Che il cibo spazzatura faccia male questo lo si sapeva da tempo. Ora però si è anche scoperto che incide negativamente sulla crescita intellettiva del bambino.
Ma cosa si intende con l’espressione cibo spazzatura? Tutti quei cibi considerati malsani a causa del loro scarso valore nutrizionale e della loro grande quantità di grassi e di zuccheri (patatine fritte, hamburger, hot dog, e via dicendo).
Uno studio condotto dalla Goldsmith University of London con a capo la dott. Sophie von Stumm del Dipartimento di Psicologia, ha voluto indagare la relazione esistente tra alimentazione infantile ed intelligenza prendendo in considerazione anche lo stato socio-economico.
Hanno partecipato allo studio 4000 bambini scozzesi tra i 3 ed i 5 anni di età.
I risultati dimostrano che i genitori con un alto stato socio-economico sono più attenti all’alimentazione dei figli e quindi forniscono loro pasti più genuini; al contrario a genitori più poveri economicamente e culturalmente corrisponde una maggiore frequenza di pasti consumati al fast food. Nel primo caso il Quoziente Intellettivo dei figli è più alto rispetto al secondo caso.
Il coordinatore della ricerca, Sophie von Stumm, dichiara a tal proposito: “I risultati evidenziano che le differenze di pasti per bambini sono un problema sociale, madri e padri provenienti da ambienti svantaggiati spesso hanno meno tempo per preparare un pasto cucinato da zero per i loro bambini. Questi ultimi hanno ottenuto punteggi più bassi nei test di intelligenza e spesso hanno difficoltà a scuola”.
Tralasciando il fatto che consumare i cibi preparati a casa è un’abitudine dalle mille virtù e che il cibo spazzatura andrebbe eliminato, io considero questa ricerca poco approfondita. Chi mi assicura che la variabile per un avere un alto Quoziente Intellettivo sia la dieta e non l’attenzione educativa maggiore che i genitori con un alto stato socio-economico hanno verso i propri figli?
Fonte: http://greenme.it