“Sono enormi, altissimi, molto intelligenti, invisibili alla maggioranza di noi anche se alcuni uomini li vedono e ci parlano. Si dice che le paralisi notturne dipendano da loro perché quando un Jinn ti passa accanto mentre dormi non riesci più a muoverti, ti senti bloccato. Se attraversa la strada mentre sei in auto, stai certa che accadrà qualcosa al mezzo, potrebbero spegnersi i fari, il motore o altro ancora. Ce ne sono di buoni e di cattivi, esattamente come gli uomini: se hai la fortuna di incontrare i Jinn benevoli puoi ottenere da loro tutto ciò che desideri. Ma se invece ti capita il Jinn malvagio, allora avrai solo problemi. Puoi chiamarli ma non puoi sapere in anticipo chi di loro arriverà.”
“Li hai mai visti?”
“No, ma mio padre a volte li vedeva e ci parlava. Però mi è capitato di vedere i loro ritrovi, si riconoscono dai fuochi accesi in lontananza. E quando senti un gran freddo che ti attraversa, probabilmente un Jinn sta passando di lì.”
“Ah, ma sono i geni! Ora ho capito, come il genio della lampada di Aladino.”
“Sì, geni.”
“Ma perché ho sentito dire che gli islamici li ritengono malvagi?”
“Perché quando avvicini un Jinn cattivo la tua vita è distrutta. Ma conosco persone che ne hanno avvicinati di buoni e nelle loro case cresce l’oro.”
“No, non ci credo”.
“Un giorno vedrai con i tuoi occhi”.
La prima volta che ho sentito nominare i Jinn me li descrissero così, esseri soprannaturali simili a giganti, invisibili ai più. Nè buoni né cattivi, ma entrambe le cose a seconda della loro natura. Per i musulmani sono reali tant’è vero che il Corano, in diversi passi, li descrive nel dettaglio. Per i profani pura leggenda. Scopriamone le origini, le caratteristiche e qualche curiosità.
L’origine dei Jinn
A quanto pare i Jinn esistevano già nel folklore arabo precedente l’avvento dell’Islam e a quei tempi erano ritenuti esseri malvagi. La religione islamica ne conferma l’esistenza, tuttavia li ritiene dotati di libero arbitrio, esattamente come gli esseri umani. Il Corano li descrive come creature per metà umane e per metà angeliche, ma diverse da entrambi. Se gli angeli nascono dalla luce e gli uomini dalla terra, i Jinn dalla parte più pura del fuoco, ovvero dalla linguetta di energia che non emette fumo situata sull’estremità della fiamma.
Nominati 31 volte nel Corano, si dice siano demoni dotati di libero arbitrio che vivono in un mondo contiguo ma separato da quello umano, cui accedono tramite meccanismi e varchi preclusi ai figli di Adamo. I Jinn, nell’aspetto, sembrerebbero abbastanza simili agli uomini, provvisti di cuore, occhi, orecchie, sebbene siano fatti di una materia simile alla nebbia, in grado di solidificarsi. In questo modo i Jinn possono assumere fattezze umane o di animali. Sono molto rapidi nei movimenti e possono controllare le menti e i corpi degli altri esseri. Amano rintanarsi negli spazi aperti sconfinati, nelle case abbandonate, nei cimiteri, intorno alle rovine, in luoghi sporchi, e sedere tra l’ombra e il sole.
Non solo nel Corano, esseri molto simili ai Jinn si trovano anche nell’Antico Testamento e in molte superstizioni del mondo. Si dice per esempio che i Jinn possano trasformarsi in gatti neri, come le streghe, ma anche in fantasmi o spiriti dei morti. Il loro nome deriva dalla radice “janana”, coprire/velare/nascondere, e questo perché se ne stanno nascosti, invisibili alla normale percezione umana. Tuttavia loro ci vedono.
Le tipologie di Jinn
Esistono varie tipologie di Jinn, cui vengono attribuiti nomi diversi nel Corano. I Jinn “normali” sono detti Jinni, quelli che abitano insieme agli esseri umani sono detti “amir”, i Jinn che vedono i bambini si chiamano “ruh” al singolare, quelli malvagi “Shaytan”, quelli molto malvagi “marid”, i più malvagi e potenti “ifrit”. Si dice anche che alcuni sappiano volare nell’aria, altri si celino nei serpenti e nei cani, altri ancora si stabiliscano in alcuni luoghi o si trasferiscono in altri.
Si alimentano di ossa e sterco come avrebbe affermato il Profeta rivolgendosi ad Abu Hurayra: “non portarmi ossa o sterco, quelle sono cibo per i Jinn” (Bukhari 3860). Ma si nutrono anche del cibo degli uomini. Per quanto riguarda l’accoppiamento, funzionerebbe similmente a quello umano, e così la morte, cui sono anch’essi destinati. Sono dotati di capacità straordinarie, dall’estrema rapidità di movimento confermata dal profeta Salomone che aveva dei Jinn sottoposti, alla facoltà di ascoltare ciò che viene detto in cielo per trasmetterlo agli uomini. Peccato che molti di loro siano bugiardi e che, quindi, trasmettano informazioni falsate specialmente agli indovini che li interpellano, secondo quanto sostiene il Corano. Dotati di capacità tecnologiche e intellettive fuori dall’ordinario, sanno trasformarsi in uomini e animali preferendo di gran lunga cani neri, asini, cammelli, vacche, gatti neri e serpenti. Possono, secondo quanto riportato su Bukhari 7171 e Muslim 2175, “scorrere nell’uomo, nel suo sistema vascolare”. Superstizione o realtà?
Laura De Rosa