Le acciaierie Ilva di Taranto hanno fatto molto discutere in queste ultime settimane a causa dell’inquinamento che provocano e dei conseguenti danni alla salute dell’uomo.
Dall’altro ieri un’ordinanza del tribunale: l’Ilva ha a disposizione 5 giorni per spegnere gli impianti dell’area a caldo che sono stati sequestrati il 26 luglio perché ritenuti inquinanti. Se ciò non avverrà si provvederà a spegnere il tutto tramite degli esperti nominati dai custodi.
Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, dichiara però a riguardo che: “Lo spegnimento non si può fare in cinque giorni perché si tratta di un impianto molto complesso”.
L’ordine di spegnere gli impianti è però perentorio e dovrà essere eseguito entro cinque giorni.
Il capo della procura di Taranto, Franco Sebastio, così spiega l’ordine di spegnimento: “non c’è nulla di nuovo o di sorprendente nella direttiva ultima consegnata all’Ilva rispetto alla nostra linea che è nota già da tempo”.
Organizzazioni sindacali e i lavoratori delle acciaierie, pur essendo preoccupati per il futuro, comprendono benissimo la gravità della situazione e aspettano le mosse dell’azienda, che però in questi mesi non è riuscita a risolvere, o almeno a migliorare, la situazione.
Fonte: Repubblica.it