E’ difficile pensare ad una relazione di coppia e allo stesso tempo associarla alla libertà, eppure non è così complicato da realizzare; siamo tutti propensi a pensare che quando si inizia un legame con qualcuno la nostra libertà ne uscirà sconfitta, e spesso proprio per questo motivo molti fanno fatica a legarsi, ad intraprendere la strada per una vita a due.
E’ anche vero che nonostante il nostro desiderio di libertà ci sia anche un grande desiderio di unione, di complicità e affiatamento, e bisogna trovare il giusto compromesso per riuscire a far convivere le due cose: unione e libertà.
Siamo portati a vedere la relazione come un ostacolo a quello che siamo, abbiamo una costante sfiducia nell’altro e nel suo modo di vedere la relazione che ci blocchiamo, cerchiamo rassicurazioni e approvazione, e questo sostanzialmente ci pone in una situazione di svantaggio ma mette l’altro nella posizione di dominio e qui è un po’ il cane che si morde la coda, le nostre paure rendono gli altri più forti nei nostri confronti e quindi in grado di negarci la nostra libertà, cosa che riporta alla nostra paura iniziale….
Mi piacevano quei due. Per loro essere una coppia significava stare nel letto fino a tardi e avere uno stesso cuscino e uno stesso sogno e uno stesso tepore. Ma era anche svegliarsi il mattino e sapere che ognuno poteva andare da solo nel giorno, come due barche a vela che, pur vibrando della stessa aria, procedono parallele e si si godono la loro linea di luce. (Fabrizio Caramagna)
La paura di perdere la libertà quando si affronta una vita di coppia può nascere già a livello famigliare, in alcune famiglie vi è una persona che prende le decisioni importanti, che organizza le vacanze, che si occupa delle finanze e questo diventa uno stereotipo che ci fa pensare: “ma io vorrei veramente che qualcun altro decidesse per me??“; nel contempo questo abbassa la nostra autostima e innalza la paura di non poter affrontare queste decisioni da soli.
La base di ogni paura è l’insicurezza, un seme che viene installato pian piano nella nostra vita fin da piccoli per svariati motivi, legami famigliari difficili, nessuna possibilità di sbagliare o di provare a fare da soli, mancanza di affetti… insomma queste cose crescono con noi e diventano sempre più radicate, c’è chi innalza una corazza nella quale si sente protetto ma rischia di diventare un solitario e c’è chi invece decide di arrendersi all’inevitabile accettando situazioni dove realmente la libertà delle proprie scelte viene minata.
La regola è MAI pensare che la propria idea di normalità sia corretta perché ognuno vive differenti emozioni, differenti situazioni e quindi ognuno vede la normalità attraverso il proprio filtro, e la normalità, datemi retta, non è annullarsi per compiacere qualcuno, lasciare tutte le decisioni ad altri o cercare sempre approvazione. La normalità varia per ognuno di noi ma alcune cose devono essere un punto fisso.
Quando si accetta questo è possibile lasciarsi andare ad una relazione, cerchiamo di renderci conto che non abbiamo bisogno di nessuno per fare qualcosa o decidere qualcosa ma abbiamo bisogno di qualcuno per farlo insieme. Una relazione comincia dal basso, ci si conosce, si ricercano i punti forti di ognuno e ci si apre all’altro, solo in questo modo una relazione può arricchirsi nel tempo e diventare qualcosa di solido.
Accettare l’altro è fondamentale, accettarlo con tutti i pregi e difetti, non cercando di cambiarlo e pretendere lo stesso, farsi conoscere in ogni aspetto, positivo e negativo, è la base per delle fondamenta solide che producano un rapporto duraturo e proficuo. In tutto questo ci vuole anche fiducia e rispetto e, tornando al discorso di base, con questi presupposti è facile che ognuno riesca a ritrovare la propria libertà. Imparare da chi ci è vicino è l’occasione per evolverci, ognuno di noi porta con se un bagaglio di esperienze differenti che normalmente fanno nascere dei disaccordi ma questi sono un punto di partenza per creare una sorta di complicità reciproca, in fondo se si vuole creare un colore nuovo ne servono due differenti.
Comunicare è importante, è la base di ogni relazione, che sia di coppia, di lavoro, di famiglia o di amicizia e bisogna farlo sempre col massimo rispetto, cercando di comprendere e cercando di farsi capire, una relazione senza rispetto non è una relazione.
La paura di perdere la propria libertà è legata anche alla paura di perdere il partner, questo spesso ci spinge a sottometterci alle sue decisioni o a sottometterlo alle nostre, e questo mina la libertà di entrambi. Evitare di diventare controllori per evitare di essere controllati è una buona strategia per evitare l’allontanamento.
In fin dei conti sappiamo un po’ tutti che la paura di perdere la libertà è insita nella natura dell’uomo quindi quando decidiamo di intraprendere un viaggio di coppia dobbiamo farlo nella maniera più aperta possibile, con rispetto e fiducia, solo così la storia si evolverà e crescerà diventando qualcosa di solido e stabile dove nessuno prevarica e dove la libertà non viene vista come una sorta di meta irraggiungibile ma come la normalità.
Articolo scritto da Valeria Bonora – valeria2174.wix.com