“La gioia essenziale di stare con i cavalli è il mettersi a contatto con i rari elementi di grazia, bellezza, spirito e fuoco. “
Sharon Ralls Lemon
L’equitazione è molto più di uno sport, soprattutto quando a praticarla sono i bambini. Il rapporto con il cavallo, infatti, è ricco di spunti emotivi che coinvolgono molteplici aspetti, da quello più immediato che si esprime nella motricità “a due”, a quelli più sottili e complessi legati all’affettività, al rispetto e allo sviluppo dell’empatia. L’idea stessa di una passeggiata a cavallo nella natura risveglia in noi un senso di pace e un fremito di libertà.
Vediamo nei dettagli i benefici dell’equitazione per i più piccoli.
1- L’incontro tra bambino e cavallo è intenso e ricco di emozioni per entrambi. Per questo, di solito nelle scuole di equitazione si fanno provare ai bambini cavalli diversi di volta in volta, per capire qual è quello “giusto”. Questo processo è basato su sensazioni e su una comunicazione non verbale che insegna al bambino ad ascoltare sé stesso e l’altro, a cogliere segnali che provengono da dentro di sé e dal cavallo, in un gioco silenzioso e profondo. È importante, soprattutto all’inizio, che ai bambini siano avvicinati cavalli tranquilli e affidabili, prima di tutto per un discorso di sicurezza, ma anche per non minare lo schiudersi di un rapporto sereno e fiducioso.
2- Il cavallo è un grande mediatore relazionale, perché pur essendo disponibile e anche desideroso di contatto e carezze, scosterà bruscamente la testa non appena oltrepasseremo i suoi limiti, quei confini silenziosi ma inequivocabili a cui non è disposto a rinunciare. In altre parole, il cavallo chiede di essere accudito ma anche rispettato, e sarà lui a guidare il bambino nel percorso del loro rapporto, percorso lungo il quale il bambino maturerà dal punto di vista affettivo ed emozionale, diventando più consapevole ed empatico.
3- Per stare in sella serve equilibrio, ma non si tratta solo di “mantenere” l’equilbrio, bensì di trovarne uno speciale, l’equilibrio unico e irripetibile tra un particolare bambino e un particolare cavallo. Bisogna entrare in sintonia con il cavallo e il suo movimento, espresso dal suo corpo, dal suo ritmo, dal suo carattere. Quindi anche lo sviluppo delle coordinate motorie del bambino è unito ad uno scambio empatico di emozioni tra due esseri viventi, attraverso cui il bambino acquisisce controllo e fiducia.
4- L’equitazione ha regole e tecniche precise, da seguire scrupolosamente per poter sviluppare delle competenze. Queste regole sono chiare ma non rigide, perché inserite nel contesto della relazione. Sono importanti ma non fini a sé stesse o alla competizione, perché sono scandite dal rispetto reciproco e dall’ascolto.
5- Il bambino acquisirà fiducia in sé stesso e nelle proprie capacità e un più alto grado di autonomia, vissuti positivi che favoriscono il superamento di paure e insicurezze e che lo accompagneranno per sempre.
6- Anche a livello fisico i benefici dell’equitazione sono notevoli: oltre al rilassamento fisico e mentale, attraverso questo sport i movimenti diventano più controllati, finalizzati e precisi, a vantaggio della coordinazione psicomotoria. Il movimento del cavallo stimola l’apparato vestibolare e il senso dell’equilibrio.
7- Infine, le “attività a terra”, ovvero tutte quelle legate all’accudimento del cavallo, come spazzolare, pulire gli zoccoli, pulire il box, nutrire ecc, favoriscono il confronto con la tolleranza e lo sforzo, incombenze pratiche che nutrono la relazione e sviluppano un sano senso della responsabilità e del prendersi cura, che avviene con le mani sporche di terra e il cuore pieno di felicità.
Scegliete, se possibile, un centro di equitazione che rispetti il cavallo totalmente, che abbia premura di farlo correre libero il più possibile, di rispettarlo nei suoi ritmi e che conosca profondamente le dinamiche di gruppo e personali di un animale così speciale.
Rubina Valli