Chi l’avrebbe mai detto che le ceneri dei defunti potessero aiutare la natura? E’ proprio questo che fa Boschi Vivi, una giovane e davvero originale cooperativa nata dall’unione di 4 ragazzi innamorati dell’ambiente e delle aree boschive. Si tratta infatti di un servizio di interramento delle ceneri di persone e animali in luoghi speciali, un’alternativa green alla normale sepoltura in cimitero, la più diffusa.
Da un lato proteggono l’ambiente evitando di lasciare a se stesse aree rurali boschive con tutte le conseguenze del caso, dall’altro favoriscono la loro manutenzione offrendo una valida alternativa a chi, post-mortem, ha voglia di sentirsi utile in termini ambientali. Le comunità locali beneficiano di posti di lavoro in più, e i proprietari dei boschi, aderendo all’iniziativa, vedono diminuire i costi di gestione delle aree boschive. Insomma, a trarne beneficio sono un po’ tutti. Senza parlare dell’aspetto interculturale del progetto, rivolto a qualunque persona, indipendentemente dal credo o dall’ideologia.
Un’idea davvero innovativa e controcorrente perché se oggigiorno si fa un gran parlare di ecosostenibilità, non si può dire lo stesso della morte, diventata quasi un tabù. E invece questi coraggiosi ragazzi, uomini e donne, hanno deciso di unire le due cose, sostenendo la parte forestale attraverso i proventi dell’attività cimiteriale, trasformando il bosco in un luogo sacro frequentato con naturalezza da persone di ogni dove, di ogni religione, di ogni ideologia.
Come funziona la sepoltura nel bosco
Grazie a Boschi Vivi chi vuole farsi seppellire in un bosco, senza lapide (of course), può visitarlo, formalizzare l’accordo riservando un albero a scelta, familiarizzare con il bosco e tenersi aggiornato sulle attività svolte in loco. Durante la visita al bosco è previsto un momento di raccoglimento per scegliere l’albero giusto attraverso l’aiuto di una guida e ve ne sono di varia tipologia, dall’albero di comunità a quello personale fino all’albero partner.
Per ricordare il defunto, sull’albero prescelto viene affissa una targhetta metallica che presenta nome, cognome, date ed eventuali frasi commemorative e iconografie. Si può persino celebrare la cerimonia nel bosco dopo la cremazione, rispettando ovviamente delle regole e concordando la data con Boschi Vivi. A proposito di cremazione e ceneri, in Italia la loro dispersione è legale ma è necessario che l’interessato esprima per iscritto tale volontà.
Anche gli animali domestici sono benvenuti e vengono sepolti in un’area appositamente pensata per loro. In questo caso è possibile scegliere l’albero sia insieme all’animale ancora in vita che una volta deceduto, organizzando eventualmente una cerimonia in suo ricordo.
L’insostenibilità dei cimiteri e le alternative più curiose
Boschi Vivi rappresenta senz’altro una valida alternativa ai cimiteri tradizionali, considerati sempre più insostenibili, anche perché mancano gli spazi per ospitarli, considerato che in Italia, soprattutto, molte persone prediligono la sepoltura nei loculi o nelle tombe. E in effetti l’idea di questa cooperativa è decisamente proiettata nel futuro. A quanto pare nel terzo millennio i boschi che accoglieranno defunti saranno sempre più numerosi insieme ai cosiddetti campisanti verticali, sviluppati in altezza per risparmiare spazio. Ne è un esempio il Memorial Necròpole Ecumênica, il cimitero più alto del mondo, che può ospitare decine di migliaia di defunti. Situato in Brasile, nella città di Santos, è stato costruito nel 1983 ma da qualche anno si sta ulteriormente espandendo. Alto 108 metri, con 25.000 loculi, per non parlare di cripte, cappelle, giardino e quant’altro, il Memorial Necròpole Ecumênica è un “cimitero” 5 stelle visto che affittare un loculo qui ha un costo decisamente elevato, sebbene i prezzi cambino a seconda dell’altezza della tomba. Migliore è il panorama, maggiore il prezzo. I defunti, dopo 3 anni, possono continuare a riposare nello stesso spazio o essere trasferiti altrove, a seconda dei desideri dei propri cari. Oggi questo cimitero è diventato anche un’attrazione turistica tanto da attirare viaggiatori di tutto il mondo.
Ma non mancano altre idee originali per il futuro cimiteriale, per esempio i cimiteri galleggianti chiamati Floating Eternity. Una specie di nave da crociera per defunti ideata dall’H.K. Ship Art Club di Hong Kong, che sta cercando finanziamenti per realizzarla. Il cimitero galleggiante prevede, nel progetto, hotel, palestre, cinema, ristoranti per i parenti dei defunti. L’idea, per quanto bizzarra, è nata da un’esigenza reale: a Hong Kong ci sono infatti poche nicchie cimiteriali ed entro il 2023 si prevede che questa carenza aumenti vertiginosamente. La nave da crociera cimiteriale, se dovesse venire al mondo, avrà una stazza lorda di 60.000 tonnellate, ospiterà fino a 1.000 visitatori, e sarà disponibile per lo svolgimento di rituali religiosi di varie tipologie, ma non sarà possibile utilizzare incensi e materiali potenzialmente pericolosi. Le urne previste in nave saranno 48.000 e le tariffe partiranno dai 6.500 euro, prezzo che includerà l’intrattenimento per i visitatori. Il cimiterò, pur essendo ancorato nel porto di Kowloon Bay, potrà salpare in caso di necesità.
E voi come volete essere sepolti? A bordo di una crociera di lusso, in cima a un grattacielo con vista panoramica, o in un bosco sacro?
Per maggiori informazioni www.boschivivi.it
Laura De Rosa