E’ sempre lì, sopra alle nostre teste. Non possiamo coprirlo con cemento o palazzi, eppure non diamo al cielo la giusta attenzione. E’ immenso, infinito, è dappertutto, ci sovrasta e noi neppure lo vediamo.
Quante volte durante il giorno vi fermate a guardarlo? Il più delle volte lo guardiamo di sfuggita mentre siamo in auto o tuttalpiù ci accorgiamo di esso durante un particolare tramonto o quando la luna piena ci attira a sé. E facendo così ci perdiamo tutto il suo potere, tutta la sua meraviglia, tutti i messaggi che vuole inviarci.
Forse il cielo ci spaventa, la sua grandiosità e la sua intoccabilità ci rubano la nostra sicurezza terrena.
“La sensazione che provoca la visione del cielo genera in noi una mescolanza di sentimenti di ammirazione e al tempo stesso di angoscia, nel momento in cui confrontiamo la nostra limitatezza umana con l’infinito suo mistero.”
Romano Battaglia
Eppure è proprio nel cielo che possiamo cogliere risposte e porci domande, che possiamo trovare la via per comprendere. Provate a dedicare 10 minuti al giorno ad osservarlo senza pensare a null’altro: è una pratica meditativa che allenata giorno dopo giorno vi connetterà con la natura e con l’istinto che è in ognuno di noi. Imparerete a conoscerlo, comunicherete con la sua essenza, coglierete attimi di vita mai sperimentati prima.
Il cielo vi accompagnerà ad assaporare le stagioni, vi condurrà per mano di notte quando sarà stellato, vi offuscherà se ci sarà brutto tempo, vi donerà entusiasmo e vitalità con un sole splendente e vi affascinerà durante le notti di luna piena: dovete considerarlo come un vostro compagno di vita quotidiana, dovete imparare a captare i suoi segnali, a viverne l’emozioni.
Stare con gli occhi rivolti al cielo, magari distesi su un prato, sopra ad una calda coperta o anche solo davanti alla finestra della vostra camera vi permetterà di espandere la vostra energia in tutto il creato, riuscirete a collegarvi con tutto il mondo… non vi sentirete mai soli. Se tutti dedicassimo almeno un po’ del nostro tempo al cielo potremo davvero captare e liberare un’energia universale: il cielo che guardiamo noi, la luna, le stelle, sono gli stessi elementi che possono osservare i nostri vicini, i nostri amici, le persone sconosciute e quelle che vivono lontane da noi. Il cielo può unirci come nessun’altra cosa.
“E’ incredibile pensare che quando guardo la luna, è la stessa luna che Shakespeare e Maria Antonietta e George Washington e Cleopatra guardarono.”
Susan Beth Pfeffer
Il cielo cambia di continuo ma nello stesso tempo non muta mai: la sua centratura è una grande lezione di vita per tutti noi!
Gli elementi che lo arricchiscono e che lo rendono così vivo come le nuvole, gli uccelli, le stelle, la luna e il sole compongono ad ogni istante uno spettacolo naturale in grado di toccare l’animo umano e di aiutarlo finalmente a “perdersi”. Non siamo più capaci di perderci e perciò fatichiamo a vivere il cielo. Siamo terribilmente legati alle nostre preoccupazioni, ai nostri timori, al rumore assordante che ogni giorno ci genera confusione e ansia, i nostri impegni quotidiani ci dominano. Vivendo così come facciamo a trovare piacere e rilassamento nel guardare il cielo?
“Quando tutti i giorni diventano uguali è perché non ci si accorge più delle cose belle che accadono nella vita ogni qualvolta il sole attraversa il cielo.”
Paulo Coelho
Per riallinearci con un modo più sano di vivere pratichiamo questo esercizio dell’osservare il cielo ogni giorno, facciamolo insieme ai nostri bambini, ai nostri compagni di vita, ai nostri cari, dipingiamolo, scriviamo cosa ci suscita, entriamo in collegamento con esso e vedrete che questo tempo non sarà un tempo sprecato ma ci porterà ad un gusto della vita nuovo, mai assaporato.
“Per me la vera ribellione consiste nel guardare un cielo azzurro fino a che l’identità non si sia disgregata per la meraviglia”
Fabrizio Caramagna
Elena Bernabè
Autrice del libro “Alla conquista delle stelle“