Spiritualità

Matrimonio Buddista: uno scambio d’amore profondo

Di Redazione - 28 Settembre 2022

Se c’è una religione che potrebbe rispondere ai bisogni della scienza moderna, questa è il buddhismo.
(Albert Einstein)

Negli ultimi anni sono sempre più numerosi i matrimoni alternativi svolti secondo rituali sconosciuti ai più. Il largo diffondersi di filosofie e religioni non cattoliche, come il Buddismo, ha incoraggiato molte coppie a scambiarsi le sacre promesse in modo diverso dal solito. Oggi vogliamo parlarvi del matrimonio buddista.

Cos’è e come si svolge il matrimonio buddista

Rispetto al rito del matrimonio cattolico, quello buddista concede maggiore libertà di scelta alla coppia. Se alcune promesse vengono pronunciate, come di consueto, a voce alta, altri voti vengono scambiati silenziosamente tra i due innamorati e questo perché si ritiene che con le nozze avvenga uno scambio di verità molto profonde.
Durante la prima parte del rito si recitano alcuni capitoli del Sutra del Loto, una delle scritture buddiste più importanti, in cui si afferma che gli esseri viventi possiedono la natura di Budda. Si recita quindi il capitolo Hoben e il Jgage, infine il Daimoku. Gli sposi insieme ai testimoni bevono tre sorsi di sakè da tre tazze, che simboleggiano passato, presente e futuro. I presenti esprimono poi i propri sentimenti ed emozioni facendo gli auguri agli sposi. Il rituale ha fine con la recitazione di tre Daimoku.

Preghiere e canti buddisti accompagnano la cerimonia insieme ad incensi e candele dedicati alla statua del Buddha per ringraziarlo della benedizione. Il matrimonio buddista concede molta libertà nell’abbigliamento durante il rito, che spesso è improntato alla semplicità.

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Curiosità del matrimonio buddista

statua del Buddha

Credit foto
©Pixabay

I buddisti possono sposarsi anche con persone di altro credo senza obbligo di conversione. Il loro matrimonio inoltre non è da considerarsi un sacramento, ma un reciproco impegno da parte dei due innamorati che viene benedetto durante il rituale. Per questo non ha valore legale sebbene venga accettato dalla comunità. In Italia, come dicevamo, questo implica la necessità di sposarsi anche con rito civile se si desidera un riconoscimento ufficiale.

I buddisti possono divorziare e per farlo devono seguire le leggi previste nel paese in cui risiedono. Idem per i diritti e i doveri che i coniugi hanno l’uno nei confronti dell’altro.

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Preghiera buddista che recitano gli sposi

Il rito buddista del matrimonio è semplice ma allo stesso tempo ricco di simboli e significati, un vero e proprio momento di unione profonda tra due persone che si promettono amore incondizionato. Esiste una preghiera molto simile a quella che viene recitata dagli sposi cristiani:

In questa vita e in ogni sua situazione, nella ricchezza o in povertà, in salute o in malattia, nella felicità oppure nelle difficoltà, ci impegneremo ad aiutarci a vicenda. Lo scopo della nostra unione è quello di raggiungere la perfezione migliorando sempre di più la nostra compassione e gentilezza ne confronti di tutti gli essere senzienti”.

Parole profonde che fanno riferimento a questa vita (il buddismo crede nelle reincarnazioni) e che non riguardano solo gli sposi ma “tutti gli esseri senzienti”. Una vera promessa d’amore verso l’intero creato!





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