Le prime tartarughe esistite sul nostro pianeta risalgono al periodo tardo Triassico dell’era mesozoica, circa 220 milioni di anni fa, non a caso esistono molte leggende legate a questo rettile dotato di carapace per proteggersi da ogni cosa.
La tartaruga simboleggia la saggezza proprio perché è riuscita a sopravvivere e ad assistere ai più grandi cambiamenti del mondo, ed è anche associata all’immortalità data la sua longevità, alcune raggiungono anche i 250 anni, è il caso di Adwaita la tartaruga più vecchia al mondo, scomparsa nel 2006 proprio alla veneranda età di 250 anni.
Una leggenda cinese narra che la Terra sia sorretta da quattro tartarughe e Kung Kung, signore dei Titani, ne uccise una di queste per destabilizzare il mondo.
Un’altra leggenda sempre cinese racchiude il mito di Kuen, il creatore del caos, che viene rappresentato come una tartaruga zoppa, dunque senza stabilità nè equilibrio.
In Mongolia invece si narra di una tartaruga dorata che sostiene la montagna centrale dell’universo, ma essendo goffa, inciampa e perde l’equilibrio così provoca terremoti, eruzioni vulcaniche e inondazioni.
In India si può ascoltare la storia di come la tartaruga sia la creatrice del mondo, che sorregge sul guscio un elefante, il quale a sua volta regge appunto il mondo. L’elefante è il principio maschile, la tartaruga quello femminile e insieme rappresentano l’unione degli opposti, rappresentano lo yin e lo yang.
Anche in America esistono leggende sulle tartarughe, infatti i Nativi Americani la vedono come la Madre Primordiale, e narrano che quando la moglie del Padre Cielo cadde sulla terra, un castoro recuperò della terra dal fondale dell’oceano e la posò sul guscio della tartaruga. La Dea cadendo su questo sofficie pezzo di terra si salvò e così nacque il continente.
I greci invece narrano che all’inizio la tartaruga fosse una ninfa, per la precisione Chelone, la quale, avendo osato deridere Zeus ed Hedra proprio il giorno delle nozze, era stata punita dagli Dei infuriati che l’avevano precipitata in mare e condannata a recare sul dorso la propria casa, fino alla fine dei tempi.
« La tartaruga disse a Zeus: “Voglio una casa tutta per me, in modo che vi possa entrare solo chi dico io!”. Zeus rispose: “Avrai una casa tutta tua, ma ci potrai entrare solo tu!” » – Esopo
Per la sua bellezza e tranquillità è anche il simbolo dello scandire del tempo, e allora perché non portarla nelle nostre case? Ovviamente lasciando quelle vive nel loro habitat e procurandoci del materiale di riciclo per farne alcune deliziose per decorare casa o per far giocare i bimbi!!
Ecco le Tartarughe Fai Da Te!
Basta procurarsi dei sassi, delle tempere, della colla a caldo e un po’ di flatting per fissare i colori ed ecco fatto!!
Colorate la tartaruga come preferite, potete farne anche di diversi colori da usare come segnaposti, per decirare casa o per far divertire i bambini.
Se volete farle più complete potete unire dei sassi piatti e lunghi, che si trovano di solito sulle rive dei fiumi, e fissarli con della colla a caldo come fossero zampette, codina e testa!
Con del cartoncino verde, o del colore che preferite, potete fare una tartaruga mobile… procuratevi dei fermacampione, delle forbici e un pennarello nero, disegnate un ovale, le zampe, la coda e la testa, ritagliate il tutto e unite con l’aiuto dei fermacampioni!
Anche la pasta di sale viene in nostro aiuto, potete creare una tartaruga bianca e poi dipingerla con le tempere una volta asciutta oppure potete creare della pasta di sale colorata e modellarla. E’ molto semplice, fare una pallina un po’ ovale (come una palla da rugby) e poi schiacciatela tra le mani, aggiungete una testa, 4 zampe e un piccolo codino!!
Con un cartoncino e un fondo di bottiglia di plastica potete creare una tartaruga 3D, ritagliate il fondo della bottiglia e usatelo per disegnare il carapace della tartaruga, aggiungete le zampe, testa e coda e ritagliate il cartoncino. Potete dipingere la bottiglia e poi fissarla al cartoncino con un filo di colla a caldo, oppure legare il guscio di plastica con del cordino al cartoncino.
Uno splendido quadro per i più bravi è possibile realizzarlo con dei pezzetti di vetro, per evitare di andare a rompere bottiglie in giro e rischiare di tagliarsi, potete cercare i vetri in riva al mare o al fiume, si trovano tra la sabbia o i sassi, sono lisci e levigati e di grande effetto! Fissateli su un cartoncino con colla al caldo oppure incastonateli in un calco di gesso morbido o di creta o di pasta da modellare o anche di pasta di sale, lasciate indurire e vedrete che bello!!! Volendo poi potete anche colorare gli spazi tra un pezzo di vetro e l’altro in modo da uniformare l’effetto!
Ora non vi resta che mettervi all’opera per creare la vostra fonte di tranquillità e lentezza, e ricordate che…
„Le tartarughe potrebbero raccontare, delle strade, più di quanto non potrebbero le lepri.“ – Khalil Gibran