E’ diretto da Daniel Martinez Lara e Rafa Cano Méndez lo splendido cortometraggio che ha vinto ben 120 premi tra cui il premio Goya come Miglior corto animato del 2016, intitolato “Alike” che mostra la vita quotidiana di un padre, Copi, ed un figlio, Paste, che rispettivamente vanno a lavorare e a scuola ogni giorno come tutti. [Si noti il nome del padre e del figlio che messi insieme fanno Copi and Paste cioè copia e incolla!!].
La cosa interessante del video è che mostra il padre, “uniformato” agli altri colleghi dell’ufficio, travolto dalla monotonia e dalla routine quotidiana, nel rapporto col figlio che viene spinto a scuola a diventare e a fare le cose che fanno tutti gli altri, in una scuola che insegna a diventare dei burattini stereotipati, tutti uguali, tutti dediti al lavoro… fino a quando un giorno, sul tragitto che porta da casa a scuola non incontrano un artista di strada che cambierà la prospettiva del ragazzino.
A scuola prova a disegnare le sue emozioni a staccarsi dal “gruppo” a pensare fuori dagli schemi ma invece di venire lodato viene sgridato e non compreso, in un primo momento non capisce il motivo, ma con il tempo impara che non bisogna uscire dagli schemi… Un tratto che rappresenta perfettamente la nostra scuola che ci vuole tutti bravi, ordinati e “perfettini” senza incoraggiare arti e doti differenti.
Dall’altra parte abbiamo il padre che durante il lavoro in ufficio si “ingrigisce” letteralmente durante le ore di lavoro monotono fino a quando non riabbraccia il suo ragazzo che grazie alla sua voglia di vita lo fa tornare di un bel blu vivace (sì i protagonisti sono blu e giallo).
Col tempo e con l’insegnamento scolastico uniformato però anche il ragazzino, a cui sono state tarpate le ali, non riesce più a trasferire la sua gioia al padre che rimane grigio e spento…
Con un finale a sorpresa questo video è esattamente uno spaccato della nostra società che non favorisce l’individualismo, non favorisce le idee alternative, la voglia di sperimentare. Una scuola antica che non da accesso alla creatività, alla diversificazione, un mondo del lavoro in cui si viene sfruttati fino all’esaurimento senza avere spazio per le emozioni.
L’immaginazione è la parte più importante della vita, senza non si può andare da nessuna parte non si può realmente crescere e evolversi, lasciamo che i nostri figli la usino a dismisura, che sognino e che si entusiasmino per ogni cosa, a scuola devono imparare ma mai mettere da parte la loro curiosità le loro passioni e le loro inclinazioni artistiche…
Un cortometraggio questo che deve far riflettere e deve far prendere delle decisioni ai genitori, vogliamo davvero che i nostri figli spengano la loro immaginazione e si uniformino al resto della comunità o vogliamo che iniziano a pensare fuori dagli schemi, che vivano una vita ricca di emozioni, sogni e immaginazione?
Guardate il corto e poi riflettete….
Articolo scritto da Valeria Bonora – valeria2174.wix.com
Immagini da alike-short.blogspot.it