Gli oli essenziali sono perfetti per prendersi cura di noi stessi, sono un elemento naturale e facile da fare, nonostante quelli che si trovano in commercio siano estratti direttamente dalla pianta con un metodo chiamato “distillazione a vapore” oppure attraverso la “spremitura”, è possibile ottenere un buon olio essenziale senza aprire un proprio laboratorio in casa.
In realtà in questo caso parliamo di oleoliti ottenuti per soluzione da estratti fluidi liposolubili, definiti anche come oli macerati o infusi, quindi come avrete capito servirà un olio di base che abbia funzione solvente, va benissimo l’olio extravergine d’oliva (anche se io non lo amo molto perché spesso ha un odore pungente già di suo), olio di riso, olio di semi, olio di mandorla o olio di germe di grano.
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Inoltre questi oli che andiamo ad usare come solventi hanno già di per se diverse proprietà utili alla pelle, quindi se vogliamo produrre un olio da massaggio è auspicabile usare l’olio di germe di grano o l’olio di mandorle dolci.
Per il primo oleolita possiamo tranquillamente utilizzare l’olio evo che tutti abbiamo in casa, ne serviranno 250 ml, e possiamo creare un olio di lavanda, violetta, menta, melissa, rosmarino, origano, salvia, timo, rosa o qualsiasi altra pianta riusciate a trovare in giardino e che vi piace… insomma un bel po’ di erbe biologiche o fiori di quelli che preferite, inoltre potrete anche decidere di accostare due profumi come la violetta e la rosa, o il timo e il rosmarino.
Quando vi procurate le erbe o i fiori dovete assicurarvi di raccoglierle al mattino, se utilizzate piante e non fiori assicuratevi anche che queste non siano già fiorite o il loro aroma ne risentirà, dovranno essere lavate ed asciugate con della carta da cucina non lasciatele appassire o seccare.
Ecco alcune idee di utilizzo dei vari oli essenziali:
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Esistono due metodi per ottenere degli oleoliti, a freddo o a caldo; cominciamo col metodo a freddo, vi servirà come detto prima 250 ml di olio e una bella tazzona dell’erba che avete scelto.
Procuratevi un vaso bello grande che abbia la possibilità di essere chiuso meglio se con un tappo di sughero, pestate leggermente le vostre erbe con un pestello (potete inserirle in un sacchetto in modo da recuperare anche l’essenza che inizierà ad uscire durante la premitura) ed inseritele nel vaso insieme all’olio scelto.
Il vaso dovete riporlo in un luogo possibilmente buio ma che non sia freddo, magari nella dispensa dove beneficerà del calore della casa ma sarà protetto dai raggi del sole e conservatelo almeno per 48 ore, una volta che le erbe avranno rilasciato il loro aroma l’olio sarà pronto da filtrare con l’aiuto di una garza. Ora ripetete l’operazione con un’altra tazza di erbe, schiacciatele e rimettetele nel vaso con l’olio già aromatizzato, lasciate riposare per almeno 48 ore e filtrate, in questo modo l’aroma sarà molto più consistente. Potete ripetere ancora una volta ma controllate il risultato in modo che poi non diventi troppo forte.
Ora potete mettere il vostro oleolita in un contenitore di vetro scuro (se non lo avete lo potete reperire in farmacia oppure usare una boccetta di vetro chiaro ma che andrà conservata al buio) magari dotato di contagocce per facilitarne l’utilizzo.
Se invece volete provare il metodo a caldo dovrete far cuocere i 250 ml di olio con un quarto delle erbe utilizzate nel metodo a freddo; in questo caso le erbe non vanno schiacciate ma messe direttamente nell’olio dentro una casseruola a bagnomaria. Cuocete a fuoco lentissimo per 6 ore (si sono davvero tante!) lasciate poi raffreddare e filtrate con una garza. Anche in questo caso l’olio ottenuto andrà conservato in una bottiglia scura.
Ora avete il vostro olelita e potrete usarlo per sei mesi senza che irrancidisca!
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Se invece riusciste a procurarvi un distillatore potreste ottenere un olio essenziale vero e proprio! Con 2 kg di erbe aromatiche a scelta, ma raccolte nel periodo di maggiore concentrazione della loro essenza aromatica, potrete ottenere fino a 10ml di olio!!
Grazie alla corrente di vapore prodotta dalla bollitura dell’acqua del distillatore, è possibile estrarre l’olio dalle piante che andrà a condensarsi e a galleggiare sull’acqua dalla quale sarà possibile separarlo grazie ad un semplice imbuto separatore; inoltre anche l’acqua aromatica ottenuta dal processo di distillazione può essere recuperata per esempio nella caldaia del ferro da stiro per profumare gli abiti durante il processo di stiratura, alcune acque possono essere utilizzate come tonico per il corpo o per il viso e anche per annaffiare le piante di casa visto che ha un potente potere antisettico quindi perfetto per evitare gli attacchi di parassiti.
Da notare che l’olio essenziale ottenuto per distillazione andrà lasciato riposare alcune settimane prima dell’uso, si tratta del processo di maturazione durante il quale il profumo diventerà esattamente quello che immaginavamo, perché appena fatto l’odore non è proprio piacevole.
Ricordate che anche questo olio andrà conservato in boccette di vetro scuro!
Articolo scritto da Valeria Bonora – valeria2174.wix.com
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