949, all’interno cela un museo, una collezione di traje de luz donati come ex voto dai toreri, una piattaforma d’argento utilizzata per il trasporto della Madonna durante la Semana Santa.
Isla de la Cartuja
Spostiamoci ora verso ovest, dove si trova il quartiere della Cartuja, che significa letteralmente “Certosa”. Scelta per l’Expo del 1992, la Cartuja oggi si presenta come un quartiere affascinante e alcuni degli edifici dell’Expo anziché essere stati smantellati, sono rimasti ad abbellirla: è il caso del Padiglione del marocco, oggi fondazione culturale. Da non perdere una visita al Monastero della Cartuja, il cui stile è un mix di gotico, barocco, rinascimentale e mudejar, prima monastero certosino, poi fabbrica di porcellane e oggi sede del CAAC, un museo d’arte contemporanea d’eccezione.
Parco di Maria Luisa
Questo parco venne donato alla città di Siviglia nel 1893 dalla Principessa Maria Luisa Ferdinanda di Borbone: circondato da viali alberati, è formato da sentieri che si incrociano tra loro tramutandosi in rotonde abbellite da statue e fontane. Tra le rotonde più belle si ricordano quella di Gustavo Adolfo Bècquer, quella della Principessa Maria Luisa mentre le fontane più famose sono quella dei Leoni e delle Rane.
La Torre dell’Oro
Eccoci arrivati al simbolo di Siviglia, la Torre dell’Oro, così chiamata perché rivestita nell’antichità di piastrelle dorate. Situata sul lungofiume di Siviglia, è formata da 12 lati per controllare gli accessi della città. In origine la torre aveva uno scopo difensivo, oggi dopo essere stata restaurata, è diventata sede del Museo Navale di Siviglia dove sono custodite lettere, strumenti, documenti storici, incisioni, e dove si racconta la storia navale di questa città. La torre nel 1931 è stata dichiarata monumento storico-artistico.
Casa de Pilatos
La Casa de Pilatos è un edificio in stile rinascimentale italiano e Mudejar, abbellito da magnifici azulejos e giardini . Il palazzo venne costruito nel XV secolo per volere di Pedro Enriquez de Quiñones e di sua moglie Catalina de Rivera ma il nome odierno gli fu dato da Fadrique Enriquez de Ribera in seguito a un pellegrinaggio a Gerusalemme. L’ingresso al palazzo è in marmo rinascimentale, accedendo ci si imbatte in un patio andaluso, 24 busti di imperatori romani e di altri personaggi, due giardini, mentre gli interni sono formati da enormi saloni con soffitti riccamente decorati.
Metropol Parasol
Il Metropol Parasol, anche chiamato Las Setas de la Encarnación, i “funghi dell’incarnazione”, si trova a Plaza de la Encarnación, nel vecchio quartiere ebraico: progettato dall’architetto Jürgen Mayer, è largo 150X70 metri e alto circa 26 metri. E’ l’edificio in legno più grande al mondo. La struttura include 6 “funghi” giganti la cui forma è ispirata alle volte della cattedrale di siviglia e agli alberi di ficus della Plaza de Cristo de Burgos, non lontana. I quattro piani del Metropol comprendono l’Antiquarium, dedicato a reperti archeologici di epoca romana e moresca, il Mercato centrale dedicato al cibo, due terrazze panoramiche.
 

Laura De Rosa

mirabilinto.com

 





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