Sarebbe bello se nelle scuole i bambini imparassero ad essere più responsabili verso la comunità e per farlo c’è un “metodo” davvero simpatico quello di riordinare e pulire la propria classe.
Ad inizio settimana si assegnano i compiti agli alunni, ci sarà l’aiutante della maestra che distribuirà i quaderni, pulirà la lavagna e aiuterà la maestra in tutti i compiti da svolgere; poi è la volta dell’addetto alla carta riciclata che dovrà svuotare il cestino e riportarlo al suo posto; poi c’è il ruolo del controllo corridoio, che si deve occupare di controllare che le giacche, gli zainetti e le pantofole siano sempre in ordine e non sparsi in giro; c’è chi riordina la libreria o gli armadietti dei quaderni, chi ha il compito di sistemare le sedie… e poi tutti insieme poi si occupano di ripulire la classe a fine lezione, raccogliendo penne, matite e gomme cadute in terra e passando la scopa prima di uscire…
Sono piccoli lavoretti che creano nel bambino un senso di importanza, dando un ruolo preciso ad ognuno e responsabilizzandoli quel tanto che basta per fargli capire l’importanza del lavoro e l’importanza della comunità dove ognuno ha il proprio compito e per far funzionare bene tutto, tutti devono collaborare.
In questo modo non si vuole assolutamente far lavorare i bambini, ma insegnargli il piacere di aiutare, loro si sentono grandi e anche a casa iniziano a non dare tutto per scontato.
I genitori dovrebbero dare piccoli compiti da svolgere ai propri figli, ad esempio riordinare la propria camera, ritirare la biancheria dallo stendino, togliere la polvere dal buffet, apparecchiare il tavolo, tutte cose semplici ma importanti a far capire loro che non è sempre tutto dovuto e che anche loro devono partecipare al rendere la casa un luogo accogliente perchè non è solo un compito di mamma e papà.
Questo metodo di responsabilizzare i bambini già a scuola è utile anche nell’identificazione dei ruoli all’interno poi di una futura coppia, pensate in passato quando i lavori domestici erano solo ed esclusivamente un compito delle donne… vi era sicuramente una differenziazione di genere e un sentirsi superiore da perte dei maschi; oggi è impensabile immaginare la donna in un ruolo così marginale ovviamente, ma educando i bambini da piccoli si possono mettere le basi per un’uguaglianza sociale importante: tutti possono fare un determinato lavoro nessuno escluso e soprattutto nessuna distinzione di genere.
Ma a parte questi insegnamenti sociologici, chi ha adottato questo metodo a scuola, e in Italia lo hanno adottato già diverse scuole, non solo ha notato che l’ambiente rimaneva più ordinato e pulito, ma anche che i bambini avevano voglia di fare, di imparare cose nuove e di mantenere la loro classe sempre in perfetto stato, quindi gli atti, chiamiamoli di vandalismo, come poteva essere lo scrivere sul banco piuttosto che appiccicare la cicca sotto la sedia, si sono ridotti notevolmente se non addirittura annullati, insegnare agli studenti a prendersi cura degli spazi comuni serve a far comprendere che la classe è loro e devono usarla e trattarla al meglio e quando uno danneggia o sporca procura un danno a tutti.
Articolo scritto da Valeria Bonora – valeria2174.wix.com
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