Nel parco del Valentino ieri si è svolta una passeggiata con ottanta levrieri con i loro padroni per far conoscere questa razza di cane alla gente. Questi cani sono arrivati dalla Liguria e da ogni parte del Piemonte e l’iniziativa è stata organizzata dalle associazioni italiane, Sos Levrieri, Egn, Gaci e Progetto Animalista per la Vita, che salvano i levrieri dalla soppressione in Irlanda e Spagna e permettono alle famiglie di adottarli.
«Lo scopo della passeggiata – dicono Layla Charriere e Arianna Sopegno, le organizzatrici -, è quello di far conoscere a tutti la storia dei levrieri: in Irlanda ogni anno migliaia di greyhound vengono uccisi perché non idonei alle corse. In Spagna migliaia di galgo vengono soppressi perché non sono più adatti alla caccia».
I greyhound sono i levrieri da corsa, fanno le gare nei cinodromi. Vengono allenati fin da piccoli ma qualcuno viene soppresso appena nato, mentre altri vengono soppressi durante l’allenamento o per infortunio, i più fortunati sopravvivono fino alla fine della carriera.
I galgo sono invece levrieri da caccia, sono utilizzati in Spagna per catturare le lepri senza l’uso del fucile. Anche loro, appena non servono più, vengono soppressi. In Italia le associazioni che lavorano esclusivamente per cambiare il destino dei levrieri sono nate dopo la chiusura del cinodromo di Roma, e ieri per la prima volta Egn, Gaci, Sos Levrieri e Progetto Animalista per la Vita, hanno sfilato tutte e quattro unite.
Ed ecco alcune testimonianze di chi un levriero lo ha adottato Anna e Rosanna arrivano da Spotorno: «Non potevamo mancare. Sibilla viene dalla Spagna, l’abbiamo adottata quattro anni fa, ma la paura delle persone non le è mai passata». Anna non conosce la storia della sua Bonny, ma la cicatrice che il cane porta ancora addosso lascia immaginare un passato di maltrattamenti. «Appena è arrivata a casa mia – racconta Anna -, non riusciva a fare le scale. Non le aveva mai viste. Ma si è affezionata a me davvero velocemente». Cristina Barbareschi ha passeggiato al Valentino con i suoi due inseparabili Harry e Maggie: «Avere un levriero è come una malattia, ti innamori di questi dolcissimi musilunghi e non puoi più farne a meno».
Dina Migarone, dell’associazione Egn, ha 5 levrieri a casa, ma lei e il marito essendo in pensione hanno tutto il giorno da dedicare a loro: «I levrieri sono miti, discreti, non puzzano, perdono poco pelo, adorano i bambini e vivono benissimo in appartamento – racconta Dina -, non hanno bisogno per forza di una casa con il giardino per correre, è sufficiente una camminata al giorno».
I levrieri sono una razza di cane pigra e silenziosa, difatti durante la passeggiata, nonostante ci fossero ottanta cani, i pochi guaiti che si sentivano non provenivano dai levrieri, ma da qualche cagnolone che si era unito alla sfilata!
«L’unico accorgimento per chi li vuole adottare è quello di non lasciarli liberi senza guinzaglio, perché l’istinto da corridori e cacciatori ce l’hanno ancora – spiega Carlo Cesarato, di Sos Levrieri -, e non bisogna farli dormire per terra senza coperte o cuscini: si fanno male».
[fonte LaZampa.it]
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