“Avevano il corpo ricoperto di piaghe e un catetere conficcato nell’addome: alcuni, stremati dal dolore, sbattevano il cranio contro le gabbie fino a procurarsi orribili ferite; altri si erano spaccati i denti mordendo il ferro. Dalle sbarre vidi spuntare una zampa gigantesca e, inconsapevole dei rischi che correvo, volli toccarla. Allungai la mano, l’orso me la strinse dolcemente. Allora gli promisi che sarei tornata e che l’avrei salvato”.
Jill Robinson, Fondatrice e CEO, Animals Asia Foundation.
E così che nacque la fondazione di Animal Asia, con una stretta di mano tra Jill e un orso.
Gli orsi della luna sono tenuti in disperate condizioni nelle fattorie in Cina, impossibilitati a muoversi all’interno di minuscole gabbie, con i cateteri, sporchi ed infettati che escono dall’addome degli orsi, attraverso i quali la bile viene estratta per essere adoperata per gli scopi della Medicina Tradizionale. Ma il Moon Bear Rescue Center di Animals Asia in Vietnam è nato proprio per il recupero e alla riabilitazione degli orsi della luna sottratti alla crudele industria della bile.
Ma Venerdì 5 ottobre, il Ministero per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale (MARD) ha informato Animals Asia che il Ministero per la Difesa ha emanato un’ordinanza di sfratto ai danni della riserva naturale e dei suoi 104 orsi liberati.
L’ordinanza segue l’intensa attività di lobby esercitata da Do Dinh Tien sul Ministero della Difesa, al fine di dichiarare l’area della riserva naturale gestita da Animals Asia “zona di significativa importanza per la difesa nazionale”.
Il direttore del parco, a partire dall’aprile 2011, ha sollecitato più volte Animals Asia a cedere spontaneamente 6 ettari di terra. Secondo numerose indiscrezioni, l’uomo sarebbe intenzionato a dare il terreno alla Truong Giang Tam Dao Joint Stock Company, azienda nella quale la figlia di Mr Tien ha investito parecchi capitali.
La compagnia ha già inoltrato al Governo la richiesta per ottenere la concessione della licenza per l’apertura e lo sviluppo di un “parco eco-turistico” con annesse strutture alberghiere.
In questo modo il Ministero per la Difesa, va contro agli accordi siglati nel 2005 con l’allora Primo Ministro. Le preoccupazioni sono tutte per i 104 orsi che Animals Asia ha salvato dalle “fattorie della bile” e che avevano trovato un rifugio sicuro nel santuario.
Così Animals Asia ha lanciato un appello all’attuale Primo Ministro, a cui chiede di opporsi all’ordinanza di sfratto emessa dal Ministero per la Difesa. Per aderire è possibile visitare la pagina web di Animal Asia dove potrete inviare una mail al primo ministro Mr Nguyen Tan Dung (è già scritta basta fare un copia incolla del testo), potrete firmare la petizione e condividerla si twitter, facebook o via mail a tutti i vostri amici.
L’organizzazione chiede anche a tutti i suoi simpatizzanti e sostenitori di contribuire alla diffusione della campagna condividendola su blog, siti d’informazione e social network.
Di seguito la lettera che Animal Asia ha inviato per chiedere aiuto.
Caro amico, Abbiamo appena ricevuto una notizia terribile. Dopo lunghi anni di duro lavoro per costruire la nostra riserva naturale in Vietnam e regalare una casa sicura agli orsi liberati dalle fattorie della bile, ci è stato ordinato di chiudere i battenti.
Lo scorso 5 ottobre, il Ministero per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale (MARD) ha informato Animals Asia che il Ministero per la Difesa ha emanato un ordine di sfratto che intima l’interruzione immediata delle operazioni e il trasferimento dei 104 orsi che vivono nel centro.
L’ordinanza è priva di ogni giustificazione e, secondo indiscrezioni, fa seguito alle forti pressioni esercitate da Do Dinh Tien, direttore del Parco Nazionale di Tam Dao, interessato a cedere l’area alla Truong Giang Tam Dao Joint Stock Company, azienda della quale la figlia è azionista e che ha già depositato formale richiesta per la costruzione di un “parco eco-turistico” e annesse strutture alberghiere.
La chiusura della riserva significherebbe il trasferimento di 104 orsi liberati dalle fattorie della bile, la perdita di impiego per 77 lavoratori vietnamiti e un danno economico di oltre 2 milioni di dollari per Animals Asia.
Gli orsi vengono riabilitati dopo anni di abusi, costretti a vivere in minuscole gabbie e torturati per la loro bile. Questi esemplari saranno costretti a ritornare nelle gabbie per poter essere trasferiti, con drammatiche conseguenze per il loro equilibrio mentale e benessere fisico.
Saranno necessari almeno due anni per la costruzione di una nuova struttura dotata di recinti esterni. Cosa stiamo facendo Stiamo lottando con tutte le nostre forze contro la chiusura del centro, appellandoci alle autorità vietnamite, richiedendo il sostegno della comunità internazionale, dei mezzi di informazione e di altre organizzazioni non governative.
Ma più di ogni altra cosa, abbiamo bisogno del tuo aiuto. Come puoi aiutare Scrivi al Primo Ministro del Vietnam e chiedigli di consentire al santuario di Animals Asia, che lui stesso ha autorizzato e appoggiato, di operare e ampliarsi secondo quanto stabilito originariamente dall’accordo con il governo.
1. Scrivi una mail al Primo Ministro Nguyen Tan Dung In alternativa, scrivi una lettera o invia un fax all’attenzione del Primo Ministro
2. Firma la petizione online
3. Passaparola Invia una mail ai tuoi amici
Jill Robinson, Dott. Med. Vet. h.c.
Fondatrice & CEO
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